Lettera di Mons. Marcel Lefebvre
a S. S. Giovanni Paolo II

  8 marzo
1980


Seminario Internazionale San Pio X

8 marzo 1980

Santissimo Padre,

allo scopo di mettere fine a dei dubbi che attualmente si diffondono sia a Roma, sia in certi ambienti tradizionalisti d’Europa e anche dell’America, relativi alla mia attitudine e al mio pensiero nei confronti del Papa, del Concilio e della Messa del Novus Ordo, e temendo che questi dubbi arrivino fino a Vostra Santità, mi permetto di affermare di nuovo ciò che ho sempre dichiarato:

1) Che io non ho alcuna esitazione sulla legittimità e la validità della Vostra elezione e che di conseguenza non posso tollerare che non si rivolgano a Dio le preghiere prescritte dalla Santa Chiesa per Vostra Santità. Io ho dovuto già reprimere la cosa e continuo a farlo nei confronti di alcuni seminaristi e sacerdoti che si sono lasciati influenzare da certi ecclesiastici estranei alla Fraternità.

2) Che io sono pienamente d’accordo con il giudizio che Vostra Santità ha espresso sul Concilio Vaticano II, il 6 novembre 1978, nella riunione del Sacro Collegio: “Che il Concilio dev’essere compreso alla luce di tutta la Tradizione e sulla base del Magistero costante della Santa Chiesa”.

3) Quanto alla Messa Novus Ordo, malgrado tutte le riserve che si devono esprimere nei suoi confronti, io non ho mai affermato che essa sia in sé invalida o eretica.

Io rendo grazie a Dio e a Vostra Santità, se queste chiare dichiarazioni potranno accelerare il libero uso della liturgia tradizionale e il riconoscimento da parte della Chiesa della Fraternità Sacerdotale San Pio X, così come di tutti quelli che, sottoscrivendo queste dichiarazioni, si sono sforzati di salvare la Chiesa perpetuandone la Tradizione.

Che Vostra Santità si degni di gradire i miei sentimenti di profondo e filiale rispetto in Cristo e Maria.




maggio 2017

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