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Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  23 novembre 2019

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo allo scivolamento lontano da Dio che oggi interessa tutto il mondo.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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Immaginare gli alberi dell’Amazzonia che battono le mani?
Basta aspettare per vedere con che facilità Dio lo farà!


Scivolamento del mondo

Non è solo la Fraternità di San Pio X che sta scivolando, è il mondo intero che scivola, nel cuore degli uomini. E come “non si può cavare sangue da una rapa” e “non si possono fare mattoni senza paglia”, così non si può sperare che le istituzioni di ieri non vengano svuotate dagli esseri umani di oggi, come tanti palloncini afflosciati da cui è stata fatta uscire l’aria. Ecco la risposta interessante di uno che sta ancora pensando, quando gli è stato chiesto cosa intravedeva per il futuro della “Resistenza”, della FSSPX, della Chiesa e del mondo –

«Per quanto riguarda la “Resistenza” non ci sarà un grande incremento di numeri, né una grande messe di anime, semplicemente perché manca il materiale umano adatto. Come si può fare qualcosa di cattolico con delle persone che hanno poca o nessuna idea di vero e di falso, di giusto e sbagliato, di ciò a cui veramente si deve resistere? Verità e diritto sono stati minati, e sempre più persone hanno rinunciato a credere che sono di una qualche importanza, sia perché l’uomo è un animale sociale che prende le sue caratteristiche da coloro che lo circondano e che oggi hanno rinunciato massicciamente alla verità e al diritto, sia perché la vita è molto meno esigente se verità e diritto sono insignificanti. E allora ci si può lasciare andare con la corrente, e non c’è nulla a cui si debba resistere.

«Per quanto riguarda la FSSPX, se Mons. Fellay ha paura, la sua paura si estenderà al resto della Fraternità e da lì al resto della Chiesa, in quanto la Fraternità di Mons. Lefebvre, nel suo periodo di massimo splendore, era il nerbo della spina dorsale della Chiesa. Senza tale nerbo prevarrà un morbido conciliarismo, con un Messale ibrido nel quale è mischiata la Messa Tridentina con la Nuova Messa; con una “ermeneutica della continuità” che mischia la dottrina cattolica con il Vaticano II; con sacerdoti e riti dubbi che rendono possibile un’illusoria ripresentazione degli anni Cinquanta. E così la Chiesa finirà con nessuno che dice ancora la Verità, e la “luce del mondo” si ridurrà solo ad un bagliore tenue e facoltativo, e il “sale della terra” non sarà più in grado di ostacolare la corruzione universale.

«Conseguentemente, il mondo diventerà sempre più degenerato, sempre più volutamente artificiale, perché la Chiesa è stata la protettrice soprannaturale, per la grazia infusa nelle anime degli uomini, di tutto ciò che è naturale nella creazione di Dio. E in questo Nuovo Ordine Mondiale anche i resti della vera Chiesa continueranno ad essere perseguitati dall’odierna sottile-aggressiva intimidazione. Sotto l’apparenza di una tacita tolleranza, la realtà è un’incessante pressione a conformarsi – “E’ meglio che tu sia ‘politicamente corretto’, come tutti gli altri, o faremo di te un fuori casta”. A questa pressione esterna corrisponde una misteriosa debolezza della mente moderna che non è in grado di mantenere in sé alcuna verità. Il Diavolo poi si intromette a livello naturale e fa oscillare la mente a sinistra, lontano da Dio, facendo dubitare i cattolici – ‘Chi sono io per dire che Mons. Lefebvre aveva ragione? I suoi nemici erano davvero malvagi? Chi sono io per giudicare?’ E con questo stato d’animo è facile tradire …

«E’ stato il Concilio degli anni ‘60 che ha irradiato la confusione negli anni ‘70, e da allora ha avuto un altro mezzo secolo di diffusione, con la FSSPX che ha lavorato segretamente per il nemico negli ultimi 20 anni … ».

Questa visione del futuro è molto fosca, ma è una previsione realistica a livello meramente umano. Fortunatamente Dio è Dio, Egli esiste davvero, e i Suoi pensieri non sono i nostri pensieri, né le nostre vie le Sue vie. «Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri» (Isaia LV, 9).
Né questo Dio sarà vanificato dalle macchinazioni degli uomini: « . . . così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata. Voi dunque partirete con gioia, sarete condotti in pace. I monti e i colli davanti a voi eromperanno in grida di gioia e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani. Invece di spine cresceranno cipressi, invece di ortiche cresceranno mirti; ciò sarà a gloria del Signore, un segno eterno che non scomparirà» (Isaia LV, 11–13).

Kyrie eleison.
                                                                                  


novembre 2019

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