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Eleison Comments DLII Commenti settimanali di di S. Ecc. Mons. Richard Williamson Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X 10 febbraio 2018
La confusione regna, scendendo dall’alto.
Difendere
Menzingen - IPreghiamo per il Papa e i vescovi, prima che muoiano! Grazie alle parole e agli atti anticattolici manifestati negli ultimi cinque anni dall’attuale occupante della Sede di Pietro, aberrazioni alle quali il Vaticano II ha aperta la via, è meno comprensibile che mai che i successori di Mons. Lefebvre vogliano ancora mettere la Fraternità sotto il controllo romano, eppure essi lo fanno. Il fascino di un cardinale? Sono stanchi della battaglia? Desiderano disperatamente essere “riconosciuti” dai conciliaristi? Possono davvero pensare che Monsignore avrebbe approvato ciò che stanno facendo? Solo Dio lo sa. Comunque sia, i servitori di Menzingen stanno ancora cercando di difendere il suo ventennale allontanamento dalla posizione di Monsignore. Ecco due esempi recenti: - Il primo è di un sacerdote della Fraternità (http://fsspx.news/en/content/34797), il quale, per difendere la politica di Mons. Fellay volta ad accettare una prelatura personale da Roma, sembra pensare che tale prelatura garantirebbe alla Fraternità la protezione dai modernisti di Roma. “Solo i santi credono nel male”, diceva Gustavo Corçao. Ma Roma avrà il controllo della prelatura o no? Se avrà il controllo, potrà passare del tempo, ma, come ha fatto con la Fraternità San Pietro, userà il suo controllo per strangolare lentamente la Tradizione all’interno della Prelatura. Pensare diversamente significa semplicemente non aver capito chi sono questi Romani. Monsignore li chiamò “anticristi”. Mentre se la Prelatura non desse il controllo ai Romani, essi non la concederebbero mai, fin dall'inizio. E poi questo sacerdote cerca di screditare gli avversari della prelatura, sostenendo che essi affermerebbero che Monsignore avrebbe mutato i suoi princípi quando ha rifiutato il protocollo del maggio 1988. L’affermazione è infondata. Come dice lo stesso sacerdote, il cambiamento di Monsignore fu meramente prudenziale, in seguito alla definitiva dimostrazione data dai Romani nei negoziati sul protocollo, che non avevano intenzione di prendersi cura della Tradizione, come questa era intesa dalla Fraternità e da Monsignore. Fino a quando i Romani lasciarono intendere un qualche segno di sincera preoccupazione per la Tradizione, Monsignore fu paziente, e si spinse il più in là possibile per andar loro incontro (in realtà col Protocollo fece più di quanto avrebbe dovuto fare, come una volta ammise più tardi). Ma una volta chiarito che in realtà i Romani non nutrivano tale preoccupazione, Monsignore fu inesorabile: da quel momento in poi la dottrina avrebbe preso il posto della diplomazia, e i Romani avrebbero dovuto prima dimostrare che si trovavano nello stesso campo dottrinale della Tradizione cattolica. Da parte di Monsignore non si trattò di mutamento di princípi, ma solo della definitiva constatazione che i Romani erano per la decristianizzazione e non per la ricristianizzazione, come scrisse un mese dopo al Cardinale Ratzinger. Il secondo esempio viene dal blog Catholic Family News che nel mese di novembre dell’anno scorso ha reso un servizio a Menzingen. In maniera intelligente, il blog argomenta che la vera trappola di Roma per catturare la Fraternità non è finalizzata alla resa totale della stessa Fraternità, ma alla sua frammentazione e alla sua disintegrazione (in realtà, Roma sta ottenendo entrambe le cose). A questo fine Roma fa delle ripetute offerte allettanti, ognuna delle quali divide i sacerdoti della Fraternità così che alcuni si staccano, mentre Menzingen aumenta le sue speranze, salvo ripiombare in un’altra richiesta impossibile di Roma. E il gioco continuerà fino a quando la Fraternità non sarà completamente demolita. Pertanto, conclude CFN, la Fraternità deve rimanere unita a tutti i costi e nessun suo sacerdote deve disertare. Ma, caro CFN, come ha fatto Monsignore a costruire la Fraternità? Certamente anche lui ha sofferto divisioni e defezioni. Tuttavia, ha forse lamentato unità, unità, unità? L’unità è stata il grande argomento di Roma contro Monsignore! Il grande argomento di Monsignore era invece la Fede, la Verità, la Fede. Supplicare come fate voi l’unità della Fraternità intorno alla Menzingen filo-romana, significa auspicare la distruzione della Fraternità! L’unità è sempre specificata da ciò intorno a cui ci si deve unire. Con Monsignore si trattava della Verità Cattolica, che era tutta la forza della Fraternità; dal 2012 si tratta solo di Menzingen, che oggi è la divisione e la rovina della Fraternità. Coraggio, cari lettori. “La verità è potente e prevarrà”, con o senza la Fraternità San Pio X. Kyrie eleison. (torna
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febbraio 2018 |