CHIESE  POSTCONCILIARI

PROGETTO PER UN NUOVO SANTUARIO ECUMENICO

A FATIMA



 

C'è qualcosa di inqietante in questa mania di fare le chiese circolari. 
Si può pensare agli stadi, ai teatri, a qualunque cosa, ma certo non ad una chiesa. 
Eppure ci dev'essere un motivo. Non basta sentire le motivazioni degli architetti.

Il cerchio è notoriamente un simbolo collegato al cielo, come il quadrato è collegato alla terra. 
La pianta quadrangolare delle nostre chiese (o la pianta a croce, che ne è l'equivalente) ha sempre voluto simboleggiare il luogo terrestre ove si rende culto a Dio, luogo che trova la sua giustificazione e il suo coronamento nella cupola che sovrasta il quadrangolo o nell'abside che completa ad Est la croce: la terra sovrastata dal cielo.

Qui invece la forma quadrangolare scompare, resta solo la forma circolare poggiata a terra: quasi una rappresentazione plastica dell'idea tutta moderna che il Regno dei Cieli si realizza già in terra. 

Una diabolica inversione dei simboli: cosí che il cielo non sta piú in alto (in cielo), bensí in basso (sulla terra). 
Quasi a dichiarare che in cielo non v'è piú nulla: tutto sta ormai in terra!

Dovrebbero essere i prelati a controllare che si mantegano fermi questi richiami, ma evidentemente i controllori sono diventati degli ignoranti in materia e si affidano alla fantasia individuale degli architetti famosi che sanno di tutto, tranne che di religione e di religione cattolica.

Dove ci porterà il postconcilio?
 
 
 
A proposito di moderna architettura sacra si veda: Esempii di nuova architettura postconciliare

 
SI VEDA L'ARTICOLO:

DOPO ASSISI, FATIMA. 
UN SANTARIO ECUMENICO A FATIMA?





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