Vi partecipano 37.000 delegati.

Ecco alcuni elementi del Congresso del 2004 
(17.22 febbraio 2004):

- 183 oratori presentano 272 relazioni in inglese, spagnolo e vietnamita
- Liturgie di tipo diverso: Latino, Afro-americano, Celtico, Hawaiano, Nativo e Jazz.
- 210 spettacoli culturali: arte religiosa, musica, istituzioni educative
- Concerti gratuiti pomeridiani e serali che vanno dalla musica cristiana contemporanea alla musica pop, rock, celta, dagli spettacoli bilingue alla danza liturgica.

Gli spettacoli a cui si assiste in questi moderni consessi pseudo-cattolici sono davvero incredibili.
Ci chiediamo: che ne è del documento sugli abusi liturgici (Redemptionis Sacramentum) appena adesso emanato dalla Santa Sede?

Riportiamo alcune immagini di questo incredibile consesso, dalle quali si evidenzia:
 

a) è ormai diffuso l'uso delle donne per il servizio all'altare, ivi comprese tutte quelle funzioni che dovrebbero essere riservate agli ordinati, in questo caso al Diacono, soprattutto in una Messa officiata da un vescovo, o cardinale che dir si voglia.

b) è ormai diffuso l'uso di sostanze diverse da quelle prescritte canonicamente per la celebrazione della S. Messa, così che non è azzardato affermare che tali Messe sono invalide a norma di Diritto Canonico

c) è ormai scontata la totale inutilità della presenza di diecine, se non di centinaia, di preti nel corso della celebrazione. Visto che fanno tutto i laici, essi non hanno più niente da fare, se non adempiere a quella strana usanza moderna che viene detta concelebrazione

d) è ormai accertato che mania folkloristica ha preso il sopravvento sulla evangelizzazione: abolite le devozioni popolari cattoliche, ci si industria a scimmiottare tutte le più strambe iniziative turistico- folkloriste, per altro del  tutto inventate ex novo.

 - la danza hawaiana, che è solo una sopravvivenza ad uso e consumo del turismo di massa, ecco che diventa motivo di compiacimento per la nuova educazione cattolica.
E pensare che nemmeno nella cinematografia americana si usano più questi spettacoli ridicoli e tutti inventati: il che è tutto dire!

- non parliamo poi della riscoperta della danze indigene dei Maya e degli Aztechi, con annesso apparato di piume e di perizoma: roba che non esiste più da quattro secoli, e che è tornata in auge solo per l'iniziativa strumentale dei nuovi movimenti politici rivoluzionari, dei gruppi pseudo-culturali che giuocano con la cosiddetta riscoperta delle “radici”, e degli immancabili promotori turistici che spillano denari agli ingenui visitatori che pensano di assistere ad improbabili “ritorni alle origini”.

a) qual è il significato di un elenco di “liturgie” come quello riportato nel resoconto: Latino, Afro-americano, Celtico, Hawaiano, Nativo e Jazz.
In particolare, che cosa significa l'espressione “liturgia celtica”, se non un mero esercizio verbale ad uso e consumo degli ingenui, e quindi fondato su presupposti totalmente diseducativi?
Mentre nessuno è in grado di dire delle cose certe e serie sulla cultura celtica, ecco che i nuovi preti riescono a tirare fuori dal nulla perfino una “litrurgia”, e una liturgia cattolica!
C'è da piangere!

b) Non contenti, in questo consesso “educativo”, ecco che si fa della musica di ogni tipo: dalla cristiana contemporanea (??!!) alla musica rock. Un coacervo di cose assolutamente banali e del tutto diseducative (quando non vi sia addirittura lo zampino del Demonio). Occorre fare davvero un apposito Congresso annuale per sciorinare simili insulsaggini?
Non basta quello che tutti i giorni viene ammannito dalla cultura corrente?