NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA

IL PARROCO CHE DICE MESSA COL CANE


Questa sconcertante notizia è stata pubblicata dal settimanale Oggi nel numero della scorsa settimana.

Già lo stesso giornalista chiama la cosa “incredibile”, eppure oggi dovremmo essere già abituati a tutto, dopo quarant'anni di post-concilio.
Ma, come recita l'antico adagio: “al peggio non v'è mai fine”.

Ovviamente, inutile parlare di offesa alla casa del Signore, di blasfemia nei confronti della Santa Messa, di assoluta mancanza di senso del dovere, di violazione di ogni norma di buon senso, di irresponsabilità, di mancanza di rispetto anche nei confronti dei suoi parrocchiani.
Anche se sarebbe sacrosanto.

Forse è bene sottolineare, leggendo la giustificazione del parroco, che ci troviamo di fronte ad uno dei tantissimi casi di completa confusione mentale.
Dopo che si è voluto fare a pezzi la sacrosanta distinzione tra sacro e profano. Dopo che si è tanto predicato che il sacro sarebbe elitario e separativo. Dopo che si è affermato che la Messa è fatta dal popolo per il popolo. Dopo che si è sfrattato il Signore dagli altari. Dopo che in chiesa si è fatto entrare di tutto. Dopo che le chiese sono servite per tutto: dai concerti rock alle proteste di piazza.
Che un parroco si faccia accompagnare a dire Messa dal suo cane, ci sembra la cosa più naturale del mondo!

D'altronde, dice il parroco, io seguo l'esempio di san Francesco e di san Rocco!??!
Più confusione mentale di questa !!!

Davvero è ora di finirla con questa offensiva speculazione sui Santi.
Che san Francesco parlasse con gli animali, non significa che scambiasse il sacro con il profano.
Ha mai sentito parlare, il nostro parroco, nel moderno seminario che ha frequantato, della “lingua degli uccelli” (che è quella che parlava San Francesco) e del suo significato simbolico, corrispondente alla lingua degli Angeli?
Noi ne dubitiamo, perché diversamente non avrebbe dato prova di confondere tanto grossolanamente san Francesco che parla col lupo, con sé stesso che porta il cane a Messa.

È provocatorio chiedersi quando vedremo un bel porco fare il chierichetto? 
O dobbiamo pensare che si vogliano discriminare i porci per favorire razzisticamente solo i cani?

(1.10.2005)


 
 




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