Eleison Comments DCCXXIV

PAUL AULAGNIER, R.I.P.

Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  29 maggio 2021

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo aila figura del defunto Don Paul Aulagnier.

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Grazie a Padre Paul oggi godiamo della nostra Fede
Preghiamo tutti per il suo eterno riposo.



Paul Aulagnier, R.I.P.


Tre settimane fa è morto in Francia un ex sacerdote della Fraternità verso il quale abbiamo tutti un immenso debito, perché per molti anni fu un validissimo collaboratore dell’Arcivescovo Lefebvre che aiutò nella fondazione e costruzione della Fraternità San Pio X.
Penso che don Paul Aulagnier (1943–2021) non fu mai così felice come in quegli anni, perché la dottrina dell’Arcivescovo era così fedele e la sua guida così umana, che don Aulagnier perseverò nella sua missione di tramandare l’insegnamento Cattolico Apostolico senza difficoltà anche dopo la morte dell’Arcivescovo nel 1991. In effetti don Aulagnier si separò dalla Fraternità nel 2003, e da allora in poi continuò a servire la Tradizione Cattolica seppur sicuramente gli mancasse il suo venerato e amato Arcivescovo.


La vocazione di don Aulagnier è iniziata nel prestigioso Seminario francese a Roma proprio quando la Città Santa fu scossa nel profondo all’indomani del disastroso Concilio Vaticano II. Diversi seminaristi fuggirono per rifugiarsi nel Seminario Cattolico che l’Arcivescovo stava cercando di mettere insieme, con grande difficoltà e ostilità dei nemici, a Friburgo, in Svizzera, tant’è che dopo un anno l’Arcivescovo quasi si arrese.
È qui che i seminaristi Aulagnier e Tissier sono assieme entrati nella storia della Chiesa persuadendo l’Arcivescovo a perseverare. Da quel momento arrivarono molte più vocazioni e il Seminario fiorì, permettendo all’Arcivescovo di compiere quella missione che dall’Alto gli era stata affidata: preservare nella Tradizione Cattolica in attesa di tempi migliori.
La Vera dottrina, la Messa, i sacramenti e il sacerdozio dove sarebbero oggi se non ci fosse stato Écône? Ecco il debito maggiore che dobbiamo a don Aulagnier e al Vescovo Tissier.

Giunto dall’Arcivescovo nel 1969, è stato da lui ordinato sacerdote nel 1971, ed è diventato il suo braccio destro come Primo Assistente della Fraternità dal 1973 al 1982, e Superiore del Distretto della Francia dal 1976 al 1994, 18 anni durante i quali ha viaggiato costantemente in tutta la Francia per costruire con l’Arcivescovo la rete di priorati, scuole, conventi e altre opere, che sono state alla base della presenza e dell’influenza della Fraternità in Francia fino ad oggi. Qui visse il suo periodo più felice e fruttuoso, portando buon senso e buon umore a tutte le anime che incontrava.

E un anno prima di essere ordinato sacerdote, fu lui che nel 1970 incoraggiò l’Arcivescovo a fondare sia il Seminario sacerdotale a Écône, sia la Fraternità, per inquadrare l’apostolato dei futuri sacerdoti che non avrebbero tollerato di aggiornarsi all’interno della Chiesa ufficiale, che da quel momento in poi divenne appannaggio della religione Conciliare. Ed è così che è andata a finire.

Nel 1976, quando l’Arcivescovo era alla vigilia della storica ordinazione del primo importante gruppo di nuovi sacerdoti di Écône, fu alla porta di don Aulagnier che Mons. Lefebvre bussò, in un attimo di esitazione, per chiedere consiglio prima di intraprendere finalmente quell’azione decisiva, e fu don Aulagnier a incoraggiarlo e allontanargli qualsiasi esitazione. Ancora una volta, dove sarebbero stati oggi il sacerdozio e la Chiesa se uno di loro avesse vacillato?

E alla fine del Maggio del 1988, quando l’Arcivescovo riunì nel mezzo della Francia un gran numero dei principali difensori della Tradizione Cattolica, sacerdoti e suore, per deliberare sulla decisione di consacrare nel mese successivo dei vescovi per la Tradizione, senza il permesso ufficiale di Roma, le suore erano valorose come degli uomini (sic), ma quasi tutti i sacerdoti consigliavano di ritardare, tranne don Aulagnier, che diceva: “la filosofia e la teologia di Roma non sono più Cattoliche . . . temo l’accordo che ci stanno offrendo . . . . Temo l’astuzia romana . . . . Rischiamo di essere divorati dalla Roma modernista”.
Allora aveva ragione. Oggi ha ancora ragione.

Caro don Aulagnier, un immenso grazie! Che tu possa riposare in pace e che la tua sia una grande ricompensa!


Kyrie eleison.

                                                                                  


maggio 2021

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