Eleison Comments DLXXIV

ARTIFICIAL INTELLIGENCE? - I

Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  14 luglio 2018

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla pretesa moderna di considerare le macchine passibili di raggiungere l'intelligenza umana. - Parte prima.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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Che sciocchi gli esseri umani che vogliono trasformare
In Dio i computer! Umani, vi dovete svegliare!


Intelligenza artificiale? - I


Sembra che attualmente si parli sempre più di IA, o Intelligenza Artificiale. In altre parole, così tante persone sono così impressionate dagli straordinari progressi fatti negli ultimi anni nello sviluppo dei computer e di macchine dirette dai computer, che considerano seriamente l’assunzione da parte dei robot compiuterizzati di compiti sempre più umani e persino divini. Chiunque abbia un briciolo di buon senso sa che ci sono limiti severi a ciò di cui le macchine possano fare, ma tale persona sa anche come il buon senso oggi venga eroso dal Nuovo Ordine Mondiale, che ha un forte acquisito interesse ad utilizzare i suoi media, la politica, l’educazione, eccetera, per distaccare sempre più le persone dalla realtà, in modo che possano essere controllate più facilmente. È tempo di ripetere alcuni elementi base molto semplici.

Tutti gli esseri di qualsiasi tipo rientrano in una di sei categorie: sotto Dio il Creatore ci sono cinque ordini ordinati delle Sue creature: angeli, esseri umani, animali, vegetali e minerali. Questi cinque ordini sono chiaramente distinti l’uno dall’altro, anche se i programmi televisivi fanno del loro meglio per offuscare le distinzioni, in particolare tra uomini e animali. Ma le distinzioni sono chiare nella realtà. Partendo dal basso:

I minerali esistono semplicemente, perché non hanno in sé alcun principio o origine della vita o movimento.

I vegetali esistono e vivono, perché di per sé ingeriscono (ad es. l’acqua), crescono e si riproducono.

Gli animali hanno in loro tutte queste tre facoltà, ma hanno anche i sensi, in altre parole, con alcune o tutte le cinque facoltà sensoriali (vista, udito, olfatto, tatto e gusto) essi hanno la conoscenza sensoriale delle cose fuori di essi.

L’uomo ha tutte le facoltà degli animali e dei vegetali, ma condivide anche con gli angeli le
facoltà spirituali della mente e della volontà, in altre parole ha la sensibilità e la ragione, cioè la facoltà della mente di leggere all’interno di particolari sensazioni le loro essenze universali, e la facoltà della volontà di desiderare secondo ciò che la mente ha letto. Queste due facoltà che nessun animale possiede (quando un animale si comporta con apparente intelligenza, come un’ape ad esempio, è solo grazie agli istinti animali infusi in esso dal suo supremamente intelligente Creatore).

Gli angeli hanno la mente e la volontà, ma nessuna delle facoltà materiali degli animali, perché gli angeli sono puramente spirituali. (Le facoltà animali di conoscenza e desiderio sensoriali attengono tutte alla materia, assente negli angeli).

Ora qualunque cosa veramente umana, o umana in quanto tale, è ciò che hanno gli uomini e che non hanno né gli animali, né i vegetali né i minerali. Ma tutte le macchine sono puramente minerali ed essenzialmente, per loro essenza, inanimate. Nella loro forma più complicata, non hanno neanche principio o origine della vita o movimento in loro. Qualsiasi movimento in loro per mezzo dell’elettricità, ad esempio, proviene dall’esterno. Ne consegue che i computer non hanno alcuna comprensione interiore di alcuna attività veramente umana, la quale, in quanto umana, sfugge loro completamente. Tutto quello che possono fare è registrare dall’esterno ciò che è osservabile e computabile nel comportamento delle persone, e a partire da ciò sfornare statistiche e fogli di calcolo, cioè numeri, cosa in cui sono bravi. Ma Churchill – che non era un santo, ma un politico umano – diceva: “ci sono bugie, maledette menzogne e statistiche”.
E perché le statistiche mentono, se non perché essenzialmente a loro sfugge l’umano?

Ecco un esempio. A New York, forse 15 anni fa, un gruppo di esperti di computer ha messo sù un computer, Deep Blue, per giocare a scacchi contro Kasparov, il campione mondiale di scacchi. Ora, se esiste un gioco adatto ai computer questo è il gioco degli scacchi, perché se si possono elaborare miliardi di mosse alternative in pochi minuti o secondi, si può ottenere la mossa migliore che non lascia nulla al caso. Ma, indovinate un po’? Dopo un certo numero di giochi gli esperti hanno dovuto resettare il computer per rispondere a come stava giocando Kasparov! I computer non hanno vita interiore o iniziativa, non riescono a pensare fuori dagli schemi programmati in essi, non possono rispondere a nessuna eventualità che sta al di fuori della loro scatola. Il gioco è impostato e gestito dagli esseri umani!

Kyrie eleison.
                                                                                  


luglio 2018

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