Eleison Comments DCCXCVIII

79 SEMINARIANS – I


Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  29 ottobre 2022

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo all'ingresso di 79 nuovi seminaristi nei seminari della Fraternità San Pio X - Parte prima.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it



Dio benedica i giovani uomini che oggi cercano la volontà di Dio.
Ma i loro superiori gliela insegneranno? Dobbiamo pregare.


79 seminaristi - I

Una buona notizia per quella che può essere chiamata la NeoFraternità San Pio X è che quest’anno, nei suoi quattro seminari maggiori, ha accolto il numero record di 79 giovani che si sono adoperati per provare la loro vocazione al tradizionale sacerdozio Cattolico: 21 a Flavigny (Francia); 21 a Zaitzkofen (Germania); 28 a Dillwyn (USA) e 9 a La Reja (Argentina).
Nell’odierno mondo antitradizionale questa è indiscutibilmente un’impresa ammirevole e, sebbene alcuni di questi partecipanti forse non persevereranno fino al sacerdozio, tuttavia c’è una seria speranza che molti di loro siano in grado di fornire i sacramenti cattolici entro sei anni.

Al contrario, l’unico seminario classico di quello che può essere chiamato il movimento della “Resistenza”, a Morannes in Francia, ha solo uno o due giovani che entrano quest’anno per provare la loro vocazione.
Almeno un lettore di questi “Commenti” si domanderà se la “Resistenza”, dal momento in cui è iniziata, non avrebbe fatto meglio a strutturarsi con una Congregazione e un seminario organizzati, come nella Fraternità di Mons. Lefebvre, per raccogliere e radunare i rifugiati e dissidenti della originale FSSPX, e per non lasciarli cadere nel solipsismo.
Lo stesso lettore ammetterà che la missione dell’attuale NeoFraternità non rispecchia più quella originale dell’Arcivescovo, ma che questo declino della NeoFraternità si possa attribuire non tanto alla buona organisazione della NeoFraternità quanto alla sua mancanza di buoni capi, tale per cui se la “Resistenza” non avesse avuto la tendenza a rinunciare alla struttura, avrebbe ottenuto risultati migliori di uno o due rispetto a 79.

La questione è seria, ed esiste dall’inizio della “Resistenza”, perché Nostro Signore ha istituito la Chiesa Cattolica come la monarchia di un Papa (Pietro), con degli Apostoli (vescovi), dei Discepoli (sacerdoti) e dei laici organizzati gerarchicamente sotto lui; e ognuno dei membri di questa gerarchia ha uno o più legittimi Superiori fino al Papa, il quale risponde solo a Dio in merito a come avrà governato tutti i Cattolici sotto di lui.
Questa struttura è già chiara nel Nuovo Testamento fin dall’inizio della Chiesa e dipende dall’obbedienza di tutti i Cattolici ai rispettivi Superiori affinché la Chiesa resti unita e salvi le anime per l’eternità, mantenendo intatta la verità e la morale cattolica.
Inoltre, con la Sua atroce morte sulla croce, nostro Signore diede ai cattolici il sublime esempio dell’obbedienza richiesta ai Suoi discepoli per l’adempimento della volontà del loro Padre in Cielo. Dunque, struttura e obbedienza per essere cattolici!

Tuttavia, tanto l’obbedienza quanto la struttura della Chiesa non sono fine a se stesse. Il loro fine o scopo finale è la salvezza delle anime per la gloria di Dio; l’ultimo Canone del Codice di Diritto Canonico della Chiesa afferma che «la legge suprema è la salvezza delle anime».
Ma le anime non possono essere salvate se non piacciono a Dio, e non possono piacere a Dio se non hanno la fede (Ebrei XI, 6). Pertanto lo scopo primario dell’Autorità della Chiesa è proteggere la verità cattolica dalle mistificazioni causate dal peccato originale e dai peccati personali degli uomini.
In altre parole, la verità cattolica è lo scopo e la sostanza dell’autorità cattolica, e non il contrario. Così nella Sua Passione, Nostro Signore dice a Pietro che Satana lo avrebbe messo alla prova, ma che Nostro Signore avrebbe pregato perché la sua “fede non venisse meno”, e che quando Pietro si fosse ravveduto (dal suo triplice rinnegamento della Verità), dopo dovrebbe usare la sua autorità per “confermare i suoi fratelli”, cioè gli altri Apostoli.
La Verità è la base dell’autorità di Pietro (Lc. XXII, 31).

Ma il cuore e l’anima dell’attuale crisi della Chiesa, senza precedenti in tutta la sua bimillenaria storia, è che il Vaticano II (dal 1962 al 1965) ha separato l’Autorità Cattolica dalla Verità Cattolica. Da quel momento, i sei Papi che si sono succeduti e la gerarchia cattolica hanno abbandonato la Tradizione cattolica, costringendo tutti i cattolici che credono non solo nella Verità ma anche nell’Autorità a diventare più o meno schizofrenici.
Se Mons. Lefebvre non avesse tracciato la strada del ritorno alla Tradizione, cioè alla Verità, non ci sarebbero mai state queste 79 vocazioni.
Ma nella NeoFraternità verrà loro ancora insegnata la sua più grande lezione?

Si leggano i “Commenti” della prossima settimana.


Kyrie eleison.




                                                                                  


ottobre 2022

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