Eleison Comments DCC

MADIRAN - PROPOSIZIONE VII

Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  12 dicembre 2020

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla settima proposizione esposta da Jean Madiran nel suo libro.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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Per tutti gli uomini Dio ha un naturale quadro e un piano,
Dai quali l’uomo moderno è lontano anni luce.


Madiran - Proposizione VII

La Parte V non è la più facile delle sei Parti del libro del 1968 di Jean Madiran (1920–2013) “L’eresia del XX secolo”, perché tratta della Legge Naturale, che è un concetto difficile da afferrare per le menti moderne. E questo perché Dio Creatore è ad un tempo l’autore della Legge Naturale e Colui che la impianta in tutte le Sue diverse creature, e Dio Grande e Buono è mistero inaccessibile per la stragrande maggioranza delle menti moderne. All’interno dell’informe eresia del XX secolo, la Legge Naturale, rivista e reinterpretata dal Vescovo Schmitt di Metz in Francia, è alla base della settima delle sette Proposizioni di Madiran che danno, a loro modo, forma alla stessa eresia. Ecco la settima Proposizione:

7 La legge naturale è l’espressione della coscienza collettiva dell’umanità. Da cui segue che non esisterebbe una Legge Naturale, morale e oggettiva, promulgata da Dio e inscritta nel cuore dell’uomo.

Sembra che Mons. Schmitt neghi l’esistenza della vera Legge Divina negli uomini perché essa renderebbe la vita sociale dell’uomo troppo meccanica, come se le soluzioni a tutti i problemi sociali degli uomini potessero essere trovate in un manuale di istruzioni. Ma il manuale di Dio per l’uomo consente pienamente la libertà umana anche nella società, mentre la negazione della Legge Naturale, dice Madiran, fonda il bene e il male non più sull’oggettività divina ma sull’arbitrio della soggettiva coscienza umana, in definitiva su nessuna legge. L’uomo è dotato da Dio della libertà e responsabilità di fare il bene ed evitare il male, e per questo non è libero di fare lui le sue leggi. E se è vero che la dottrina sociale della Chiesa ha come presupposto la Legge Naturale di Dio, la Chiesa, in virtù della propria libertà e responsabilità, deve costantemente e faticosamente applicarla all’immensa varietà di nuove situazioni concrete del proprio tempo, come fu fatto al tempo di Pio XII e ai tempi dei suoi predecessori.

Ma soprattutto, senza Legge o Ordine Naturale nell’uomo, come può esserci più qualcosa di soprannaturale? (Qual sarebbe la natura sotto il soprannaturale?). Non possono esserci più i Dieci Comandamenti (che esprimono la Legge Naturale); niente più Carità, (che è l’inizio e la fine dei Dieci Comandamenti); nessuna religione naturale (costituita dalla Legge Naturale); niente più vita sociale (che presuppone la Giustizia Naturale); né la vita Cristiana (che presuppone virtù naturali); e così via. Infatti, se non esiste una Legge Naturale, ogni nozione di società Cristiana diventa impossibile, sia come società sia come Cristiana.

Obiezione: ogni buona legge è chiara e certa. Ma se la Legge Naturale richiede una così complessa elaborazione, essa non può essere chiara né certa. Quindi non è una buona legge.
Risposta: il fondamento della Legge Naturale – “Fai il bene, evita il male” – è chiaro e incrollabile. Tutto ciò che deriva da quel fondamento può non essere chiaro a noi esseri umani, e può essere scosso o contestato, ma è chiaro in sé, come quando, ad esempio, un buon giudice fa emergere la giustizia da un litigio confuso. La Legge Naturale ci è nota dall’interno per ragione e dall’esterno per rivelazione, come ad esempio la rivelazione dei Dieci Comandamenti a tutti gli uomini da parte di Mosè.


Nel terzo e ultimo capitolo della Parte V del suo libro, Madiran presenta le conseguenze spirituali della negazione della Legge Naturale prodotta dall’eresia del XX secolo. Il risultato nel singolo Cattolico è il suo allontanamento dalla vera comprensione sia della vita Cristiana sia di quanto sia lontana la sua vita da essa. Il Cattolico moderno non ha più consapevolezza dell’assoluta necessità della grazia soprannaturale per vivere una vita Cristiana. Egli presume che con le sole proprie forze possa condurre una vita dignitosa, anche se da quella vita i Comandamenti dal primo al quarto sono svaniti, il quinto e il settimo possono essere ancora validi, ma l’ottavo è indebolito e il sesto, il nono e il decimo sono per lo più dimenticati.
Tuttavia, attraverso un amore sentimentale verso il prossimo, disciplinato da nessuna legge oggettiva, il Cattolico moderno pensa di adempiere al comandamento di Cristo di amarsi gli uni gli altri come Cristo ha amato noi, e quindi è soddisfatto di se stesso. Ma a tale soddisfazione, dice Madiran, non c’è salvezza. Non c’è da stupirsi che un uomo del genere chieda “un cambiamento nel concetto stesso di salvezza portato da Cristo”. E così, siamo tornati al punto di partenza, alla prima delle sette Proposizioni attraverso le quali Madiran riassunse l’eresia del XX secolo.


Kyrie eleison.

                                                                                  


dicembre 2020

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