Eleison Comments DCCLXXII

RACISM SO-CALLED


Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  7 maggio 2022

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla necessità di abbandonare il materialismo e di tornare a Dio.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it



“Le vite dei negri contano” – certo,
ma solo il Paradiso soddisferà ciò che ora li fa arrabbiare.

Il cosiddetto razzismo

Supponiamo, secondo quanto sostenuto nei due numeri precedenti di questi “Commenti” (23 e 30 aprile), che il “razzismo” oggi abbia assunto un’importanza tale da violare ogni buon senso, perché il Marxismo è una religione sostitutiva, e la lotta contro il “razzismo” è una semplice una replica del marxismo. Ma tale “semplice replica” si comporta per le strade come una vera e propria crociata, come nel caso dei “Black Lives Matter” (le vite dei negri contano).
Perché i Comunisti esaltati si comportano sempre come dei crociati? Si tratta infatti di una questione religiosa che merita la nostra attenzione (solo le anime con un certo senso del vero Dio possono comprendere correttamente il nostro empio mondo moderno).

L’uomo è una creatura spirituale. I due ranghi di esseri superiori a lui, Dio Onnipotente e gli angeli, sono puramente spirituali; i tre ordini di esseri inferiori a lui, animale, vegetale e minerale, sono puramente materiali; solo l’uomo è spirituale per la sua anima e materiale per il suo corpo. Essendo spirituale per la sua anima, lui solo tra tutti gli animali viventi ha intelligenza e ragione e, per la sua ragione, il libero arbitrio. Se non fosse per il suo intelletto, l’uomo non potrebbe dominare tutti gli altri animali, così come Dio gli ha detto (Genesi, I 26), e non sarebbe sopravvissuto ai molteplici animali più feroci e forti di lui.

Ma la base stessa del Marxismo e del Comunismo è il materialismo ateo, cioè la negazione che esista qualcosa come Dio, o spirito al di sopra della materia, o il libero arbitrio. Si veda il primissimo degli errori della nostra epoca materialistica, così come insegnato da Pio IX nel suo “Sillabo degli errori” del 1864, in cui condanna 80 errori moderni.

Poiché «è Dio che ci ha fatti, e non noi stessi» (Sal 99, 3), allora SIAMO creature spirituali, che ci piaccia o no, provenienti da Dio e destinate a tornare a Lui, con le nostre anime spirituali ed immortali, le sole capaci, mediante il retto uso del nostro libero arbitrio spirituale, mentre sono unite ai nostri corpi materiali quaggiù sulla terra, di godere del Suo Cielo spirituale lassù in eterno. Quindi la vera dignità dell’uomo non sta tanto nel mero possesso del libero arbitrio, quanto nel suo corretto utilizzo. Ma l’orgoglio gli fa rifiutare il suo destino spirituale in Cielo dove dovrà essere al di sotto di Dio, ed è per questo che finge di essere un essere puramente materiale, per non dover obbedire a nessuno dei Dieci Comandamenti di Dio.

Tuttavia, nessun uomo che sia mai vissuto ha disegnato la propria natura umana (Sal 99, 3), ed è per questo che anche quando si finge puramente materiale, rimane spirituale, con un istinto, dato da Dio, di come sarà la vita in Cielo, senza matrimonio (Mc XII, 25) o razza (Gal III, 28) o qualsiasi altra forma di disuguaglianza dannosa, ma «Cristo sarà tutto in tutti » (Col III, 11), e abbandonate tutte le disuguaglianze dannose della vita terrena, nell’infinita gloria divina tutti gli esseri umani benedetti di Dio vivranno nella Sua perfetta armonia.

Ma qui sorge un problema insolubile per gli uomini senza Dio, come siamo oggi. Voltiamo le spalle a Dio, ma non possiamo fare a meno di desiderare quella libertà, uguaglianza, fraternità e immortalità che da Lui sono inscritte nella natura spirituale delle nostre anime. Quindi dobbiamo costringere nell’arco delle nostre brevi vite mortali, la soddisfazione dei nostri desideri immortali che, però, possono essere realizzati solo nella Sua vita eterna. Ma è come se si volesse versare tutto un litro di liquido in uncontenitore da mezzolitro. Semplicemente non è possibile.
Nel mondo moderno moltissimi uomini perseguono la soddisfazione con mezzi che non possono assolutamente soddisfarli. «Ci hai fatti per Te, o Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non trova in Te il suo riposo» (Sant’Agostino).

C’è stato un tempo in cui i datori di lavoro dicevano che “Ebrei, negri e donne non hanno bisogno di cercare lavoro”. Gli Ebrei possono risentirsi del fatto che i bianchi abbiano guidato il mondo. I negri possono risentirsi del fatto che molte persone li guardino dall’alto in basso. Le donne possono risentirsi del fatto che l’uomo sia il capofamiglia.
E di chi è la colpa? Principalmente dei bianchi, a cui fu affidato da Dio il compito di insegnare agli Ebrei il Nuovo Testamento; ai negri la loro dignità davanti a Dio; alle donne il loro vero ruolo nella famiglia. Ma abbandonando Dio, i bianchi giudaizzano se stessi, vedono i negri distruggere le loro città senza Dio, e si femminizzano.
La vera soluzione a questi problemi e a innumerevoli altri è chiara: gli stessi bianchi devono tornare a Dio.

Kyrie eleison.


                                                                                  


maggio 2022

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