Eleison Comments DCCCVII

STRENGTHENING TRADITION


Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  31 dicembre 2022

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla consacrazione di un nuovo vescovo per la Tradizione.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it



La “Roma” di oggi non si prenderà cura del suo gregge?
Dobbiamo avere pastori che custodiscano la vera Fede.

(Con le scuse per l’apparizione tardiva di questo speciale EC)


La Tradizione si rafforza

All’inizio del Nuovo Anno, nell’“Isola di Smeraldo” [Irlanda], un altro sacerdote dovrebbe essere ordinato alla Tradizione Cattolica, da un vescovo che è noto in quel paese come sacerdote ma non come vescovo. Questo perché è stato consacrato in privato quasi due anni fa, nel gennaio del 2021, quando la falsa crisi del Covid, con tutte le sue restrizioni di viaggio, era in pieno svolgimento. Sembrava allora che l’Irlanda potesse essere completamente tagliata fuori dall’Inghilterra per un tempo indefinito, e allora cosa avrebbe continuato a proteggere i Cattolici della “Terra dei Santi e Dotti”, che tutt’oggi comprendono i pericoli per la loro Fede siano e nella Neochiesa e nella Neofraternità San Pio X?
Questi Cattolici possono non essere numerosi, ma, per la loro rara comprensione dell’immutabile Fede Cattolica, hanno per il futuro della Chiesa un’importanza rara.
La preziosa consacrazione sarebbe potuta rimanere privata più a lungo se le circostanze non fossero diventate sempre più ostili alla Tradizione Cattolica.

Ora, come i vescovi cattolici, per il potere dei loro Ordini sacramentali che consente loro di ordinare sacerdoti e consacrare vescovi, sono essenziali per la sopravvivenza della Chiesa, così i vescovi Tradizionali sono stati essenziali per la sopravvivenza della Tradizione Cattolica. Quando nel 1988 Monsignor Lefebvre consacrò quattro vescovi senza l'esplicito permesso dei vertici ufficiali della Chiesa a Roma, nessuno pensi che egli stesse semplicemente sfidando quei vertici, perché in realtà essi avevano dato il permesso che in linea di principio almeno un vescovo fosse consacrato. Ma quando si trattò di fissare una data per quell’unica consacrazione, il cardinale Ratzinger procrastinò così a lungo la decisione di indicare una data, che Monsignore ebbe la dimostrazione che non avrebbe mai potuto usare, in pratica, il permesso concessogli in linea di principio dall’Autorità della Chiesa. Questo fu il momento decisivo in cui Monsignore comprese che la Verità cattolica non sarebbe mai stata difesa adeguatamente dai modernisti che governavano a “Roma”, e così procedette con la consacrazione di quattro dei suoi sacerdoti come vescovi, e diede inizio all'“Operazione Sopravvivenza”, come la chiamò, cioè alla sopravvivenza della Tradizione cattolica.

All’epoca, molti credenti cattolici non capirono la sua azione e la condannarono aspramente. Ma oggi, dopo la Pachamama, dopo Traditionis Custodes che pretende di abolire il rito apostolico della Messa, e dopo una miriade di altre eresie provenienti dal vertice della Neochiesa, molti di quegli stessi Cattolici ammettono che è in gran parte grazie a quelle consacrazioni del 1988 che la vera Chiesa è sopravvissuta.
Durante la crisi senza precedenti della Chiesa provocata dalla scissione dell’Autorità cattolica dalla Verità cattolica prodotta dal concilio Vaticano II (1962–1965), Monsignor Lefebvre non ha mai disprezzato o sfidato la vera Autorità della Chiesa, ma si è limitato ad anteporre la Verità della Tradizione all’Autorità incarnata dai neomodernisti. E così facendo Monsignore ha garantito ad un numero sempre maggiore di cattolici la possibilità di continuare ad affidarsi alla Tradizione. Le anime oneste non possono che riconoscere l’incommensurabile debito di Madre Chiesa nei confronti di Monsignore.

Ora, all’inizio degli anni venti del XXI secolo, Dio Onnipotente non ha ancora ritenuto opportuno riunire la Verità e l’Autorità cattoliche, cosicché i neomodernisti hanno ancora il controllo di “Roma” e la Fede deve essere sostenuta nonostante “Roma”. Pertanto, la missione che ha iniziato Monsignore, anteponendo la Verità all’Autorità, deve continuare.
Ma anche se la Verità cattolica deve essere preferita in ultima istanza all’Autorità, tuttavia di quella Autorità, che è stata istituita da Nostro Signore a difesa della Fede, la Verità ne ha bisogno in un mondo decaduto, per essere protetta, così che senza quell’Autorità, la Verità ha gravi difficoltà.
Per esempio, i successori di Monsignore, dopo la sua morte, hanno avuto tali problemi nel governare la Fraternità in disputa coi Romani, che hanno cambiato i connotati della Fraternità di Monsignore trasformandola in quella che oggi viene denominata Neofraternità.
E come, dopo il concilio Vaticano II, la massa dei cattolici sono stati traghettati, inconsapevolmente, dai propri leader verso la Neochiesa “aggiornata”, così la massa dei seguaci della Fraternità è stata, inconsapevolmente traghettata dai successori dell’Arcivescovo verso la versione “aggiornata” detta Neofraternità, con l’approvazione dei neomodernisti di “Roma”.

Pertanto, come nel 1988, e ancor più oggi, per la sopravvivenza della Tradizione cattolica, si rende necessaria la consacrazione di vescovi senza l'approvazione dell’Autorità Romana, a baluardo e difesa della Fede come fu sempre nelle intenzioni di Monsignore.
Ecco perché è stata necessaria la consacrazione vescovile, in forma privata, di don Giacomo Ballini, qui in Inghilterra, il 14 gennaio 2021. L’attuale crisi del Covid ha mostrato con quanto coraggio egli si prenda cura della Messa e della Fede di sempre.

Kyrie eleison.




                                                                                  


gennaio 2023

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