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CHIESE
POSTCONCILIARI DI SANTA MARIA IN SALSASIO - CARMAGNOLA (TO)
ovvero: Non c'è trucco,
né inganno, né si tratta di uno scherzo: La cosa che colpisce subito di
questa nuova “chiesa parrocchiale”
è la plasticità con cui descrive il
capovolgimento che si è determinato nella Chiesa conciliare
circa la polarità del culto e della religione: non più al
centro Dio e la Croce di Cristo, ma le esigenze umane e l'uomo.
Quella che si vede in primo piano, infatti, non è la chiesa, ma l'ufficio parrocchiale, l'ingresso della chiesa è quel rettangolo scuro incorniciato di bianco che si nota in fondo sulla destra della scalinata. Chi l'ha progettata e chi l'ha commissionata hanno voluto
offendere Dio? C'era qualche impedimento urbanistico che impedisse di
costruire una
chiesa appena normale, col suo ingresso sulla facciata e con annesso
ufficio parrocchiale, di dietro o di fianco?
attraversare l'atrio degli uffici e finalmente scoprire che c'è una croce e l'ingresso di una chiesa. ![]() Immersi in questo complesso pratico e moderno ci si sente al cospetto di un centro direzionale con annessa cappella. L'idea della “chiesa parrocchiale” è del tutto esclusa, il luogo di culto è un accessorio. Ed entriamo in questa “cappella” annessa agli uffici parrocchiali. ![]() Già dall'architettura esterna si capiva di essere in presenza di un capannone, ora, dall'interno, il colpo d'occhio è più eloquente. Una grande sala dove si raduna della gente, e le uniche cose che fanno pensare ad una chiesa, ad una chiesa moderna, sono il solito altare a tavola e, sorpresa, i banchi con gli inginocchiatoi. ![]() E il Padrone di Casa? Se ci si avvicina all'altare, si ha la conferma che, tolta la croce, in questa chiesa moderna manca il Padrone di Casa. Non v'è traccia del tabernacolo. Non lo si trova neanche in una qualche parte laterale, com'è ormai d'uso corrente. C'è posto per i fiori, per gli scanni, per le piante grasse, c'è posto, in primo piano e in tutta evidenza rispetto all'insieme, per il legio per le letture, ma non c'è un posto per Nostro Signore. D'altronde siamo in una “chiesa parrocchiale” moderna, al centro della quale c'è sempre l'uomo, non Dio, e dove gli elementi principali della celebrazione liturgica sono la lettura del Libro e le spiegazioni del presidente-celebrante. Qualcuno potrebbe far notare che
questi sono gli elementi
caratteristici del luogo di culto “protestante”, ed avrebbe ragione, e
avrebbe così centrato esattamente il problema: qui non siamo in
un luogo di culto
cattolico, ma “protestante”, uno di quei luoghi di culto partoriti
dalla gestazione del Vaticano II e dal suo sviluppo postconciliare.
Ma
si sbaglierebbe chi pensasse
che i nuovi preti della nuova Chiesa
abbiamo dimenticato Nostro Signore.
Basta tornare indietro, fuori della
navata, ed ecco che sul luogo che una volta si chiamava vestibolo,
troviamo, a destra il fonte battesimale, e a sinistra la cappella
privata dei fedeli affezionati.E qui il tabernacolo c'è… meno male! Solo che quello che una volta era il centro della chiesa cattolica, oggi è relegato in un lato dell'ingresso, fuori dalla navata, dove si fanno sostare coloro che devono ricevere il battesimo non essendo ancora seguaci di Cristo. La cappella col tabernacolo è fuori dalla navata, non rientra nella casa di Dio. ![]() A sinistra la “cappella”
![]() a destra il “fonte battesimale” Il tutto col permesso delli Superiori! (torna su)
aprile 2011
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