NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA
 
 

Chiesa del Calvario a Schenkenfelden, diocesi di Linz, Austria

L'ARCOBALENO  AL  POSTO  DEL  CROCIFISSO



 
Guardando questa inquadratura, non si nota subito l'incredibile confusione che vige in questa chiesa.
L'attenzione viene monopolizzata, infatti, dal contesto complessivo, che rende bene l'idea del tempio cattolico.

Certo, se in questo presbiterio non ci fosse in primo piano lo scomposto altare moderno, sarebbe molto meglio. Purtroppo però il disordine non finisce qui.

Subito ci si chiede cosa diavolo possa mai significare quell'arcobaleno in fondo all'abside.
Vedremo in seguito la risposta.

Guardando la seconda inquadratura, dopo aver mirato il ridicolo altare moderno con quattro bei candelotti, si rimane stupiti nel notare che nell'abside è stato collocato nientemeno che il Cero Pasquale, con una piccola croce accanto, così da formare, insieme col fonte, il “battistero”.

Questi preti moderni hanno perso davvero il ben dell'intelletto.

Una volta, quando la Chiesa adibiva al culto degli “edifici sacri”, l'abside era il posto più riservato dell'edificio. Il posto che simboleggiava il cielo verso cui tendeva la folla dei fedeli raccolti devotamente in preghiera nella navata.
Prima della navata, nel narcete o vestibolo, se non addirittura prima della chiesa stessa, e cioè fuori di essa, vi era il luogo ove si accoglievano i neofiti per essere battezzati. Ancora oggi si possono ammirare maestosi battisteri, ma posti fuori dall' “edificio sacro”, posti cioè in un luogo “prossimo” allo spazio sacro compreso nella chiesa.

Il Crocifisso è fuori dall'abside.
In fondo, dietro quest'incredibile arcobaleno, si vede una piccola croce,
che però ha una funzione che non ha niente a che vedere col posto
in cui è collocata.
 

Il termine “pro-fano” (pro fanum = davanti al sacro = fuori dal tempio) deriva infatti proprio da questa collocazione.
Qui invece il battistero è collocato nel bel mezzo dello spazio sacro: evidentemente vi si battezzano non i “profani”, bensì i credenti, i chierici, i santi… chissà!

Ed ecco spiegata la presenza dell'arcobaleno.
Non trattandosi più di una vera e propria chiesa cattolica, ma di una chiesa immaginaria partorita dalla fantasia malata dei nuovi preti, il neofita viene battezzato sotto il simbolo della vecchia alleanza noachita, cioè l'alleanza stabilita da Dio con Noè dopo il diluvio universale.

Intendiamoci, non si può certo dare per scontato che i preti moderni sappiano davvero delle correnti noachite che serpeggiano in ambito ebraico o neospiritualista: ma si può più verosimilmente pensare che sappiano molto della Nuova Era (New Age), del pullulare di sette e chiesuole, delle interessate fisime ecologiste, delle ridicole parate pacifiste e compagnia bella. È per questo che l'arcobaleno in questa chiesa (come in altre) può essere considerato come un simbolo davvero diabolico o, nel migliore dei casi, anticattolico e anticristiano.

Certo questo immaginifico apparecchio scenografico sarà stato visionato e approvato dal vescovo locale, del quale viene subito da chiedersi a quale religione appartenga !



settembre 2006



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