CONGREGATIO PRO EPISCOPIS


Mons. Marcel Lefèbvre, arcivescovo-vescovo emerito di Tulle, nonostante l’avvertimento formale del 17 giugno scorso e i ripetuti interventi che gli chiedevano di rinunciare alla sua intenzione, ha compiuto un atto di natura scismatica procedendo alla consacrazione episcopale di quattro vescovi, senza mandato pontificio e contro la volontà del Sovrano Pontefice; incorre pertanto nella pena prevista dal canone 1364 § 1 e dal canone 1382 del Codice di Diritto canonico.

Io dichiaro a tutti che gli effetti giuridici sono i seguenti: da un lato Mons. Lefèbvre, dall’altro Bernard Fellay, Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galaretta, sono incorsi ipso facto nella scomunica latae sententiae riservata alla Sede Apostolica.

Dichiaro inoltre che Mons. De Castro Mayer, vescovo emerito di Campos, avendo partecipato direttamente alla celebrazione liturgica come consacratore, e avendo pubblicamente aderito all’atto scismatico, è incorso nella scomunica latae sententiae prevista dal canone 1364 § 1.

Avvertiamo i preti e i fedeli di non aderire allo scisma di Mons. Lefèbvre, poiché incorrerebbero ipso facto nella gravissima pena della scomunica.

Roma, dalla Congregazione per i Vescovi, 1 luglio 1988.

Ý Bernardin Cardinale GANTIN - Prefetto 
 
 


gennaio  2009

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