Eleison Comments DCXXIV

“PROMETHEUS”  –  NEWCHURCH

Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  29 giugno 2019

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo ad un libro che permette una migliore conoscenza della malattia del Vaticano II - Parte terza.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it




Il Concilio dice che tutti gli uomini sono buoni e salvati,
Per quanto male si comportino!


“Prometeo” - Neochiesa

Dopo aver studiato, nella II parte de La Religione dell’uomo, l’Uomo Nuovo che emerge dal Concilio, nella III parte del suo libro sul Vaticano II, don Calderón studia la Neochiesa del Concilio, di fatto una nuova Chiesa. L’unica vera religione dell’unico vero Dio è stata fondata da Gesù Cristo, Dio incarnato, per “insegnare a tutte le nazioni” (Mt. XXVIII, 20), così da raggiungere tutte le anime e salvarne il maggior numero possibile. Per adattare una Chiesa così ambiziosa all’uomo moderno, tale da proteggere l’umanesimo moderno, la stessa Chiesa deve essere ridimensionata e ridefinita, radicalmente modificata, mascherando il cambiamento. Perciò: 1 la Neochiesa non avrà più per missione tutta l’umanità: 2 non interferirà più con la parte mondiale dell’umanità. 3 Anche nella parte ancora religiosa dell’umanità non sarà più l’unica chiesa, 4 e dovrà essere ridefinita per svolgere il suo nuovo ruolo.

1 La tradizione cattolica insegna che “Regno di Dio” e “Chiesa” sono due espressioni che indicano la stessa realtà. Entrambe hanno la stessa missione di portata universale. Ma per adattare questa Chiesa ad un mondo in cui essa è ogni giorno una realtà sempre meno universale, il Vaticano II distinguerà tra il Regno di Dio che è universale nella realtà, essendo presente invisibilmente in tutti i cuori degli uomini, e la Neochiesa che è universale solo nell’ intenzione, perché essa sta continuamente e visibilmente costruiendo ed estendemdo il Regno nella vita degli uomini. La Neochiesa è universale anche come “sacramento” o segno dell’unità di tutti gli uomini (LG, 1).

2 E’ qui dove la Neochiesa libera le potenze mondane da qualsiasi dominio della Chiesa. La glorificazione dell’uomo ha reso il “Regno di Dio” non più potenziale per tutti gli uomini tramite il battesimo, ma attuale per tutti gli uomini per natura. Perciò la natura ha preso il posto della religione, e così la Neochiesa può indicare l’universalità del Regno, ma non può affermarlo o rivendicarlo. Quindi i politici sono liberi dalla religione, e la Neochiesa ha bisogno solo di purificarli nel loro dominio. E questa la Neocristianità di Maritain, in cui Mammona può conquistare il mondo, come abbiamo visto a partire dal Vaticano II. Il Concilio fu infatti la logica conclusione del lungo declino della vera cristianità a partire dal Medioevo. Ma allora la Neocristianità è senza Dio? No, il Nuovo Mondo di Maritain, né credente né battezzato, viene secondo lui ancora liberato da Cristo e si dirige verso la gloria.

3 A questo ridimensionamento liberale della Chiesa segue il ridimensionamento ecumenico. Da quando il protestantesimo ha fatto a pezzi la Chiesa cattolica, i frammenti spezzati hanno cercato di riunirsi. La vera Chiesa non ha voluto e non vuole partecipare alla loro vana ricerca della loro unità perduta, raggiungibile solo con il loro ricongiungimento alla Chiesa cattolica; ma la glorificazione dell’uomo fa sì che la Neochiesa glorifichi i non cattolici e voglia congiungersi ad essi. Così essa nei cristiani non cattolici glorificherà le “tracce” senza vita del cattolicesimo, ancora presenti tra loro, ma senza vita; ad esempio tra gli Ortodossi, con Ordini validi ma senza giurisdizione; tra i protestanti, con le Scritture, ma senza interpretazione autorevole; e renderà tali tracce “elementi” viventi (Unitatis Redintegratio). Nell’umanità non cristiana troverà dei “semi del Verbo”, cioè delle verità e bontà che invece sono scintille del Verbo che “venuto nel mondo illumina ogni uomo” (Gv. I, 9) (Nostra Aetate), perché tutti gli esseri razionali sono stati scelti da Dio per glorificarLo, e tutti quelli scelti sono salvati.

Ma il Concilio, in che modo può elevare di tal fatta tutti i non cattolici, senza degradare i cattolici? Dichiarando che l’onnicomprensiva “Chiesa di Cristo” “sussiste”, cioè esiste in qualche modo speciale, nella Chiesa cattolica (LG 8). Ma “sussiste” è solo un trucco verbale – se eleva i non cattolici, come può non degradare i cattolici? Se non abbassa i non cattolici, come può elevare i cattolici?

4 Infine, come deve essere ridefinita la Neochiesa per adempiere al suo nuovo ruolo? Come “Popolo di Dio”, necessariamente democratico, in modo che il sacerdozio degli ordinati si confonda col “sacerdozio” dei battezzati (I Pt II, 5) e tutta la Neochiesa sarà sacerdotale con una missione in tutto il mondo; e in modo che i vescovi siano promossi a governare la Chiesa accanto al Papa (LG 22). Un’altra parola abbastanza vaga che corrisponde alla vaghezza delle nozioni della Neochiesa è “Comunione”, la cui azione principale è il “Dialogo” con tutti gli uomini, così che nessuno abbia mai torto, e tutti possano essere gentili con tutti. Dottrina e verità: dimenticate!


Kyrie eleison.
                                                                                  


giugno 2019

Ritorna a Documenti