Eleison Comments DCCCXCIX


LEFEBVRE post 1988 – II


Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  5 ottobre 2024

Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson - Relativo alle dichiarazioni di Mons. Lefebvre in una intervista sui rapporti con Roma. - Seconda parte

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:

https://stmarcelinitiative.org/category/commenti-eleison/?lang=it



Ci vuole un Santo per capire quanto il male è male.
E per il resto di noi? Possiamo pensare che il male ci rende felici!

 
Lefebvre dopo il 1988 - II

Tre settimane fa questi “Commenti” si concludevano con alcune righe di versi, qualche riga in più del solito, per trarre la lezione dalle sagge parole pronunciate dall’Arcivescovo Lefebvre nel 1989 a proposito di quella controversa consacrazione di quattro vescovi che egli aveva conferito, nell’estate del 1988, senza il permesso ufficiale di Roma, normalmente necessario.
Tuttavia, non tutti i lettori possono aver capito come i versi fossero collegati alla linea di pensiero dell’Arcivescovo. E anche per coloro che hanno capito, la questione cruciale di quelle consacrazioni merita sempre di essere sviluppata. E quindi torniamo sull’argomento.
Ecco le righe dei versi, in neretto, con la relativa spiegazione.

Un liberale è un lupo travestito da pecora
Ecco il problema centrale. Un “liberale” è qualcuno la cui vera religione non è illusoriamente il cattolicesimo, ma la libertà. Così può arrivare a pensare che il cattolicesimo, l’unica vera religione dell’unico vero Dio, sia una questione di scelta, di sua scelta, e lui personalmente la sceglie, ma se qualcun altro vuole scegliere un’altra delle innumerevoli false religioni, è libero di farlo.
Ma non è così. E’ vero, Dio dà a ciascuno di noi esseri umani, a partire dall’età della ragione, la facoltà del libero arbitrio che ci permette di scegliere tra la verità e l’errore, tra il bene e il male, ma non ci dà il diritto morale di scegliere l’errore o il male morale. Se mi dà la facoltà della ragione con il suo libero arbitrio, è solo perché io ne faccia buon uso scegliendo ciò che è vero e giusto, in modo che, premiandomi con il Paradiso, io possa condividere la Sua infinita beatitudine.
Ma se ho il libero arbitrio di scegliere l’errore o il torto, non ho la “libertà” di sfuggire alle conseguenze della mia scelta, che alla fine saranno, se non mi pento, le fiamme dell’Inferno eterno. Avrò scelto liberamente l’Inferno. Solo in questo senso gli esseri umani sono “liberi” di scegliere per se stessi (ciò che sanno essere) qualsiasi falsa religione.
Ne consegue che se qualcuno vuole convincermi che il mio valore o la mia dignità di essere umano dipendono dalla mia mera facoltà di libero arbitrio, e non dall’uso corretto che ne faccio, allora vuole convincermi di un terribile errore (è un lupo), anche se finge di incoraggiare la mia dignità (è travestito da pecora). Ogni anima all’inferno ha la “dignità” di aver scelto da sola il suo supplizio, ma che dignità reale è? La “dignità” di bestemmiare, per sempre!?
Eppure tale è la dottrina del Vaticano II, con il suo Decreto sulla “Dignità Umana”: lo Stato deve tutelare il diritto, non solo la facoltà, di ogni cittadino di scegliere la propria religione. Questo Decreto non è assolutamente cattolico. Non c’è da stupirsi che l’Arcivescovo non l’abbia mai firmato!

Giudicare dai frutti – cadaveri di pecore ammucchiate
I frutti del Vaticano II non sono forse la perdita della Fede da parte di milioni e milioni di cattolici? Certo! Il Concilio ha detto loro che la loro dignità consiste nello scegliere la religione che preferiscono! Ci sono tante religioni molto più facili da praticare del cattolicesimo!

A cosa gli serve essere “libero”
Se è ancora legato alla decuplicata Legge di Dio?
Ecco perché gli adoratori della “libertà” devono avere la libertà religiosa, perché da chi o cosa vogliono veramente sentirsi liberi, se non da Dio Stesso e dai Suoi Dieci Comandamenti?
Ecco perché la libertà religiosa è la chiave della “libertà” e perché ogni liberale tende a partecipare a quella guerra a Dio, alla guerra contro Dio, che infuria intorno a noi.
Ecco perché il Decreto del Vaticano II sulla “Dignità Umana” è un crimine incredibile contro l’intera umanità.
E nel mezzo secolo trascorso dal Vaticano II, a Roma, gli alti prelati della Chiesa mostrano qualche segno di abbandono del loro miserabile Concilio? In termini reali, nessuno!

Al Diavolo il Paradiso! Farò come mi pare,
E lascerò che Dio con l’Inferno colpisca per sempre!
Tra i liberali, almeno i capibanda sanno esattamente cosa stanno facendo. Il loro è un orgoglio diabolico. Sanno di distruggere la Chiesa Cattolica, e sfidano Dio a punirli come Lui vuole. Dio, abbia pietà!
Mons. Lefebvre capì cosa stavano facendo, ma non tutti i suoi seguaci lo capiscono.
 
Kyrie eleison



                                                                                  


ottobre 2024

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