Eleison Comments DCLXII

MODERNISM'S MALICE - III

Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  21 marzo 2020

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla natura malevola del modernismo - Parte terza.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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All’inizio era la mia mente dominante.
Che lasciava la povera realtà di Dio molto lontana!



Malizia del modernismo - III

Se c'è una cosa che un sacerdote cattolico ha bisogno di sapere e di comprendere a fondo oggi, è la sola frase chiave al centro della grande enciclica di San Pio X, Pascendi, scritta nel 1907 per difendere la Chiesa e l’umanità dalla minaccia mortale del modernismo. Il modernismo è quel movimento di pensiero e di azione con cui gli uomini rinunciano a cambiare il mondo per adattarlo a Cristo e alla sua Chiesa, e lavorano invece per cambiare Cristo e la sua Chiesa per adattarli al mondo moderno. E qual è la frase chiave della Pascendi con cui questo, secondo il modernismo, deve essere fatto?  Eccola, dal paragrafo 6 dell’Enciclica:

la ragione umana è ristretta interamente entro il campo dei fenomeni, che è quanto dire di quel che appare e nel modo in che appare: non diritto, non facoltà naturale le concedono di passare più oltre.
In altre parole, la mente umana, che in realtà sta tutto il giorno a leggere dietro ciò che appare ai sensi, viene in definitiva dichiarata dall’uomo moderno incapace di leggere dietro le apparenze! Come dire che ciò che mi sembra una porta potrebbe essere un muro, ciò che mi sembra un muro potrebbe in realtà essere la porta. Da cui consegue che è meglio provare a passare attraverso il muro che attraverso la porta! Naturalmente questa è una tale stupidità che nessuno si sorprenderà di sapere che anche i moderni seguaci di Immanuel Kant (1732-1804), che ha inventato tale stupidità, raramente cercano di attraversare i muri. Cosa che fa capire come essi riescano a vivere senza prendere sul serio la loro filosofia. Ecco perché la filosofia moderna si è procurata una così cattiva reputazione. Eppure il Kant assolutamente stupido regna sovrano nelle facoltà di filosofia di quasi tutte le “università” del nostro tempo!  Com’è possibile?

E’ possibile perché Kant è il grande Liberatore. E’ lui che ha liberato una volta per tutte la mente dalla realtà. E’ lui che ha decretato che la mente è libera dalla realtà esterna perché non ha accesso ad essa!  La mente non può arrivare alla realtà così come è in sé, il “Ding an sich”, perché non può andare oltre ciò che i sensi le mostrano. Non importa se posso vivere solo supponendo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sia che i miei sensi mi dicano ciò che è reale intorno a me, sia che la mia mente o il mio intelletto sia capace di decifrare o di “intelligere” ciò che i miei sensi mi dicono. Da Kant in poi, la realtà intorno a me è sempre meno interessante. Ciò che conta è la “filosofia trascendentale”, come la chiama lui, cioè il pensiero che si arrampica sulle altezze e scandaglia le profondità della mia fantasia in modo del tutto indipendente dalla monotona realtà quotidiana, come le porte e i muri. La mia mente ha spiccato il volo!  La mia mente è libera dalla realtà!  D’ora in poi tutto ciò che voglio è “vero”! In realtà la parola “Verità” ha finito con l’assumere un significato ben diverso. Infatti tutte le parole assumono un significato trascendentale. La libertà regna nella mia testa!

Eppure, se insistete a riportarmi a quello che chiamate il mondo reale, allora posso ancora scegliere di assumere, come tutti i poveri non-universitari, che per continuare a sopravvivere (“ugh!”) nel monotono mondo (“ugh!”), è meglio non provare a camminare attraverso quelli che sembrano muri, e meglio non provare a mangiare pietre. In altre parole, la mia mente è trascendentemente superiore e libera da tutto il vostro “buon senso” (“ugh!”), ma posso comunque operare in accordo con esso - quando lo scelgo - per scopi di vita quotidiana (“ugh!”).

Ora, la libertà è la vera religione dell’uomo moderno, e nella vita di troppi cattolici è la religione apparente, quella che ha tutti gli ornamenti ma non la sostanza della religione. Come dice San Paolo: “Alla fine dei tempi... gli uomini... avranno la parvenza della religione, ma ne negheranno la forza interiore” (Cfr. II Tim. III, 1-5), cioè ne manterranno le apparenze, ma ne negheranno la sostanza. Cosa sono questi cattolici? Sono proprio i cattolici kantiani, o modernisti, perché quasi tutti oggi sono kantiani, perché quasi tutti oggi adorano la libertà, ed è Kant che alla fine ha dato loro la chiave per uscire dalla prigione della realtà di Dio e per fuggire tra le nuvole della modernità trascendentale. Posso sempre sottomettermi di nuovo a Dio per tutto il tempo che voglio, ma Lui non può più tenermi vincolato. Sono libero, sono libero, sono libero!

Più che mai, dovrebbero essere portati allo scoperto: l’incredibile perversità, l’orgoglio e la perfidia  di Kant.

Signore, abbi pietà
                                                                                  


marzo 2020

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