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NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA Pubblichiamo il testo di un articolo-intervista apparso
sul quotidiano
ove un prete (!?) fa l'apologia delle sue distorte fantasie convinto di parlare della Religione Cattolica. "Col permesso delli Superiori"?
Firenze.
Che cosa è cambiato a Firenze con l'avvento
di Antonelli al posto di Piovanelli?
Antonelli è mai venuto a trovare la sua comunità?
Piovanelli permetteva questi «strappi»
alle norme morali?
Cosa pensa in generale della Chiesa toscana?
Preti come lei danno l'impressione di essere sopportati
dalle gerarchie ecclesiastiche.
Dove sbaglia la Chiesa?
La Chiesa non rischia di ritrovarsi con pochi fedeli?
Breve nota: Sia chiaro che non è nostra intenzione fare dello scandalismo a tutti i costi. Sappiamo bene che, grazie a Dio, ci sono anche tanti sacerdoti che vivono seriamente il loro stato e che non hanno niente a che vedere con questi nuovi preti partoriti dal postconcilio. Tuttavia, non possiamo far finta che casi come questo siano delle rare eccezioni, da affidare alla misericordia di Dio e nei confronti dei quali la Chiesa pratica quello spirito di pazienza e di tolleranza che le è proprio. Pur non trattandosi della maggioranza, i casi come questo sono tantissimi, pur differenziantesi per mille sfumature, e interessano preti e vescovi, e fanno opinione, a volte scuola. Quello che è terribile, prima ancora che scandaloso, è che questi casi dimostrano che nella Chiesa vi è una vasta schiera di ordinati che praticano e predicano una religione che non è più la Religione Cattolica. Non è vero che si tratta di opinioni di singole persone (cosa già grave di per sè, trattandosi di preti), si tratta di gente che è stata educata nei seminari, che è stata "ordinata" (viene da dire: "disordinata"), che viene mandata a predicare il Vangelo di Cristo ben sapendo che invece predicherà il vangelo dell'Anticristo. E anche a voler ammettere che siano stati ordinati e comandati per errore, come giustificare che vengano mantenuti ai loro posti, con grande pericolo per le ànime dei fedeli, se non pensando che chi lì li mantiene ne condivida, in tutto o in parte, la condotta, il pensiero e la mala-predicazione? (torna su)
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