Eleison Comments DCCXCIX

79 SEMINARIANS – II


Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  5 novembre 2022

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo all'ingresso di 79 nuovi seminaristi nei seminari della Fraternità San Pio X - Parte seconda.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it



Come possono i “buoni” ecclesiastici cattolici sbagliare così tanto?
L’influenza della modernizzazione è troppo forte.


79 seminaristi - II

Nei “Commenti” della scorsa settimana è stata riportata la notizia del numero record di adesioni al nuovo anno scolastico nei quattro seminari maggiori della “Fraternità San Pio X”, pari a 79 giovani che proveranno la loro vocazione al sacerdozio cattolico tradizionale.
Questa dovrebbe essere una buona notizia per tutta la Chiesa Cattolica, perché ogni sacerdote tradizionale ordinato sarà una fonte di sacramenti tradizionali a beneficio di tutte le anime cattoliche. Ma in realtà potrebbe non essere una buona notizia, per due motivi in particolare, per entrambi i quali occorre pregare, di cui uno è stato già menzionato la scorsa settimana.

Il secondo motivo ha bisogno di poche spiegazioni, ma è molto reale: l’elettronica.
Quando padre Franz Schmidberger fu Superiore Generale della FSSPX dal 1982 al 1994, una volta un laico gli preconizzò come l’elettronica avrebbe rovinato i suoi sacerdoti. Si riferiva ovviamente alla palude di tentazioni contro la santa purezza resa così facilmente disponibile dalla televisione e da Internet, e questo già avveniva anche prima della commercializzazione dello smartphone, avvenuta qualche anno dopo.
In effetti non sta diventando quasi sovrumano per un giovane, nato e cresciuto ben dopo l’invenzione di tali apparecchi, tenersi alla larga dalla loro seduzione?
Naturalmente Dio e Sua Madre possono condurre un ragazzo o una ragazza attraverso un labirinto di fogne e portarli fuori odorando di rose, ma considerando il rispetto che Dio ha per il libero arbitrio di cui ha dotato ciascuno di loro, possiamo ragionevolmente supporre che tali i casi saranno l’eccezione piuttosto che la regola.
in tal caso, quanti dei 79 giovani non incontreranno quell’ostacolo nel loro cammino verso il sacerdozio? Ogni singolo fedele sacerdote cattolico è un grande dono di Dio.
Dobbiamo pregare per tutte le 79 vocazioni . . .

Quanto al primo motivo esposto nei “Commenti” della scorsa settimana, è meno ovvio perché non riguarda la purezza fisica ma, ancor più grave, la purezza spirituale della fede.
Un lettore aveva suggerito che, oggi, il cosiddetto movimento cattolico della “Resistenza” avrebbe potuto avere più successo nell’attirare vocazioni (come i 79) se fosse stata adeguatamente strutturato, come sono normalmente le comunità cattoliche e come sono i quattro seminari maggiori della “FSSPX”.
La scorsa settimana questi “Commenti” hanno risposto che oggi, in modo anomalo, l’enfasi sulla struttura rischia di distrarre da ciò che è più importante, ovvero la fede Cattolica, e che ciò possa stare già accadendo nei quattro seminari citati.
Ecco i due punti, di cui il secondo verrà approfondito nei “Commenti” della prossima settimana.

Quanto al primo punto, la scorsa settimana è stato affermato che l’essenza della crisi odierna della Chiesa consiste nella scissione tra Autorità Cattolica e Verità Cattolica, scaturita dal Vaticano II, quando le più alte autorità della Chiesa, riunite in Concilio, hanno ufficialmente abbandonato la Tradizione della Chiesa per modernizzarla.
Ciò significava che da quel momento in poi i cattolici dovevano scegliere: o aggrapparsi all’Autorità “obbedendo” ai modernisti e abbandonare la Tradizione, oppure aggrapparsi alla Verità e sfidare più o meno le apparenti “autorità” umane della Chiesa. Oppure, ancora, scegliere una qualsiasi delle molteplici possibili combinazioni di parte di Verità e parte di Autorità.

Quanto a Mons. Lefebvre, la sua scelta è stata quanto più possibile rispettosa dell’Autorità romana e quanto più coerente alla fedeltà verso la Tradizione (perché la Verità Cattolica può essere solo conforme alla Tradizione).
Ma quando nel 1988 le autorità romane lo hanno messo al muro a causa della sua incondizionata fedeltà alla Tradizione, allora per lui la dottrina (Verità) ha inevitabilmente avuto la precedenza sulla diplomazia (verso l’Autorità, definitivamente priva della verità).
E così sfidò i Romani consacrando quattro vescovi nell’ “Operazione Sopravvivenza”, invece di “obbedire” all’Autorità priva della Verità, che sarebbe stata l’ “Operazione Suicidio”.
L’ “Operazione Sopravvivenza” assicurò alla sua Fraternità oltre due decenni di primato della dottrina (Verità), ma poi i suoi successori, sforzandosi di ottenere l’approvazione ufficiale da parte dell’“autorità”, trasformarono la Fraternità nella NeoFraternità, preferendo l’Autorità (il riconoscimento di Roma) alla Verità (la difesa della Fede). Stavano rinunciando al cuore e all’anima di Monsignore, alla sua eroica difesa di quella Verità che è il cuore e l’anima della Chiesa. La loro NeoFraternità certamente potrebbe essere più popolare e più confortevole, ma non sarebbe più roba da martiri.

Kyrie eleison.




                                                                                  


novembre 2022

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