NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA
 
 

UN  ESEMPIO  DI  SUBALTERNITÀ  CULTURALE

DEI  NUOVI  PRETI  DELLA  NUOVA  CHIESA

ovvero

per i bambini niente più catechesi, meglio il metodo Montessori 




Chi a luglio scorso fosse entrato nella Basilica Collegiata Prepositurale di San Babila, corso Monforte, 1, a Milano, con sua sorpresa si sarebbe trovato a mirare questo incredibile avviso:



L'amico che ci ha inviato la segnalazione si chiede, giustamente, se per caso non abbia più alcun valore quanto riportato nei Vangeli:

Gli presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio.” (Mc 10, 13-14. Cfr: Lc 18, 15-16)
Siamo convinti che per molti preti moderni le cose stiano effettivamente come paventato dal nostro amico, almeno a giudicare dal modo in cui si prendono cura delle ànime che il Signore ha loro affidate.

Una volta, e diciamo una volta non perché diamo inizio ad una favola, ma perché fino a poco tempo fa e, grazie a Dio, ancora oggi in quelle chiese rette da sacerdoti seri e devoti alla Santa Religione, … una volta i bambini si portavano a Messa fin da neonati, proprio perché imparassero a stare nella casa del Signore, e se accadeva che si mettessero a piangere, era la madre che usciva subito dalla chiesa per calmare il povero piccolo inconsapevole, perché nella casa di Dio tutto si svolgesse con decoro e con devozione. E quando i bambini, già un po' cresciuti, erano in grado di imparare che in chiesa si sta composti e in silenzio (nonostante la noia e l'irrequietezza li muovesse all'agitazione), era il padre che li riprendeva e li tratteneva, con uno sguardo, con un richiamo, con un salutare scappellotto se necessario.

Tutto questo, una volta, in quel tempo e in quel mondo mitico !, si chiamava catechesi. Che poi, per i meno avvezzi al linguaggio dotto, non era altro che educazione e insegnamento. Non era altro cioè che l'espletamento di un dovere elementare derivante dal proprio stato di genitore, o di parroco nel caso in specie.
 
Cosa ti fanno invece questi preti moderni ? 
Incredibile, ma vero !  Si preoccupano di preservare i bambini dalla terribile e abominevole tortura dell' “indurli al silenzio”.

Urlate, schiamazzate, sbizzarritevi … cari bambini: esprimetevi liberamente. Lasciate stare quella incompresibile usanza di andare ogni tanto in chiesa a sentire la Messa, dove gli adulti sono costretti, poverini, a stare fermi e zitti.

Esprimetevi liberamente, giuocate con tranquillità, poiché sta scritto: a chi è come loro appartiene il regno di Dio !

Se poi qualcuno si chiedesse come mai allora gli adulti non possano fare come i bambini, così da possedere anche loro il regno di Dio, ecco subito pronta la nuova pastorale dei nuovi preti della nuova Chiesa.

La dedica completa della Basilica è: San Babila e i tre fanciulli.
Sono quelli che si vedono accanto al santo vescovo in questa
raffigurazione nell'abside.
Ci chiediamo se, un giorno o l'altro, i preti della Basilica  non
penseranno di spedire anche loro fuori dalla chiesa.

In chiesa non ci si inginocchia più, massimamente quando ci si accosta a quello che ancora si chiama il 

Corpo di Cristo.
In chiesa non si sta più composti e in silenzio, soprattutto durante la Messa.
In chiesa tutti possono agitarsi, in particolare quando si viene invitati, nel corso della Messa, a scambiarsi
un segno di pace (!?)
In chiesa si può parlare a piacimento, soprattutto da parte dei preti.
In chiesa si possono fare i rumori più strani, soprattutto quando si cantano e si suonano le canzonette.
In chiesa si possono battere le mani indiscriminatamente, perché oggi si applaude a qualsiasi cosa,
perfino al dolore provocato dalla morte di una persona cara.
… e via così.

Ora, che i bambini sentano il bisogno di giuocare, è cosa più che legittima, ma è incredibile che dei preti, che un tempo facevano anche gli educatori, si dimentichino che i bambini vanno anche educati.
Se perfino in chiesa si spingono i bambini a fare solo quello che piace loro: perché poi lamentarsi se uno marina la scuola, un altro va a rubare, un altro ancora si droga … e cose simili ?
Certo, non tutti i bambini così maleducati, da grandi si metteranno sulla cattiva strada, ma è altrettanto certo che tutti i grandi che si sono messi sulla cattiva strada, da bambini quasi sempre sono stati maleducati così.

C'è un aspetto curioso in tutto questo (e in tante altre situazioni simili).
C'è stato un periodo, verso gli anni settanta (guarda caso !) che si giunse perfino a collocare gli interruttori delle luci di casa ad un'altezza tale che i bambini potessero arrivarci facilmente: perché, poverini, dovevano essere messi a loro agio, diversamente si sarebbe danneggiato lo sviluppo della loro personalità.
Queste incredibili “puerilità”, tanto ridicole quanto pericolose, facevano parte del famoso metodo Montessori.
Dopo qualche decennio queste cose andarono a finire nel dimenticatoio e oggi, ormai, sono obsolete.
Ma che ti fanno i nostri preti ? Quasi a confermare la loro mania di arrivare sempre per ultimi, ecco che ti riscoprono il supremo valore della libera espressione del bambino.
Quello che da anni è stato abbandonato dalla stessa sovversione laica e antireligiosa, ecco che oggi la riscoprono i nuovi preti. Lo stesso è accaduto per tante vecchie mode: per il femminismo, per esempio.
Questi “avanguardisti” dell'ultima ora, questi maniaci dell' “aggiornamento”, questi progressisti del regresso: non sono altro, in fondo, che degli epigoni ritardatari di una retroguardia fiaccata e logorata dalla velocità dell'insano progresso.

settembre 2006




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