Eleison Comments DCIX

A CONVERT TODAY - III

Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  16 marzo 2019

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla parabola esistenziale di un giovane convertito. Parte terza.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it




Dio non lascia un’anima da sola
Se essa non Lo ha abbandonato prima.


Un convertito oggi - III

Caro giovane amico,

Due settimane fa questi “Commenti” hanno raccontato la sua storia di conversione dalla terra desolata di una moderna Università alla verità della fede cattolica. Essa si concludeva con la sua richiesta di consigli perché lei stesso ha capito che Dio le ha dato la Verità, ma che lei aveva bisogno di orientarsi in una situazione molto confusa della Chiesa e del mondo.
Il numero della scorsa settimana di questi “Commenti” ha dato dei consigli di base che valgono per un cattolico convertito in generale, cioè in tutti i tempi e i luoghi. Il presente numero offre il consiglio particolare rivolto a lei che si accorge di trovarsi in mezzo all’odierno caos nella Chiesa, mai visto in tutti i 20 secoli di storia della Chiesa.

La crisi è senza precedenti perché il mondo va verso la sua unica fine, e noi ci stiamo avvicinando. Veda la descrizione che fa Nostro Signore degli ultimi tempi (Mt. XXIV, Lc. XXI), e veda l’ammonimento di San Paolo, risalente all’incirca al 67 d. C., e relativo a questi tempi (II Tim. III, 1-9), specialmente i versetti 5 e 8: ci saranno “uomini dalla mente corrotta e riprovati in materia di fede”, “con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore. Guardati bene da costoro!”. Ottimo consiglio per il 2019 d. C., perché è importante rendersi conto che oggi gli uomini in generale e i cattolici in particolare non sono del tutto “normali”, ma uomini giunti ad una cattiva condizione dopo un lungo processo di degenerazione. E tale consapevolezza non deve portare né a disprezzarli, né a disperare, ma ad avere la giusta misura di ciò che significa vivere da cattolici in un mondo post-cristiano e anticristiano. In Dio questo si può fare: “Tutto posso in Colui che mi dà la forza” (Fil IV, 13).

Il caos nella Chiesa oggi è speciale perché mai prima del Vaticano II negli anni ‘60 la Chiesa ufficiale di Roma si era ufficialmente allontanata dalla Fede cattolica. Ora, la Verità e l’Autorità cattoliche furono predisposte da Nostro Signore perché andassero di pari passo - quando Pietro non verrà meno alla sua Fede (Verità cattolica), una volta ravveduto deve confermare gli altri Apostoli (Autorità cattolica - Lc. XXII, 32). Così la Verità è il vero scopo dell’Autorità, ma è necessario che l’Autorità la protegga. L’una ha bisogno dell’altra, ma col Vaticano II esse si sono separate, perché i Papi, i Cardinali e i Vescovi (Autorità), calamitati dal mondo moderno, hanno abbandonato la vecchia religione (Verità). Da allora, tutti i cattolici hanno finito col diventare schizofrenici - o si sono aggrappati alla Verità e hanno lasciato andare la falsa autorità, o si sono aggrappati all’Autorità e hanno lasciato andare la Verità, o hanno trovato una loro via di mezzo. Da allora, ogni pecora cattolica ha dovuto trovare la sua strada in mezzo al filo spinato messo su dai cattivi pastori del Vaticano II.

Se dai loro frutti li riconoscerete (Mt. VII, 15-20), la strada intrapresa da Mons. Lefebvre, di resistere ai falsi pastori pur riconoscendone l’autorità, si è rivelata come la più fruttuosa per affrontare la confusione instaurata dal Concilio, ma i suoi successori a capo della sua Fraternità non si sono dimostrati fedeli al suo equilibrio tra Verità e Autorità. Ancora oggi molti stanno strisciando verso la falsa Roma, oggi più falsa che mai!  Lasci che l’avverta del pericolo di pensare oggi che l’apparenza del cattolicesimo sia la stessa cosa della sua sostanza.
Ma allora, come si fa a sapere dove si trova la sostanza?  La risposta migliore è quella di Nostro Signore, appena menzionata - giudicare dai frutti. Da quali frutti? Dalla fede soprannaturale, che Dio le ha appena dato, e dall’autentica carità soprannaturale che deve seguirla.

Nel frattempo lei frequenti per un po’ diversi tipi di cattolici, ma per ascoltare più che per parlare. Non abbia fretta di perseguire una vocazione perché Dio non ha mai fretta (Gal. I, 18; II, 1). Abbia una fiducia illimitata nella Sua Saggezza e nella Sua Provvidenza, ed eviti di appoggiarsi a qualsiasi capo o capi umani, finché Dio non rimetterà in piedi la Sua Chiesa (come certamente farà). Onori sempre suo padre e sua madre, per quanto possano sembrare in errore (Dio non ha dato loro la grazia che ha dato a lei). Abbia una inesauribile compassione per la massa di anime confuse che vede intorno a lei, ma non confonda mai la sincerità soggettiva con la verità oggettiva. Ami la Madre di Dio, e reciti ogni giorno finché può, tutti i 15 Misteri del Suo Santo Rosario. E Dio sia con lei.

Kyrie eleison.
                                                                                  


marzo 2019

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