Eleison Comments DCCCXVI

ECONOMICS SUPREME ?


Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  4 marzo 2023

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo all'errore di considerare l'economia come istanza suprema.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
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Se un uomo è cieco al problema dell’apostasia,
troverà la sua famiglia e il suo paese in rovina.


Economia suprema?

Nonostante la sola e unica narrazione ufficiale tollerata nell’odierno mondo della menzogna è quella secondo cui Adolf Hitler fu l’incarnazione del Diavolo, e i nazisti furono gli unici responsabili di tutti i crimini di guerra della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia pochi negano che tra il 1933, quando i nazisti salirono al potere, e il 1939, quando scoppiò la Seconda Guerra Mondiale, la Germania visse una fase di rinascita economica a beneficio dell’intero popolo Tedesco.
Ciò fu indubbiamente e in gran parte dovuto al fatto che la Germania si sottrasse per qualche anno alla morsa economica dei banchieri internazionali che impongono debiti usurai per mantenere tutte le nazioni del mondo sotto il loro controllo politico.
Infatti uno dei motivi principali che hanno spinto gli stessi banchieri a organizzare la Seconda Guerra Mondiale è stato quello di impedire alla Germania di sfuggire definitivamente al loro controllo e, dopo averla schiacciata nel 1945, tale controllo fu immediatamente ripristinato.

Uno degli economisti che si adoperò per questa fuga temporanea dai padroni del denaro fu un membro di alto livello, ma poco conosciuto, del partito nazista, un ingegnere diventato economista di nome Gottfried Feder (1883–1941).
In un estratto del Manifesto che scrisse nel 1919 si può evincere sia la forza che la debolezza dell’analisi dei problemi propri di una nazione moderna, in bilico tra capitalismo e comunismo. Ecco l’estratto.

Il nostro più grande compito sociale è abolire la schiavitù dagli interessi sui debiti. Questa responsabilità sta al di sopra di tutte le altre questioni del giorno. È l’unica soluzione al più grande problema del nostro tempo. L’abolizione della schiavitù dagli interessi sui debiti è il più importante imperativo morale in termini sociali, si eleva nel suo significato generale ben oltre tutte le questioni del giorno, è la soluzione delle questioni sociali, è l’unica via d’uscita dalla terribile confusione del tempo.
L’abolizione della schiavitù dagli interessi ci libererà dal dominio ultra capitalista, evitando sia la distruzione comunista dello spirito umano, sia la degradazione capitalista del lavoro. L’abolizione della schiavitù dagli interessi apre la strada a un’economia veramente sociale, liberandoci dal dominio schiacciante del denaro. Apre la strada ad uno Stato basato sul lavoro creativo e sulle realizzazioni autentiche”.

Sul piano economico Feder ha sicuramente colto nel segno. È grazie alla padronanza del denaro, in particolare mediante la schiavitù degli interessi, che è la forma moderna della maledetta usura, che i banchieri sono riusciti a costruire la loro supremazia per imporre la loro tirannia sul mondo e su tutta l’umanità, il loro Nuovo Ordine Mondiale.
Anche sul piano politico Feder comprende chiaramente l’inadeguatezza del Comunismo o del Capitalismo a risolvere i problemi sociali di una nazione moderna.

Un onesto osservatore del Terzo Reich degli anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale, deve ammettere che i nazisti aprirono una strada anche per altri Paesi del nostro tempo, mostrando come costruire “uno Stato basato sul lavoro creativo e sulle realizzazioni autentiche”.
Ma non appena è scoppiata la guerra, tutte queste conquiste furono distrutte dai bracci armati dei padroni, scatenati in tutto il mondo, al fine di screditare completamente l’idea stessa di “abolire la schiavitù dagli interessi”.
Eppure era stata proprio la temporanea liberazione da quella schiavitù a favorire quelle conquiste.

Perché la verità fu soffocata? Il vero problema della Germania non era né economico né politico, ma religioso. Lutero (1483–1546) spezzò la Germania in due, insidiando la Chiesa Cattolica nell’immediato con il protestantesimo al Nord e nell’Est della Germania, e a lungo termine con il liberalismo, che solo il protestantesimo rendeva possibile, al Sud e nell’Ovest.
Per riunire la Germania, Hitler dovette ignorare la religione e affidarsi alla politica patriottica. Ma cercare di curare l’empietà con altra empietà, è come cercare di spegnere un incendio versandoci sopra della benzina.

Il meglio del patriottismo o dell’economia è impotente a curare la perdita della religione.
Ora rileggete il paragrafo di Feder qui sopra e vedete con quanta enfasi ripete la suprema importanza del problema economico. Non c’è da stupirsi che lui, i nazisti e Hitler non abbiano condotto il loro Paese alla salvezza, ma alla distruzione, come quella dell’Ucraina oggi.
Non ci si può prendere gioco di Dio (Gal. VI, 7).


Kyrie eleison.




                                                                                  


marzo 2023

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