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CHARITY 2025 Commenti settimanali di di S. Ecc. Mons. Richard Williamson Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X 11 gennaio 2025
Se i cattolici praticassero
la Carità, ogni nemico, Circa un mese fa un sacerdote della “Resistenza” Cattolica in Francia, don Matthew Salenave, un altro rifugiato dalla FSSPX, ha scritto un saggio sullo stato in cui si trova oggi la Chiesa Cattolica. In precedenza, in modo alquanto critico, aveva scritto sulla degradazione della Neofraternità San Pio X rispetto all’opera originaria fondata e guidata dall’Arcivescovo Lefebvre. Nel testo che segue ha scritto di voler aggiungere alcune “considerazioni più positive e incoraggianti”. “... Se Dio permette che un’attività sacerdotale slitti, non significa che voglia abbandonare la Sua Chiesa o le anime redente dal Suo Sangue Prezioso. Per questo motivo, parallelamente al triste deterioramento della Fraternità San Pio X, da almeno 10 anni Egli sta facendo sorgere una serie di roccaforti, una varietà di piccole fortezze della Fede. Non necessariamente tutti condividono lo stesso punto di vista o mostrano la stessa fermezza nelle loro posizioni, ma di sicuro nessuno di loro vuole continuare a seguire la Neofraternità nel suo desiderio di tornare sotto l’autorità romana. Così abbiamo la Compagnia di Maria con don Chazal, gli Apostoli di Gesù e Maria con Mons. Faure, il Priorato di Villeneuve con don Pivert, i Domenicani di Avrillé, i Benedettini di Bellaigue e varie confraternite sacerdotali sotto l’autorità dei vescovi della “Resistenza” e dei diversi priorati... tutti riuniti sotto l’autorità morale e spirituale dei sette vescovi della “Resistenza”. Ovviamente, la cosa più importante in questo sforzo cattolico alla resistenza è la Fede Cattolica, con i vescovi in prima linea nella difesa, perché è così che la Chiesa continua nella sua Fede, nella gerarchia e nei sacramenti. Ogni roccaforte avrà le sue caratteristiche e anche le sue debolezze. L’una o l’altra roccaforte potranno anche cadere in mano al nemico, come diceva Padre Calmel, ma la caduta dell’una o dell’altra non le farà crollare tutte insieme, come avverrebbe se fossero tutte unite in un’unica organizzazione della Tradizione Cattolica. Padre Calmel era solito sottolineare anche la necessità che la Carità legasse tra loro le roccaforti. Così come è necessario rispettare una certa autonomia di ciascuna roccaforte, non escludendo che possano prendersi cura l’una dell’altra, è importante che evitino quelle gelosie ecclesiastiche e religiose che sono sempre state una rovina della vita della Chiesa. Questa situazione non durerà per sempre, ma solo finché la Chiesa non ritroverà un Papa perfettamente cattolico. Preghiamo e agiamo affinché Dio ce ne dia uno al più presto!”. Perché queste considerazioni di don Salenave sono degne di essere raccomandate? La risposta in pochi punti? * La prospettiva principale è quella di Dio (paragrafo 1) e di ciò che Egli sta facendo per prendersi cura della Sua Chiesa. E’ Dio che ha permesso alla FSSPX di flirtare ancora una volta con gli apostati di Roma, in parte perché il loro orgoglio se lo meritava, in parte perché dopo aver avuto bisogno di un’unica congregazione mondiale per ristabilire i diritti della Tradizione, una volta raggiunto questo obiettivo, Egli non aveva più bisogno di un’unica Congregazione che sembrasse addirittura sostituire la Chiesa ufficiale. * Abbiamo così una diversità di gruppi Tradizionali (paragrafo 2), tutti incentrati sulla Fede, non sulla propria gloria e nemmeno sulla propria sopravvivenza, ma che si affidano ai propri vescovi per mantenere una minima sembianza dell’autorità cattolica. * La diversità di queste roccaforti e la non ufficialità dei loro vescovi (paragrafo 3) non sono certo un modo normale di funzionare della Chiesa Cattolica, ma nelle circostanze odierne, di Dio che ripulisce la Sua Chiesa, la diversità preserva dalla caduta complessiva (paragrafo 2), e la non ufficialità lascia spazio a Dio per restaurare la Sua Chiesa in modo ufficiale e corretto, a suo tempo, con il trionfo del Cuore Immacolato di Sua Madre. * Dopo aver iniziato con la Fede, Don Salenave termina con la Carità (paragrafo 4). Se le roccaforti affermano di servire la Chiesa ma non hanno Carità, soprattutto tra di loro, sono, come dice con forza San Paolo (I Cor. XIII, 1) “come un bronzo suonante o un cembalo squillante”. Che le roccaforti si rendano conto di quale esempio di Carità stanno dando! Kyrie eleison (torna
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gennaio 2025 |