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Il cardinale Stickler conferma
Articolo pubblicato nel numero di febbraio 1998 del
Catholic Family News,
Di John Vennari
La crisi senza precedenti causata ovunque dalle novità progressiste del dopo Vaticano II, ha portato molti cattolici a rimanere ancorati alla liturgia latina tradizionale. Essi hanno sempre basato il diritto di aderire alla Messa antica, non solo sull’uso immemoriale della sacra liturgia, ma anche sulla Bolla papale Quo Primum di San Pio V, la quale proclama solennemente che la Messa latina tridentina non potrà essere mai abolita e che tutti i preti e i fedeli hanno per sempre il diritto di avvalersi di questa liturgia. Nella primavera del 1989, nel numero di giugno/luglio
di The Fatima Crusader, venne pubblicato un articolo in cui
si sosteneva che una Commissione di nove cardinali aveva stabilito
che la Messa tradizionale non era mai stata soppressa.
La Commissione stabilì all’unanimità che il papa Paolo VI non aveva mai concesso ai vescovi l’autorità di proibire ai preti la celebrazione della Messa secondo il Rito tradizionale. Circa la seconda questione, la Commissione stabilì che i preti non possono essere obbligati a celebrare la Messa secondo il nuovo rito; i vescovi non possono proibire, né porre limitazioni, alla celebrazione della Messa secondo il Rito tradizionale, sia in pubblico sia in privato. La Commissione raccomandò pure la pubblicazione di un decreto papale basato sui risultati da essa ottenuti, ed era intenzione del Papa pubblicare tale decreto a novembre del 1988 (Avvento). Ma il decreto non vide mai la luce, in seguito alle pressioni esercitate sul Papa dai cardinali contrari. L’articolo venne contestato. Non molto tempo dopo la sua pubblicazione, un altro autorevole giornale cattolico pubblicava una lettera di mons. Perl. La lettera si esprimeva in modo da mettere in dubbio la legittimità dell’articolo riguardante la commissione dei nove cardinali. In risposta, nell’inverno 1989, il numero di The Fatima Crusader pubblicava una documentata contestazione della lettera di mons. Perl. Ciò nonostante, per tante persone, rimasero certi dubbi. Il cardinale Stickler chiarisce la controversia
Sua Eminenza ha incominciato col rifarsi alla divergenza
sorta nel momento in cui Eric von Saventhem (a capo di Una Voce Europa)
chiese esplicitamente se la Messa tridentina fosse stata mai abolita. Il
cardinale Benelli non rispose mai… né sì né no.
E qui il cardinale incomincia a spiegare quali furono
i risultati della Commissione.
La risposta data dai nove cardinali nel 1986 fu ‘No la Messa di San Pio V non è stata mai soppressa’”
In risposta alla seconda questione “Può un vescovo proibire ad un prete di celebrare la Messa tridentina?” Il cardinale Stickler ha affermato che “i nove cardinali hanno convenuto unanimemente che nessun vescovo può proibire ad un prete cattolico di dire la Messa tridentina”. Detto questo, bisogna ricordare che Sua Eminenza ha voluto esprimere delle importanti precisazioni sull’autorità e la giurisdizione dei vescovi (3) nella diocesi, forse per non essere accusato di incitare indiscriminatamente a non tenere conto degli ordinari diocesani. Comunque, resta il fatto che il cardinale Stickler ha confermato che i nove cardinali hanno stabilito che la Messa latina tridentina non è mai stata ufficialmente proibita, e che a nessun prete il vescovo può proibire di celebrare il Rito della Messa tradizionale. Note
(il testo della conferenza venne pubblicato dalla rivista The Latin Mass, nell’estate del 1995. In italiano è reperibile il testo stampato dopo la revisione dell’Autore dalla Casa Editrice La Magione, Poggibonsi, Siena) (3) L’intero dibattito riguardante questo ed altri argomenti relativi alla conferenza del cardinale, è reperibile in due cassette edite Oltyn Library Services, 2316 Delaware Ave, PMB 325, Buffalo, NY 14216 fot $10.00 post paid. (torna su)
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