Eleison Comments DCCLXXVII

RERUM NOVARUM - I


Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  4 giugno 2022

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla difesa della proprietà privata, insegnata dalla Chiesa cattolica.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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Gli uomini affamati di potere vogliono che regni il socialismo.
Allo stesso modo i globalisti vogliono la sofferenza universale.


Rerum Novarum - I

Non aveva detto una volta Karl Marx che il Comunismo si può riassumere in una semplice frase: “l’abolizione della proprietà privata”? E non è stato l’oligarca Globalista, Klaus Schwab, ad affermare e a promettere recentemente a tutte le anime che sotto il Globalismo “non possiederanno nulla ma saranno completamente felici”? E questo non significa che il Globalismo sarà essenzialmente un’attuazione del Comunismo? Ma perché quest'odio per la proprietà privata?
Perché queste anime senza Dio vogliono porre fine a qualsiasi società umana che ancora crede o rispetta il Dio dei Dieci Comandamenti: Settimo, non rubare, Decimo, non desidererai nemmeno rubare. Due interi Comandamenti su dieci, per stabilire il principio della proprietà privata tra gli uomini.
La guerra moderna alla proprietà privata è, tra le altre cose, la guerra dell’uomo moderno a Dio.

Difendendo gli interessi di Dio Onnipotente, la Chiesa cattolica difende la proprietà privata da tutti i socialisti, i comunisti, i globalisti e da altri nemici della società umana che vogliono distruggerla.
Un notevole difensore della proprietà privata fu Papa Leone XIII (1878–1903) autore della famosa Enciclica Rerum Novarum [RN] del 1891. Visto che i globalisti senza Dio stanno minacciando proprio ora con il loro “Reset” il rovesciamento di tutta la società umana, vediamo come questo Papa difese il principio della proprietà privata.

Egli afferma (RN 8) che la proprietà privata è un diritto naturale dell’uomo, che abolirla è ingiusto e danneggia tanto i lavoratori quanto i proprietari, tanto gli Stati quanto i governi. Questo perché solo l’uomo tra gli animali è un essere razionale. E se tutti gli animali devono nutrirsi, al sostentamento e al futuro degli animali ci pensa Dio, mentre agli uomini Egli dà una mente che consente loro di pensare al proprio futuro. Ciò significa che mentre gli animali  useranno semplicemente le cose, l’uomo oltre ad usarle ne avrà anche il possesso. Ma solo la terra può provvedere ai suoi ricorrenti bisogni futuri. Perciò l’uomo è per natura tale da prendere in suo possesso la terra, in altre parole ha un diritto naturale alla proprietà.

All’obiezione che lo Stato può provvedere a tutti gli uomini, Leone XIII replica (RN 10) con un altro principio chiave, per cui l’individuo precede lo Stato (affinché uno Stato esista, gli individui già esistenti devono unirsi). E all’obiezione secondo cui Dio dona la terra all’uomo in comune, cioè dona tutta la terra a tutta l’umanità (RN 11), e non solo a questo o quel proprietario vero e proprio, Leone XIII risponde che mentre è vero che Dio offre la terra per servire tutti ed essere posseduta da chiunque, tuttavia ogni sua parte particolare deve essere posseduta da qualcuno. Altrimenti la lotta sarà senza fine, tanto che, come ben comprende Klaus Schwab, lo Stato dovrà intervenire per esercitare il controllo assoluto.

Inoltre (RN 12), un uomo è decisamente più motivato a lavorare su ciò che è di sua proprietà, e il sudore della sua fronte si riversa e delimita la sua proprietà, così che privarlo della proprietà gli sottrae le motivazioni per lavorarci e lo defrauda del frutto delle sue fatiche. L’uomo si attacca naturalmente alla sua terra. Il Socialismo e il Globalismo lo sradicano entrambi per controllarlo meglio.

Il diritto naturale dell’individuo alla proprietà è ulteriormente rafforzato dai suoi obblighi familiari naturali (RN 19). Come la paternità è un diritto naturale che attiene all’individuo come capofamiglia, così la famiglia ha facoltà di estendere il diritto di proprietà, ad esempio per sfamare l’intera famiglia nel presente, o come lascito ai figli per il loro futuro. Né lo Stato può o dovrebbe provvedere (tranne in caso di particolare disagio delle famiglie), perché i bambini entrano in una società o in uno Stato solo attraverso la famiglia, e quindi la famiglia  ha diritti e doveri prioritari rispetto a quelli dello Stato.

Il saggio Papa conclude (RN 12) che il Socialismo devasterà la società con tumulti, invidia, povertà, miseria universale e schiavitù.
La prossima settimana vedremo cosa dice Leone XIII che lo Stato deve fare.

Kyrie eleison.


                                                                                  


giugno 2022

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