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SILENT MAJOR Commenti settimanali di di S. Ecc. Mons. Richard Williamson Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X 7 dicembre 2024
A tutto ciò che
è moderno, Lutero ha aperto la strada? Cos’è mai un Maggiore silenzioso? Un ufficiale dell’esercito che non parla molto? In realtà, no. E’ un modo per indicare la caratteristica forse più interessante del libro scritto dall’Arcivescovo Georg Gänswein, pubblicato lo scorso anno, intitolato “Chi crede non è solo. La mia vita accanto a Benedetto XVI”. Gänswein fu scelto da Papa Benedetto come segretario privato nel 2003 ed è rimasto tale fino alla morte del Pontefice, avvenuta l’ultimo giorno del 2022. In qualità di segretario del Papa per tutti questi anni, Gänswein è stato strettamente coinvolto negli affari ai vertici della Chiesa Cattolica, e il suo libro racconta naturalmente dettagli interessanti su molti di questi affari. Tuttavia, dal punto di vista della Tradizione Cattolica, ciò che è più interessante è il Maggiore silenzioso. In Logica, il termine “Maggiore Silenzioso” indica la parte essenziale di un sillogismo quando non viene menzionata, come un modo per abbreviare un sillogismo espresso per intero, perché il contenuto del Maggiore Silenzioso è presumibilmente troppo ovvio per essere menzionato. Un sillogismo è un’argomentazione composta da tre proposizioni collegate tra loro, due Premesse, Maggiore e Minore, e la Conclusione che può essere dedotta dalle due Premesse quando sono collegate tra loro. La Maggiore può essere paragonata ad una madre in attesa, la Minore ad una levatrice e la Conclusione al bambino. La Maggiore include implicitamente la Conclusione, ma la Minore è necessaria per rendere esplicita la Conclusione, mostrando che è inclusa nella Maggiore. Questo è il sillogismo più famoso di tutti – Maggiore: “tutti gli uomini sono razionali”; Minore: “Socrate è un uomo”; Conclusione: “quindi Socrate è razionale”. Con il Maggiore silenzioso il sillogismo potrebbe essere abbreviato in: “Socrate è un uomo, quindi è destinato a essere razionale”. O, più brevemente: “essendo un uomo, Socrate è razionale”. Nella vita di tutti i giorni sillogizziamo continuamente, ovvero deduciamo una cosa da altre due cose, ma è raro che esponiamo i sillogismi per intero. Spesso tralasciamo la Premessa Maggiore o Minore, ma più spesso la Maggiore, e allora abbiamo un caso di Maggiore Silenzioso. Ecco altri due esempi: “il calcio è uno sport, quindi è una perdita di tempo”. E, “la Tradizione Cattolica non arriva all’uomo moderno, è una perdita di tempo”. I Maggiori Silenziosi qui sono che “tutto lo sport è una perdita di tempo”, e, “è inutile qualsiasi religione che non arrivi all’uomo moderno”. Così, nel suo libro, Gänswein traccia un ritratto sostanzialmente simpatico della vita all’interno del Vaticano e, soprattutto, dello stesso Papa Ratzinger come uomo brillante ma umile, fondamentalmente un accademico che non ha mai avuto alcun desiderio di diventare Papa perché avrebbe preferito ritirarsi in un luogo tranquillo dove poter leggere e scrivere libri. In effetti ne scrisse 66 e, senza dubbio, sono pieni di molte intuizioni sagge e tradizionali, come lo era la sua vita quotidiana, come racconta Gänswein. Per questo molti tradizionalisti dell’epoca riponevano in lui la loro speranza e fiducia. Ma alla fine il Papa li deluse. Perché? A causa del Maggiore Silenzioso. Infatti Ratzinger, come tutti i modernisti, era ossessionato dall’idea di arrivare all’uomo moderno. Perciò, per lui, la Verità immutabile della Tradizione Cattolica, che conosceva, doveva sempre essere espressa in un nuovo modo che si adattasse all’uomo moderno. Ma Lutero, diceva un famoso “filosofo” tedesco, Johann Fichte (1762-1814), fu “il primo uomo moderno”. Leggete “I tre riformatori” di Jacques Maritain per vedere come il mondo di oggi sia impregnato della rivolta di Lutero contro la Chiesa Cattolica, in realtà contro Dio. Come può dunque un modernista adattare la Verità divina all’uomo moderno senza Dio, senza ricorrere all’ambiguità, sulla via della vera e propria eresia, che si può trovare anche negli scritti di Joseph Ratzinger? E che peso possono avere le migliori intuizioni dell’Arcivescovo, del Cardinale o di Papa Ratzinger? Se crede nel Maggiore Silenzioso – “il Cattolicesimo deve arrivare all’uomo moderno” – allora, nel migliore dei casi, può credere solo a metà nella Verità Cattolica. Ma la Verità Cattolica è tutto o niente. Se credo in una sola eresia, ho perso la Fede Cattolica. L’Arcivescovo Lefebvre non esagerava quando nel 1990 disse che Roma aveva perso la Fede. Eppure Gänswein dipinge Roma e i Romani apostati come se fossero del tutto normali. Non può che essere lui stesso una vittima del Maggiore Silenzioso. Kyrie eleison (torna
su)
dicembre 2024 |