Lettera agli amici e benefattori, n° 88

di S. Ecc. Mons. Bernard Fellay 
Superiore Generale della Fraternità San Pio X

21 novembre 2017

pubblicata sul sito francese Fraternità: La Porte Latine


(l'impaginazione è nostra)


Presentazione de La Porte Latine

In questa Lettera agli Amici e Benefattori n° 88, Mons. Bernard Fellay, Superiore generale della Fraternità Sacerdotale San Pio X, dimostra il legame profondo che unisce la rivolta di Lutero e la rivoluzione d’Ottobre 1917, il lassismo liberale e il dirigismo social-comunista.

1517 – 1917: la rivolta di Lutero e la rivoluzione bolscevica
alla luce di Fatima


Cari Amici e Benefattori,

in questo mese di ottobre 2017 sono riuniti tre anniversari che hanno determinato il corso della storia degli uomini e della Chiesa: la rivolta di Lutero, la rivoluzione bolscevica e il miracolo di Fatima.

Cinquecento anni fa, il 31 ottobre 1517, Martin Lutero cominciava la sua rivolta contro la Chiesa cattolica. Cento anni fa, il 7 novembre, scoppiava la rivoluzione in Russia. Secondo il calendario giuliano, essa ha ricevuto il nome di «rivoluzione d’Ottobre”.

Cento anni fa, alcuni giorni prima, il 13 ottobre, il Cuore Immacolato sigillava con un miracolo spettacolare il suo messaggio che annunciava i grandi avvenimenti futuri della Chiesa e del mondo, di cui certi oggi appartengono al passato, come la Seconda Guerra Mondiale, ed altri non si sono ancora verificati, come il trionfo del Cuore Immacolato e la conversione della Russia.

La riforma avviata da Lutero appare a prima vista come un avvenimento religioso. E certo l’eresiarca tedesco ha capovolto fin dalle fondamenta la Chiesa cattolica, prendendosela col  papato, la grazia, la Santa Messa, il sacerdozio, la Santa Eucarestia… La fede e i mezzi dati da Dio agli uomini per procurare loro la salvezza eterna sono stati rigettati o profondamente falsificati.

Ma visti gli innegabili legami fra l’ordine soprannaturale della Chiesa e della grazia, da un lato, e l’ordine temporale dei governi umani e della società civile, dall’altro, ben presto la rivolta contro la Chiesa si estese alla società umana, dividendo l’Europa fino ad oggi, aprendo secoli di persecuzione contro la Chiesa nei paesi riformati, e segnando l’Europa con terribili guerre, di cui la più dolorosa fu la Guerra dei Trent’anni.
Veramente la nostra incomprensione è totale quando vediamo oggi dei prelati cattolici celebrare ed anche festeggiare questo avvenimento così triste e così spaventoso per la Cristianità.

La rivolta di Lutero poggia su un principio che è come la base del pensiero moderno e che governa tutta la società contemporanea, la quale si ritiene liberale o social-comunista. Questo principio mira ad affrancare gli uomini dalla dipendenza da Dio e dall’ordine da Lui stabilito, tanto a livello naturale quanto a livello soprannaturale.

Tuttavia,  nel più profondo della natura dell’uomo si trova la realtà ontologica di una dipendenza totale nei confronti del suo Creatore, totale perché non esiste alcun dominio in cui l’essere umano può sottrarvisi. La stessa nozione di creazione lo indica chiaramente. E da parte della creatura, questa dipendenza oggettiva genera immediatamente il dovere di una sottomissione del tutto assoluta verso il suo Creatore, che è Dio. Questa sottomissione si estende ben oltre ciò che agli uomini appare come la sua espressione più comune: l’obbedienza ai comandamenti di Dio, l’obbedienza morale. Essa si estende anche all’ordine dell’intelligenza, alla nostra conoscenza. E’ la sottomissione della nostra ragione alla realtà che si impone a noi, in maniera tale che la definizione esatta della verità è «l’adesione dell’intelligenza alla realtà», alla realtà oggettiva. Il dominio della fede segue lo stesso cammino, pur essendo diversa la ragione di questa sottomissione. Mentre la nostra ragione naturale si sottomette alla luce dell’evidenza, la fede soprannaturale si sottomette all’autorità di Dio: Verità che si rivela senza sbagliarsi, né ingannarci, come diciamo nell’atto di fede.

Lutero, col principio del libero esame, ha fatto volare in pezzi questa sottomissione. E da allora, la grande parola che risuona nell’universo è questo grido: «libertà»: di fatto, la rivolta contro Dio e l’ordine delle cose voluto da Dio. Questa libertà moderna lusinga l’anima decaduta a partire dal peccato originale, essa è la tentazione dell’epoca attuale , essa è illusoria. E’ un sogno chimerico, lo stesso che ispirò il peccato dell’arcangelo Lucifero e tutti i peccati che ne seguirono. Questo cosiddetto affrancamento finisce molto male e in definitiva non ha alcunché a che vedere con la vera libertà. Perché se l’uomo è stato creato libero, non è per ribellarsi contro Dio, che è il suo fine ultimo, il suo sommo bene, ma per scegliere da sé i mezzi che lo conducono a Dio e per rendere così meritorio l’ottenimento della beatitudine eterna che Dio onnipotente vuole condividere con le Sue creature.

Quanto sono poco numerosi oggi gli uomini che, immersi in questa atmosfera liberale, comprendono queste verità che sono fondamentali!

Gli eccessi immancabili del liberalismo, spinti fino al limite della sua logica, come l’anarchia o la tirannia del potere materiale, come il social-comunismo che con i suoi orribili eccessi ha segnato tragicamente il XX secolo con almeno duecentocinquanta milioni di morti,  sembra che non facciano riflettere i nostri contemporanei.

La rivoluzione russa parte da questa rivolta contro il giogo del potere temporale, ma la sua origine non è russa. La si trova nell’Europa occidentale. Carlo Marx era tedesco; la Russia sarà il terreno di applicazione dei princípi elaborati dal tedesco Carlo Marx, con il sostegno finanziario degli ambienti finanziari occidentali, secondo alcuni storici. Tuttavia, molto presto, la rivoluzione prenderà di mira la religione. E il comunismo vedrà nella Chiesa cattolica, più che in ogni altra, un nemico giurato da distruggere, se fosse stato possibile. E’ dal comunismo che è venuta la più grande delle persecuzioni contro la Chiesa, e che dura ancora oggi, come in Cina, nella Corea del Nord o nel Vietnam.

Tutto questo è stato annunciato a Fatima, dove la Madonna ha chiesto degli atti molto semplici alle autorità religiose e ad ogni cristiano, per scongiurare queste disgrazie che minacciavano di abbattersi sulla terra: la devozione al suo Cuore Immacolato, i primi cinque sabati del mese in riparazione degli oltraggi fatti alla Madre di Dio, la consacrazione della Russia.

Si rimane colpiti dall’apparente sproporzione fra i mezzi proposti dal Cielo per rimediare ai mali dell’umanità, e il destino drammatico delle nazioni in questo momento della storia dell’umanità. Ma Dio onnipotente, infinitamente al di sopra dell’agitazione umana, non ha alcun bisogno dei mezzi umani. Gli basta una sola parola per creare l’universo, per rigenerarlo, per salvarlo. Ma questo si farà solo attraverso degli uomini che avranno riconosciuto la Sua sovranità. «La guerra finirà, ma se non si cessa di offendere Dio, sotto il regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore.» «Se si ascoltano le mie richieste, la Russia si convertirà e si avrà la pace; se no, essa spargerà i suoi errori attraverso il mondo, provocando delle guerre e delle persecuzioni contro la Chiesa
La pace del mondo - e della Chiesa – è legata alla consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria. Secondo una testimonianza indubitabile che mi è stata data personalmente, suor Lucia, poco prima della sua morte, ha detto ad un prete che «la consacrazione della Russia si farà, ma sarà molto difficile».

Il trionfo del Cuore Immacolato di Maria arriverà, non abbiamo alcun dubbio, ma per adesso la lotta infuria, e questa volta anche all’interno della Chiesa. I pilastri della nostra fede che sembravano incrollabili, tremano fin dalla base; vescovi e cardinali superano il loro nuovo maestro, Lutero, di cui celebrano l’anniversario della rivolta, quest’anno. E sono poco numerosi quelli che difendono la verità rivelata. La Voce da cui tutto dipende nella Chiesa sulla terra, tace risolutamente. Essa lascia che le tenebre della confusione dottrinale e morale invadano la Città di Dio.

Già Paolo VI, Il 29 giugno 1972, aveva affermato che «da qualche fessura il fumo di Satana era entrato nel Tempio di Dio». Oggi, non è più una fumarola, è il fumo denso di un’eruzione vulcanica. Già San Pio X affermava: «Chi tutto questo considera, bene ha ragione di temere che siffatta perversità di menti sia quasi un saggio e forse il cominciamento dei mali, che agli estremi tempi son riservati; che già sia nel mondo “il figlio di perdizione”, di cui parla l'Apostolo» (Enciclica E Supremi Apostolatus, del 4 ottobre 1903). Che dire, cent’anni più tardi, alla vista della Chiesa che si sgretola a poco a poco? Ci gela il sangue nelle vene quando sentiamo questa stessa Voce dire, a proposito della giustificazione, che Lutero non si era sbagliato su questo punto, nel corso della conferenza stampa sull’aereo di ritorno dall’Armenia, il 26 giugno 2016: «Io credo che le intenzioni di Martin Lutero non fossero sbagliate: era un riformatore. […] E oggi luterani e cattolici, con tutti i protestanti, siamo d’accordo sulla dottrina della giustificazione: su questo punto tanto importante lui non aveva sbagliato

Così, noi non abbiamo altra linea per la Fraternità San Pio X, per voi cari fedeli, che quella di continuare ciò che ha sempre fatto la Santa Chiesa, qualunque cosa accada. La via di verità che ha fatto i santi di tutti i tempi, resterà sempre il cammino sicuro del Cielo, quello dei Vangeli, a imitazione di Nostro Signore e della Madonna.
Noi prendiamo i mezzi indicati dal Cielo, con la certezza che non possiamo fare di meglio. La nostra crociata del Rosario è ufficialmente terminata lo scorso 22 agosto, tuttavia noi vi supplichiamo e vi chiediamo con urgenza di conservare le buone abitudini acquisite: la preghiera del Rosario, questi piccoli sacrifici così graditi a Dio e che hanno il potere di salvare delle anime per l’eternità, posto che si metta un grano d’amore per il Buon Dio!

Alla fine di quest’anno in cui celebriamo il centenario delle apparizioni di Fatima, teniamo ben presenti gli insegnamenti e le richieste di Maria sempre Vergine e Madre di Dio. Secondo le sue stesse parole, il suo Cuore sarà il nostro rifugio e il camino che conduce a Dio. Noi viviamo di questa speranza, senza scoraggiarci davanti ai terribili avvenimenti che ci circondano, coscienti che possiamo e dobbiamo fare molto bene ai nostri contemporanei conservando fedelmente i tesori della Tradizione.

Siate vivamente ringraziati per la vostra instancabile generosità. Che Dio ve la renda in grazie e vi benedica, nell’attesa del trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Menzingen, 21 novembre 2017, festa della Presentazione della Beata Vergine Maria.

+ Bernard Fellay, Superiore Generale







novembre 2017

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