Eleison Comments DCCCXV

INVIGORATING VIGANO


Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  25 febbraio 2023

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alla  posizione assunta da Mons. Carlo Maria Viganò.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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Finalmente un alto uomo di Chiesa che parla con chiarezza,
ed è per questo che amiamo Mons. Viganò.


Viganò rincara la dose

In un nuovo durissimo appello del 21 gennaio, Mons. Viganò, in nome del vero Dio, della vera Chiesa e della vera Messa, castiga la Neochiesa del Vaticano II e la sua “Messa” contraffatta. Ecco un breve riassunto del lungo testo originale, pubblicato sul sito di Aldo Maria Valli e su Una Vox.

Il Vaticano II, non essendo un Concilio dogmatico, non ha inteso definire alcuna verità dottrinale, limitandosi a ribadire indirettamente – e in forma peraltro spesso equivoca – dottrine precedentemente definite in modo chiaro e inequivocabile dall’autorità infallibile del Magistero. Esso è stato indebitamente e forzatamente considerato come “il” Concilio, il “superdogma” della nuova “chiesa conciliare”, al punto da definirla in relazione a quell’evento.

Nella storia della Chiesa, sino al Vaticano II, non è mai accaduto che un Concilio pastorale potesse avere più autorità dei venti Concili dogmatici che lo hanno preceduto. Eppure è accaduto, nel silenzio della maggioranza dell’episcopato e con l’approvazione di ben cinque Romani Pontefici, da Giovanni XXIII a Benedetto XVI. E In questi cinquant’anni di rivoluzione permanente nessuno di questi Papi ha mai messo in discussione il “magistero” del Vaticano II, né ha osato tantomeno condannarne le tesi ereticali o precisarne quelle equivoche.

Al contrario, tutti i Papi da Paolo VI in poi hanno fatto del Vaticano II e della sua attuazione il fulcro programmatico del loro pontificato, subordinando e vincolando la propria autorità apostolica ai diktat conciliari. Il loro “magistero” inizia con il Vaticano II e lì si esaurisce, e i Papi che si succedono proclamano santi i loro immediati predecessori per il solo fatto di aver indetto, concluso o applicato il Concilio. Anche il linguaggio teologico si è adeguato all’equivocità dei testi conciliari, giungendo ad adottare come definite delle dottrine che prima del Concilio erano considerate eretiche, come lo Stato che sovrasti la religione.

Per una volta Bergoglio ha perfettamente ragione quando considera la Messa tridentina come una intollerabile minaccia per il Vaticano II, dal momento che questa Messa è talmente Cattolica, da sconfessare qualsiasi tentativo di convivenza pacifica tra le due “forme” del medesimo Rito Romano. Anzi, è un’assurdità poter concepire una “forma” ordinaria montiniana e una “forma” straordinaria Tridentina. Il Novus Ordo è l’espressione cultuale di un’altra religione – quella della “chiesa conciliare”, un rito spurio, equivoco, che favorisce l’eresia e che merita solo di essere soppresso.

Non mi stupirei quindi se, in un futuro molto prossimo, chi sta abusando dell’autorità apostolica per demolire la vera Chiesa e provocare l’esodo in massa dei cattolici “preconciliari”, non esitasse non solo a limitare la celebrazione della Messa antica, ma giungesse anche a proibirla del tutto. Quando da Roma dovesse essere proscritta la celebrazione della Messa antica in tutte le chiese dell’Orbe, quanti credevano di poter servire due padroni – la Chiesa di Cristo e la chiesa conciliare – scoprirebbero di esser stati ingannati, come prima di loro avvenne ai Padri conciliari. A quel punto dovranno compiere quella scelta che si erano illusi di poter eludere, e che li costringerà a disobbedire a un ordine illecito per obbedire al Signore, o piegare il capo al volere del tiranno venendo meno ai loro doveri di ministri di Dio.

Questa non è altro che la battaglia tra Cristo e Satana. Una battaglia per la Messa, che è il cuore della nostra Fede, il trono in cui il divino Re eucaristico discende, il Calvario su cui si rinnova in forma incruenta l’immolazione dell’Agnello immacolato. La battaglia si combatte sulla differenza ontologica tra la visione teocentrica della Messa tridentina e la visione antropocentrica della sua contraffazione conciliare. Facciamo in modo di poter meritare, ancorché indegnissimi, il futuro elogio della Chiesa mentre ci prepariamo a queste prove in cui testimoniare la nostra appartenenza a Cristo.



Kyrie eleison.




                                                                                  


marzo 2023

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