Eleison Comments DCCCXXVI

VALID CONSECRATIONS ?


Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  13 maggio 2023

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson. Relativo alle consacrazioni effettuate il Giovedì Santo nel seminario della Faternità San Pio X, a Zaitzkofen, il 6 aprile 2023.


Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://stmarcelinitiative.com/eleison-comments/iscrizione-eleison-comments/?lang=it



Giudicare per condannare, Dio può, mentre io non posso,
Ma giudicare per capire, io devo, per sfuggire al male.
.


Consacrazioni valide ?

La settimana scorsa questi “Commenti” hanno espresso la pia speranza che la Fraternità San Pio X potesse tornare a sostenere l’eroica posizione del suo Fondatore nel 1988, quando per la sopravvivenza della Fede consacrò come vescovi, contro l’esplicito divieto di Roma, quattro
dei suoi sacerdoti per difendere e proteggere la Fede.
Ahimè, è meglio stare alla realtà che illudersi. La realtà è che il Giovedì Santo della scorsa Settimana Santa, nel seminario sacerdotale della Fraternità a Zaitzkofen, nel sud della Germania, la cerimonia episcopale della Consacrazione degli Oli Santi è stata effettuata da un vescovo consacrato secondo l’ambiguo rito della Neochiesa, e non secondo il rito certamente valido della Tradizione Cattolica.

Ora, è esagerato affermare che questo nuovo rito sia automaticamente invalido, cioè invalido in tutti i casi. Come tutti i nuovi riti sacramentali imposti alla Chiesa negli anni ‘60 e ‘70, sulla scia e in nome del Vaticano II (1962–1965), questo rito è ambiguo nello spirito e nella natura. Vale a dire che è aperto sia alla Tradizione di Dio sia alla modernità dell’uomo.
Per esempio, la Chiesa di Nostro Signore è una monarchia, ma il vescovo consacrato col nuovo rito è di spirito democratico.
Il nuovo rito è stato progettato per includere sia il nuovo sia il vecchio, e per non escludere nessuno dei due, e così doveva essere se la rivoluzione Conciliare doveva avere successo.
Infatti, se la vecchia e vera religione fosse stata esclusa troppo chiaramente, i cattolici si sarebbero accorti di ciò che stava accadendo e non avrebbero mai accettato la rivoluzione, mentre se la religione modernista del Conciliarismo non fosse stata sufficientemente inclusa, la rivoluzione non avrebbe potuto avere luogo.

L'ambiguità era, ed è tuttora, all’ordine del giorno, per corrompere i cattolici credenti e portarli a perdere la loro fede. Perché se un cattolico tradizionale dice che il vescovo Huonder non è mai stato consacrato correttamente, la risposta è: “oh no, il nuovo rito è perfettamente valido”, mentre se un cattolico moderno si lamenta che il vescovo Huonder sta tradendo il Concilio comportandosi come un vescovo tradizionale, la risposta è: “oh no, ha concordato in anticipo con il Papa di fare ciò che sta facendo”.
E lo stesso “buon” Vescovo non vede alcuna contraddizione nel servire contemporaneamente il Papa a Roma e la Tradizione episcopale in Svizzera. Però Dio non è per niente ambiguo.

Il cuore del problema per milioni di cattolici, ancora oggi è che secoli di filosofia moderna, di liberalismo e di libertà religiosa hanno progressivamente cancellato dalle loro menti, almeno in materia di religione, ogni senso di una Verità oggettiva corrispondente alla realtà, che imponga l’unità ed escluda la contraddizione.
Per la mente moderna, qualsiasi “verità” di questo tipo non è una liberazione dall’errore, ma una tirannia mentale, una privazione della libertà, un rifiuto della dignità umana, e così via. Ecco cosa Thomas Jefferson, eroe di una famosa Rivoluzione, scriveva nel 1800 ad un amico: “Ho giurato sull’altare di Dio eterna ostilità a ogni forma di tirannia sulla mente dell’uomo”. La citazione è riportata nel monumento a Jefferson nella capitale della sua nazione.

Ovviamente, il problema della Verità al servizio della libertà, anziché della libertà al servizio della Verità, non è di ieri o dell’altro ieri. Risale almeno a Martin Lutero (1483–1546), “il primo uomo moderno” (Fichte), che scagliò contro la Verità Cattolica il suo vulcanico “Io – l’Uomo!”, tanto che la Chiesa cattolica ebbe bisogno di un intero Concilio per definire le sue verità dogmatiche divine, che per la prima volta dovettero essere definite a causa del terremoto provocato dalla soggettività, origine dei “diritti dell’uomo”.

È qui che ha avuto inizio il nostro mondo moderno, che è così profondamente immerso nella sfida a Dio: “Qui sto, non posso fare altro”, gridava Lutero.
Quindi forse è sbagliato rimproverare al Vescovo Huonder di non vedere alcuna contraddizione in ciò che sta facendo? Né a Papa Bergoglio di averlo incaricato di agire come
Cavallo di Troia all’interno della FSSPX? Né ai successori dell’Arcivescovo Lefebvre alla guida della FSSPX, di non aver riconosciuto un Cavallo di Troia?
Forse . . . . Dio solo conosce tutto, tanto che il Suo giudizio sui soggetti è infallibile.
Per quanto mi riguarda, non ho bisogno di giudicare le loro soggettività, ma sono assolutamente tenuto a giudicare oggettivamente, come meglio posso, al fine di morire non come protestante ma come cattolico, in modo da salvare la mia anima.

Kyrie eleison



                                                                                  


Maggio 2023

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