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MARXISM = RELIGION Commenti settimanali di di S. Ecc. Mons. Richard Williamson Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X 23 aprile 2022
Il vero cuore di Marx è il disprezzo di Dio La scorsa settimana, nel tentativo di spiegare come le parole “razzista” e “razzismo” siano recentemente diventate ambigue e viziose, quasi quanto le parole “antisemita” e “antisemitismo”, questi “Commenti” hanno presentato un argomento per mostrare come il marxismo potrebbe essere ribattezzato “Marxianità”, perché concepito come surrogato del Cristianesimo. Se quindi l’antirazzismo di oggi è semplicemente una replica del marxismo, ciò spiegherebbe perché il “razzismo” ispira un orrore quasi religioso tale per cui i liberali hanno quasi bandito una crociata per eliminarlo. Crociata? Sì, perché i liberali sono in guerra per sostituire l’ordine di Dio nell’universo con l’ordine dell’uomo: Dio con l’uomo. I Papi del XIX secolo insegnarono che era il culto della falsa libertà, il liberalismo, ad aprire la strada al Marxismo. In che modo l’autore e critico culturale americano presentato la scorsa settimana, James Lindsay, dimostra che l’antirazzismo è semplicemente una replica del Comunismo Marxista? (vedi https://www.theepochtimes.com/james-lindsay-the-roots-of-the-new-race- based-marxism-gripping-the-west-part-1_4285075.html). La base del Marxismo è il materialismo ateo, in altre parole Dio non esiste e l’uomo deve prendere il Suo posto che aveva nel Cristianesimo. La religione è semplicemente “l’oppio dei popoli”. Il peccato responsabile di tante miserie nella società non è più il peccato originale di Adamo ed Eva, ma la proprietà privata che instaura una divisione del lavoro che crea disuguaglianza tra gli uomini attraverso rapporti sociali di dominio, sfruttamento e alienazione. Perciò il Comunismo condurrà al paradiso, ma in terra e non in paradiso, abolendo la proprietà privata e ripristinando l’uguaglianza tra tutti gli uomini. “Lavoratori del mondo, unitevi” – e insieme aboliremo le diverse classi di uomini. Da qui la guerra di classe che deriva dal Comunismo. Ora, nel XIX secolo, questa lettura della società aveva in realtà una certa giustificazione nella sperequazione tra capitale e lavoro, oltre che per lo sfruttamento dei lavoratori da parte di capitalisti che cercavano solo profitti. Ma i Papi, in particolare Leone XIII nella sua Enciclica Rerum Novarum del 1891, fecero capire ai capitalisti che era nel loro stesso interesse occuparsi degli operai, e tali consigli più saggi prevalsero. L’imborghesimento della classe operaia in Occidente però, ebbe come risultato che la Rivoluzione non poté più fare affidamento sui lavoratori arricchitisi. Tuttavia, il benessere dei lavoratori non era mai stato il vero scopo del Comunismo, ma semplicemente un mezzo per rovesciare ciò che restava dell’ordine Cristiano, per far posto al trionfo dell’ordine dell’uomo. Bisognava trovare una nuova leva. Il ricercatore fu il filosofo tedesco-americano Herbert Marcuse (1898–1979), il Marxista più influente del XX secolo, che aveva nelle ossa lo stesso istinto rivoluzionario anticristiano di Karl Marx, nipote di un rabbino. Marcuse si sentiva tradito dalla classe operaia che si stava dissolvendo nella classe media. E dove poté trovare una nuova disuguaglianza, caratterizzata da un profondo senso di ingiustizia, e che potesse rinfocolare il fuoco rivoluzionario per distruggere e rovesciare l’attuale ordine sociale e aprire la strada al Nuovo Ordine Mondiale? Proprio nella razza, e si rivolse a quella che lui stesso chiamava la “popolazione del ghetto”, sotto la guida degli studenti, spiritualmente avviliti dal materialismo delle loro “Università” occidentali e quindi famelici di una nuova religione, un Nuovo Ordine Mondiale: il Comunismo. Da qui il Marxismo identitario, la politica dell’identità, la mobilitazione degli studenti bianchi di sinistra, la “Black Lives Matter” per distruggere le città degli uomini bianchi, anche per mezzo del loro senso di colpa. Da qui il disprezzo per tutti coloro che, ora di destra, avrebbero tradito il Comunismo, da qui il politically correct e la sacralizzazione di una censura che proibisca il pensiero di destra. Da qui l’odierna “cultura della cancellazione”, perché la tolleranza democratica non può più essere concessa a chi resiste alla sinistra, perché tale resistenza non ha diritto di esistere. E così via, e così via. Ecco le radici del Nuovo Mondo di oggi! Kyrie eleison. (torna
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aprile 2022 |