Eleison Comments CMXV


WHY “RESISTANCE”?


Commenti settimanali di

di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  25 gennaio 2025

Pubblichiamo l'ultimo Commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson preparato prima della sua morte e che avrebbe dovuto essere pubblicato ufficialmente il 25 gennaio 2025 - Relativo ad una testimonianza di un sacerdote della Fraternità, che se ne è allontanato insieme a diversi fedeli.

Il testo ci è stato trasmesso da Francesco Gisci, che ringraziamo.

Questi “Commenti” sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:

https://stmarcelinitiative.org/category/commenti-eleison/?lang=it



Perché temere la FSSPX?
Perché porta verso l’accettazione dei misfatti della Roma infedele.




Perché la “Resistenza” ?

La seguente testimonianza di un ex sacerdote della FSSPX risale al 2013. E' stata leggermente accorciata e adattata.
Roma insiste che la FSSPX accetti la Nuova Messa e il Vaticano II. Negli ultimi 12 anni la FSSPX non ha ceduto su nessuno dei due punti.

Se, come gruppo di 25 adulti e 10 bambini, che rappresentano circa un terzo di una normale parrocchia della FSSPX, abbiamo deciso di diventare indipendenti, questa non è stata una scelta emotiva. Non siamo arrabbiati, amareggiati o risentiti con la FSSPX. Né ce ne siamo andati per amore del cambiamento o dell’eccitazione. Fondamentalmente siamo stati costretti a lasciare la FSSPX per la sua mancanza di verità. Non volevamo contribuire alla distruzione del movimento Tradizionale. Abbiamo infatti studiato seriamente i documenti che fanno luce sulla recente crisi della FSSPX e il buon lavoro della “Resistenza” ci ha permesso di capire cosa è successo.
Speriamo di incoraggiare altri sacerdoti e fedeli a fare altrettanto.

Ci siamo resi conto che, a tutti gli effetti, la Fraternità San Pio X era diventata la decima Congregazione religiosa ad essersi riunita alla Chiesa Conciliare. Anche se non è stato ancora firmato un accordo,
il principio di tale accordo è stato adottato dal Capitolo Generale del luglio 2012. Infatti, per quanto poche o molte siano le condizioni su cui i capi della FSSPX potrebbero insistere per un eventuale accordo, essi hanno deciso che la Fraternità potrebbe, d’ora in poi, firmare un patto con coloro che stanno inesorabilmente cambiando la Fede Cattolica.
Nelle ultime trattative tra l’Arcivescovo Lefebvre e il Cardinale Ratzinger, che hanno preceduto le Consacrazioni del giugno 1988, il Cardinale dimostrò che Roma non aveva alcuna intenzione di fare qualcosa di serio per la Tradizione Cattolica. Da quel momento in poi l’Arcivescovo non parlò più con i funzionari Romani.
La Nuova Messa non è forse un abominio davanti a Dio, che aiuta innumerevoli anime a perdere la Fede Cattolica? Come può un Cattolico degno di questo nome pensare di scendere a patti con i difensori impenitenti di una tale falsificazione dell’unico vero e indispensabile Sacrificio di Nostro Signore?

Ricordo che l’Arcivescovo Lefebvre citò il profeta Malachia quando parlò contro la Nuova Messa. «A voi, o sacerdoti, che disprezzate il Mio nome e avete detto: in che cosa abbiamo disprezzato il Tuo nome? Io rispondo: voi offrite sul Mio altare un pane contaminato, e poi dite, in che modo ti abbiamo contaminato? Quando voi dite: la tavola del Signore è spregevole. Quando offrite in sacrificio un animale cieco, non è forse un male? E se sono zoppi e malati, non è forse altrettanto male? Dice il Signore degli eserciti» (Ml, 1, 6-8).


La missione della FSSPX non è mai stata quella di integrare la struttura della Chiesa Conciliare per trasformarla dall’interno. Una simile illusione è stata condannata dall’Arcivescovo Lefebvre nel 1988 dopo le Consacrazioni. La missione della Fraternità è quella di formare veri sacerdoti cattolici. Questi sacerdoti predicheranno a loro volta la Verità e combatteranno vigorosamente contro l’errore, senza compromessi o colloqui, dialoghi o negoziati. Questa piccola legione sarà allora come un faro che attirerà le anime di buona volontà.
L’attuale gestione della Fraternità sta eliminando il dissenso ed espellendo i critici.
L’unico modo che abbiamo per ricevere la Verità e per dirla forte e chiara è separarci da questa nuova FSSPX. Siamo pronti a fare molti sacrifici, preghiamo molto per la soluzione della crisi e per la nostra perseveranza nella buona battaglia.

Potreste obiettare: quando sarà il momento di unirsi a Roma? Come faremo a sapere se abbiamo un buon Papa? La risposta è molto semplice: quando il Papa condannerà pubblicamente la Nuova Messa e ne proibirà la celebrazione sotto pena di scomunica; quando condannerà e rifiuterà pubblicamente l’intero Vaticano II e le sue conseguenze. In altre parole, quando agirà per fare piazza pulita. E se ci chiediamo quando potremo di nuovo fidarci pienamente della FSSPX, la risposta è la stessa: quando tutti i dirigenti e i sacerdoti della Fraternità che hanno promosso la nuova linea saranno degradati; quando i testi del Capitolo del 2012 saranno adeguatamente condannati; quando i sacerdoti fedeli ed emarginati sostituiranno i traditori; quando un libro sulla storia di questa crisi sarà pubblicato e letto ogni anno nelle nostre comunità; quando un nuovo Capitolo Generale abiurerà qualsiasi contatto con le autorità Conciliari, finché Roma non sarà ripulita.

E se sembra che questo non possa mai accadere, rispondo semplicemente: e allora? Qual è il problema? Facciamo semplicemente il nostro dovere, diamo gloria a Dio e lasciamo che sia Lui a occuparsi dei nostri ex colleghi che rischiano di compromettersi. Preghiamo e sacrifichiamoci per la loro conversione, certo.
Ma comprometterci e metterci in pericolo? Mai!
Tuttavia, restiamo uniti a loro nella preghiera.



Kyrie eleison



                                                                                  


gennaio 2025

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