Eleison Comments DCCXXI

BEETHOVEN'S QUARTER MILLENNIUM

Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  8 maggio 2021

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla esemplare musica di Beethoven, nel suo anniversario.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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Di Dio, Beethoven aveva un profondo senso
Che fa la nobiltá della sua musica.



Il quarto di millennio di Beethoven


Da cosa dipende il potere di condizionamento del cinema sulle persone? Dipende dalla sensibilità della natura umana di cui anche i cattolici sono suscettibili; e la natura umana ha bisogno di musica, storie e immagini; e i film le combinano tutti e tre. Quindi, quando Hollywood è stata creata all’inizio del XX secolo, i nemici di Dio hanno immediatamente compreso, diversamente dagli amici di Dio, il potere e l’influenza che la cinematografia può esercitare sulle menti e sui cuori degli uomini, e se ne sono tempestivamente assicurati il controllo. In ogni caso, che almeno i genitori cattolici si rendano conto di quanto sia importante conoscere e controllare la musica che ascoltano i loro figli, e che bandiscano assolutamente dalla casa musica della giungla.

Tutto ciò premesso, i genitori cattolici devono proteggere i propri figli, e devono rendersi conto di quanto sia necessario controllare la musica che i propri bambini ascoltano, e bandire dalla casa la musica della giungla. Questo è un compito arduo, perché dal momento in cui i bambini mettono piede fuori casa, essi vengono risucchiati in una cultura malvagia e pervertiti dal branco di coetanei. I bambini devono essere in grado di stare in piedi da soli, e per questo i genitori devono essere i primi a dare il buon esempio ed evitare di ascoltare musica ribelle, immorale e corruttrice. Spesso il cavallo di Troia attraverso il quale il diavolo fa breccia nelle anime dei loro figli è la cattiva musica che li inizia alla corruzione.
Dall’utilizzo che la Madre Chiesa fa della musica sacra durante la Messa, i genitori cattolici dovrebbero immaginare l’uso che il diavolo può fare della musica a suo vantaggio, grazie soprattutto alla loro negligenza. La musica è un linguaggio unico dell’anima e ha un’influenza unica sulla vita delle persone.

Il 16 dicembre scorso è stato il 250° anniversario del compleanno di Ludwig van Beethoven, un evento che rievoca il valore e l’importanza della buona musica. Ora alcuni amanti della musica obietteranno che la sua musica è spesso troppo impetuosa, preferendogli compositori di epoche precedenti e più tranquille. E se così fosse, è cosa buona e giusta che tali genitori tramandino ai loro figli la propria cultura musicale. Ma il grande vantaggio di Beethoven è di essere vissuto (1770–1827) e conosciuto in età matura la Rivoluzione Francese (1789–1794), nell’infanzia l’Ancien Régime e il vecchio modo di vivere, e nei suoi ultimi anni la restaurazione successiva al Congresso di Vienna (1815), quando l’Europa tentò di domare le forze rivoluzionarie che erano state liberate.
Ma come nella musica di Beethoven, quelle forze furono domate a stento e, al contrario, hanno gradualmente e costantemente plasmato il nuovo mondo e la sensibilità degli uomini, così che innumerevoli giovani oggi non hanno più la sensibilità per la musica che ha preceduto Beethoven, mentre nel Maestro di Bonn possono percepire chiaramente i propri caotici impulsi.

Eppure la musica di Beethoven non è affatto solo, o principalmente, caotica. Il vecchio ordine è sempre stato fin dentro le sue ossa, lo aveva formato durante l’infanzia, e ha consentito alla sua potente mente musicale di modellare e controllare un infuocato coacervo di sentimenti, rendendo la sua passione architettonica, o architettura appassionata, indiscutibilmente unica.
In generale, i capolavori della sua maturità esprimono più sentimento di tutti i compositori più equilibrati che lo hanno preceduto, e più ordine di tutti i compositori più irrequieti che lo hanno succeduto. E così come si può dire che Shakespeare, a cavallo tra l’epoca medievale e quella moderna, debba la sua statura di artista mondiale alla sua personale combinazione di teologia medievale e psicologia moderna, così la grandezza di Beethoven può essere attribuita alla sua combinazione di una testa del XVIII secolo con un cuore del XIX secolo.

Ha scritto molti generi musicali, più precisamente, un’opera, due Messe, cinque concerti per pianoforte, nove sinfonie, 10 sonate per violino, 17 quartetti d’archi e 32 sonate per pianoforte. Ma le più popolari e conosciute di tutte sono, senza dubbio, le nove sinfonie, dove l’orchestra completa e la libertà d’invenzione hanno dato al suo genio il massimo sfogo.
A un orecchio sconosciuto le sinfonie possono suonare tutte allo stesso modo, ma più le si conoscono, più diventa difficile dire quali si assomigliano di più, tanto sono diverse. Le parole scritte non possono rivelare quello che la musica esprime, possono solo tentare di descriverlo, cosa che delle sinfonie proveremo a fare in un altro numero di questi “Commenti”. Non si deve permettere che la cultura, senza rivali, dei maschi bianchi europei muoia! Essa porta con se Dio.

Kyrie eleison.

                                                                                  


maggio 2021

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