NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA


 
 
 
Errata Corrige:
Abbiamo corretto questa pagina a febbraio 2007.
Inizialmente (sett 2005) avevamo commesso l'errore di indicare l'Arcidicesi di Potenza come fosse in Calabria, anche chiamando “calabresi” i ragazzi coinvolti.
Ringraziamo l'amico che ci ha segnalato l'errore
e chiediamo scusa ai fedeli calabresi e alla Calabria
Il 7 dicembre 2009 abbiamo ricevuto un invito a mascherare i volti dei ragazzi nelle foto, pena la denuncia penale. È più che pacifico che non è nostra intenzione danneggiare dei ragazzi, ma neanche degli adulti, ovviamente. In questo caso, proprio con la nostra denuncia abbiamo dimostrato che ci sta a cuore l'interesse dei ragazzi, soprattutto il loro interesse spirituale, che in fondo ingloba anche qualsiasi altro interesse materiale.
In ogni caso lo scopo della nostra denuncia resta intatto e ben giustificato, poiché nell'invito, peraltro apparentemente autorevole, non v'è una parola di smentita circa quanto è stato compiuto da questo supposto prete. Quindi, con questo invito, abbiamo avuto la conferma, se ce ne fosse stato bisogno, che quanto abbiamo denunziato corrisponde al vero.

La nuova pastorale giovanile in Basilicata

Arcidiocesi di Potenza-MuroLucano-Marsiconuovo


La Giornata Mondiale della Gioventù si era appena conclusa a Colonia quando ci è giunta questa nuova segnalazione.

Ovviamente ci è venuto subito da pensare che questi ragazzi lucani potrebbero trovarsi tra qualche anno al prossimo raduno, ed abbiamo capito meglio come è possibile che nel corso di questi raduni così fortemente caldeggiati da Giovanni Paolo II possano accadere tante cose variamente definibili, ma certo non cose "cattoliche".

Queste foto sono state scattate in un campo scuola dell'Azione Cattolica Ragazzi svoltosi quest'anno nella diocesi di Potenza.

Da notare che la disposizione dei tavoli è quella per un pasto in comune; ed infatti, dopo la Messa (quasi sicuramente invalida) i ragazzi hanno pranzato, insieme al prete che si vede nella foto.

L'incredibile è che quella specie di tovaglia colorata su cui si svolge questa parodia della Messa, è stata fatta approntare dai supposti "educatori" proprio per la Messa, usando dei cartelloni pubblicitari riciclati.

Chissà se il prete che si vede nelle foto abbia mai sentito parlare di "suppellettili sacre"?
Certo è che di "vasi sacri" non ne ha mai sentito neanche accennare, perché diversamente saprebbe che ne esistono di "portatili" proprio per le occasioni come questa in cui si trova lui.
E infatti, in questa occasione, il prete ha usato delle stoviglie di plastica: un piatto di plastica per la pisside e un bicchiere di carta per il calice.

Nessuno si meravigli se ci è subito venuto in mente che forse il povero prete sia incorso in un lapsus freudiano: per una “messa di plastica” servivano delle stoviglie di plastica!

Ovviamente il prete, per dire messa, non s'è neanche portato le ostie da consacrare, ed ha usato semplicemente il pane pronto per mangiare: e questo ci conferma che sicuramente questa Messa è invalida.

Come si può vedere dalle foto, i ragazzi hanno seguito la Messa stando seduti attorno alla tavolata, e lì hanno pure ricevuto la comunione.

Come si vede dalla prima foto, il prete non usa il Messale (foss'anche il Messale da viaggio), ma un libretto di preghiere che, ci è stato detto, è usato anche in altre occasioni.

Ora, che il famoso documento Redemptionis Sacramentumnon lo abbia letto quasi nessuno, lo sapevamo; che un gran numero di preti non sappiano neanche che cosa sia la S. Messa, lo avevamo capito da tempo; che i vescovi non facciano il loro dovere, è cosa diffusa; ma che l'educazione dei giovani fosse data in mano a preti come questo è cosa che ci sorprende ancora.
E ancor più ci dispiace che si tratti di un prete giovane, perché sappiamo che vi sono tanti preti giovani che prendono sul serio la loro missione, molto più di quanto facciano i loro stessi vescovi.

Non è possibile non indignarsi di fronte a spettacoli blasfemi come questi, soprattutto quando di mezzo ci sono dei ragazzi che dovrebbero rappresentare il nostro futuro. 
Ma così educati, questi poveri ragazzi sono avviati verso un futuro di confusione e di perdizione. 

Ci chiediamo: 
Se è questa l'educazione che ricevono i giovani cattolici, come si può mai pretendere che ci siano delle nuove vocazioni?
Quale giovane sano di mente potrà mai pensare di darsi alla vita consacrata quando gli è stato insegnato che la S. Messa è una buffonata?
 


 


 




sett 2005  



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