Eleison Comments DCXLIV

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Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  16 novembre 2019

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo ai commenti dei lettori sui segni di scivolamento della Fraternità San Pio X verso la Roma conciliare.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it



La Fraternità sta seguendo il mondo.
Il suo corso fatale si appalesa sempre di più.

Scivolamento commentato

Due lettori degli ultimi due numeri di questi “Commenti” (642 e 643 del 2 e 9 novembre) hanno fatto delle utili osservazioni sullo stato della Fraternità San Pio X. La prima notizia che era stata segnalata riguardava il fatto che la Neofraternità sembra voler portare tutti i tradizionalisti, dentro o fuori la Fraternità, sotto la sua unica autorità. E la seconda notizia era che le “discussioni dottrinali” Roma-FSSPX saranno riaperte a Roma con Mons. Fellay a capo dei rappresentanti della FSSPX. Il primo lettore commenta la costante tattica della Rivoluzione, il secondo si sofferma sul destino che minaccia don Pagliarani. Ecco il primo lettore:-

Queste due notizie sono pessime. Anche se personalmente non mi manca più la FSSPX, mi addolora vederla in uno stato di completa resa alla Roma apostata. Ogni volta che la Rivoluzione nella Chiesa compie un importante passo avanti che può provocare resistenze da parte dei cattolici, essa ha pronta per loro in anticipo – sempre – una posizione alternativa, un vicolo cieco per rendere inefficaci coloro che resistono. Temo che la FSSPX sia tenuta su da Roma per ospitare tutti i cattolici che resistono all’apostata Bergoglio, e per orientarli in direzione di Roma. È abbastanza facile vedere che è quello che stanno facendo. Come sempre, l’unica arma che abbiamo in mano è il Rosario, per ottenere la Consacrazione della Russia. Dio, abbi pietà di noi!

Le notizie riportate non appartengono alla “teoria del complotto” e non sono “false notizie”. Gli ingannatori della Chiesa e del mondo moderni, ai quali Dio per il momento concede grande potere per punirla per la sua apostasia, non sono persone oneste che possono permettersi di operare all’aperto. Essi sono troppo spesso veri nemici di Dio, rivoluzionari disonesti che devono cospirare e ingannare per nascondere ciò che fanno. Perciò, ogni volta che i cattolici che non solo sono innocenti come colombe, ma anche saggi come serpenti (cfr. Mt X, 16) denunciano l’inganno dei rivoluzionari, questi li accusano, ad esempio, di essere dei “teorici della cospirazione”, il che è ancora più ingannevole, perché gli stessi rivoluzionari sono conspiratori di primera classe!

Per esempio, in questo caso, quando nel 1988 Mons. Lefebvre stava per sferrare un grande colpo contro i liberali consacrando quattro vescovi fedeli (allora) per assicurare che la Fraternità sopravvivesse per difendere la vera Fede, la Roma liberale aveva preparato la Fraternità San Pietro per accogliere e neutralizzare tutti i sacerdoti della FSSPX che si sarebbero opposti a quelle consacrazioni episcopali. Allo stesso modo, quando l’autore di questi commenti suggerisce che nel 2019 Roma sta trasformando la Fraternità in un rifugio per tutti i cattolici che si oppongono a Papa Francesco, al fine di portare infine tutta la loro opposizione sotto il controllo di Roma, molto probabilmente egli è ben lontano dalle “false notizie”. È tipico dei nemici di Dio usare esattamente lo stesso trucco di cui accusano coloro che li denunciano.

Il secondo lettore suggerisce che Don Pagliarani può essere meno colpevole di Mons. Fellay nell’aver giudicato male le intenzioni di Roma, ma se continua ad agire come il suo predecessore a capo della Fraternità, Don Pagliarani si assumerà la responsabilità di paralizzare la difesa della Fede da parte della Fraternità. Né si può usare indulgenza per lui a tempo indeterminato, perché deve essere sempre meno innocente se, e nella misura in cui, continua ad agire come Mons. Fellay. Ecco i commenti del secondo lettore:—

La notizia che le nuove discussioni dottrinali Roma-FSSPX verranno condotte a Roma per conto della Fraternità da Mons. Fellay e compagni, getta un’ombra pesante sul suo attuale successore, Don Davide Pagliarani, che sceglie proprio Mons. Fellay per la bisogna. Anche ammettendo che egli non sia così favorevole ad un accordo come Mons. Fellay, sembra che sia bloccato allo stesso modo di pensare di quest’ultimo; quindi o si libera dai condizionamenti o sarà destinato a essere ricordato come il becchino della Fraternità. Dio non voglia! Pregherò per lui e per la Fraternità, e mi rivolgerò alla Madonna perché gli apra gli occhi e illumini lui e i suoi due Assistenti.

Si noti come entrambi i lettori vedono nella preghiera l’unica soluzione. Umanamente parlando, la Fraternità è essenzialmente, anche se non completamente, disabile. Scegliendo di ricongiungersi alla Chiesa conciliare, essa condividerà il suo destino.

Kyrie eleison.
                                                                                  


novembre 2019

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