Eleison Comments DXCVII

HEART’S  PROTECTION

Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  22 dicembre 2018

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla gioia del Natale che anche come ricordo lenisce ogni dolore nella vita.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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In ogni cuore un angolo ci sia
Da cui la scena del Natale irradi sempre gioia.


Protezione del cuore

Ecco un prezioso resoconto di come il Natale abbia protetto il Cuore Immacolato di Maria dall’essere sopraffatto dalla sua intima partecipazione alla Passione del suo divino Figlio. 

L’estatica beatitudine del mio parto è venuta meco come essenza di fiore chiusa nel vivo vaso del mio cuore per tutta la vita. Una gioia indescrivibile. Umana e sovrumana. Una gioia perfetta.

Quando il venir di ogni sera della vita di mio Figlio mi martellava nel cuore il doloroso memento: 'Un giorno in meno di attesa, un giorno in più di vicinanza al Calvario', e la mia anima era sommersa dalla pena  come se un’ondata di strazio l’avesse ricoperta, anticipo del diluvio di tormento che mi avrebbe inghiottita sul Golgota, io chinavo il mio spirito sul ricordo della beatitudine della Notte Santa che era rimasto vivo nel mio cuore, come ci si china su una stretta gola di montagna per riascoltare l’eco di un canto d’amore, o per vedere in lontananza la casa della propria gioia.

Questa è stata la mia forza nella vita, specialmente nell’ora della mia mistica morte ai piedi della Croce.  Essa mi ha aiutata a non dire a Dio - che stava punendo noi due, io e il mio dolce Figlio, per i peccati del mondo intero -, che il castigo era troppo atroce e che la Sua mano di Giustiziere era troppo severa; e fui costretta, attraverso il velo delle lacrime più amare che una donna abbia mai versato, a fissare il mio cuore in quella Notte Santa, in quel ricordo di luce, di beatitudine, di santità, che come visione confortante sorgeva in me sul Golgota dall’interno del mio cuore per dirmi quanto Dio mi avesse amata - visione che giungeva da sola senza aspettare che io la cercassi, perché tutto quanto è santo è infuso d’amore e l’amore dà vita anche a cose apparentemente senza vita.

“Ecco cosa dobbiamo fare quando Dio colpisce.

* Ricordare i tempi in cui Dio ci ha dato la gioia, così che possiamo dire, anche in mezzo al tormento: “Grazie, Dio. Tu sei buono con me”.

* Accettare il conforto del ricordo di un dono del passato, per confortarci nell’ora in cui il dolore ci piega, come steli percossi da una bufera, verso la disperazione, per non disperare della bontà di Dio.

* Fare in modo che le nostre gioie siano gioie di Dio, non gioie umane di nostra scelta e troppo facilmente non di Dio, come tutto ciò che facciamo se è avulso da Dio, dalla Sua Legge divina e dalla Sua Volontà. Dobbiamo attendere la gioia solo da Dio.

* Tenere a mente la Legge e la Volontà di Dio anche per le gioie del passato, perché tenere a mente un ricordo che ci sprona a fare il bene e a benedire Dio non è biasimevole, ma anzi consigliato e benedetto.

* Far brillare la luce della gioia passata in mezzo alle tenebre presenti, per rendere le tenebre così luminose che anche nella notte più buia possiamo vedere il Volto Santo di Dio.

* Addolcire un calice amaro con un dolce ricordo, per poterne sopportare l’orribile gusto e berlo fino all’ultima goccia.

* Sentire col prezioso ricordo che serbiamo nel cuore, la sensazione della carezza di Dio anche mentre le spine ci premono sulla fronte.

Queste le sette fonti di felicità contrapposte alle sette spade, come quelle che hanno trafitto il mio Cuore Immacolato. Esse costituiscono la mia lezione di Natale per te, e insieme ne faccio un regalo ai miei figli prediletti. La mia carezza di benedizione a tutti”.

Kyrie eleison.
                                                                                  


dicembre 2018

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