NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA
 
 

Ritiro dei carismatici

Arcibasilica del SS. Salvatore
(San Giovanni in Laterano)
8 giugno 2010

L’8 giugno 2010 si è tenuta una giornata di ritiro per vescovi, sacerdoti e seminaristi, promossa dal Rinnovamento Carismatico Cattolico e dalla Fraternità Cattolica, sul tema “Il dono del Sacerdozio”, in vista del convegno internazionale “Fedeltà di Cristo, fedeltà del sacerdote” promosso per il 9-11 giugno dalla Congregazione per il Clero, in occasione della chiusura dell’anno sacerdotale indetto dal Santo Padre Benedetto XVI.
La giornata di ritiro, nell’Arcibasilica del SS. Salvatore, è stata animata e servita dal Rinnovamento nello Spirito Santo, che ha provveduto all’accoglienza, alla “preghiera carismatica”, al canto e alla celebrazione eucaristica.



A Roma, vi è una piazza grandissima che sarebbe davvero l’ideale per le adunate oceaniche in stile democratico, piazza San Pietro. Peccato che è territorio della Città del Vaticano!

Ma i massofili, o demo-populisti che dir si voglia, da anni hanno provveduto ad eleggere a propria “fissa dimora” un’altra piazza di Roma, San Giovanni, praticamente il sagrato dell’Arcibasilica del SS. Salvatore, o San Giovanni in Laterano, sfogandosi soprattutto con incredibili rumoracci e con ritmi e danze che non hanno proprio niente a che vedere con la chiesa né col sagrato della chiesa.



1 maggio 2010 - Gioiosa manifestazione di entusiasmo e di giubilo fuori dell'Arcibasilica.
Sullo sfondo la madre di tutte le chiese, in primo piano la fine della religione cattolica.


L’Arcibasilica del SS. Salvatore è, nientemeno, che Archibasilica Sanctissimi Salvatoris et Sancti Iohannes Baptista et Evangelista in Laterano omnium urbis et orbis ecclesiarum mater et caput, cioè la chiesa madre di tutte le chiese del mondo, cattedrale del Papa, Vescovo di Roma.

È come se la scelta di quella piazza per gazzarre e baldorie di ogni genere, volesse sottolineare la totale noncuranza nonché l’aperto disprezzo che il mondo nutre per la Chiesa.

Per anni la Chiesa ha continuato a subire questo affronto, dall’esterno, ma ecco che finalmente, grazie all’insegnamento del Concilio Vaticano II, l’affronto si consuma anche all’interno di questa chiesa madre di tutte le chiese.



Data la notizia e posta la premessa, segnaliamo qualche immagine dell’incredibile raduno che, subito a prima vista, è come se avesse distrutto duemila anni di storia della Chiesa Cattolica.

Infatti, in quel consesso, di cattolico non v’era nulla, se non il convincimento personale dei tanti convenuti, chierici e laici, che, educati allo spirito del Concilio, credono che la Chiesa di Cristo sia quella partorita dalle loro incoltivate e sfrenate fantasie, magari perché continuano ad avere l’appoggio e l’avallo della Gerarchia.

Col permesso delli Superiori



La scenografia, con bacheche e palloncini, è chiaramente acattolica.
Si dice: questi “fedeli” manifestano così il loro entusiasmo,
si chiede: ma la religione cattolica si è ridotta a religiosità epidermica?
O non si tratta, molto semplicemente, dello “spirito del mondo” che è entrato nella Chiesa e nelle chiese?
Come dimostra la comparazione tra la foto sopra (manifestazione all'esterno dell'Arcibasilica)
e le foto sotto (manifestazione all'interno dell'Arcibasilica).




I gesti sono i medesimi, al pari della scenografia.
A fianco dell'altare si vede l'animatore che eccita gli animi degli astanti,
declama con le braccia alzate e tutti lo seguono entusiasti, accamando e cantando.
La sola differenza è che il chiasso, invece che all'esterno, qui lo si fa all'interno.




Ed eccoli, questi moderni cattolici che si sbracciano e urlano.
Preti, religiosi, religiose, laici.
Un'accozzaglia di moderni adoratori della “parola”, in questa occasione urlata,
forse per farla penetrarla meglio nella zucca di questi cattolici moderni.




Qui mancano le immagini della Messa, ma è facile immaginare che razza di
celebrazione liturgica si possa produrre con un'atmosfera del genere.
A scanso di equivoci, riportiamo un'immagine di una Messa carismatica, celebrata in Italia.




All'elevazione, un cantante con regolamentare chitarra,
si esibisce in una melensa melodia ritmata che dovrebbe ricordare la Consacrazione.
Non bastavano i ridicoli canti moderni eseguiti dalla navata,
questi carismatici devono essere più realisti del re,
devono cantare addosso all'altare e perfino addosso alle Specie Consacrate.
Che cattolici veramente credenti e devoti!!!
Se ci si viene a dire che si tratta di “sensibilità” diverse, non abbiamo nessuna difficoltà
a rispondere: È vero! una diversa sensibilità, una sensibilità non cattolica,
una sensibilità blasfema e anticattolica,
una sensibilità tanto umana da far chiaramente trasparire l'influenza del Demonio.
Altro che Rinnovamento nello Spirito Santo!




luglio 2010



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