NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA
“FAMIGLIA CRISTIANA” E LE DONNE NUDE
Nel nel n° 45 del 6.11.2005 (in edicola dal 3.11.2005)
di Famiglia Cristiana, è stato pubblicato un inserto pubblicitario
con un nudo femminile per richiamare l'attenzione sul prodotto.
Noi ci siamo occupati altre volte di questo giornale scandalistico
che viene distribuito capillarmente e colpevolmente in tutte le parrocchie,
e lo abbiamo fatto per denunciare lo scandalo della cattiva presentazione
della fede e della travisazione dell'insegnamento cattolico.
Questa volta si tratta invece di una cosa meno seria,
ma non per questo meno grave e meno importante.
In realtà, a guardare la foto in questione, non
si rimane particolarmente meravigliati: ormai è da anni che si vede
di peggio, ad ogni angolo di strada, senza che nessuno abbia la minima
possibilità di difesa, la minima possibilità di rifiuto,
la minima possibilità di protesta.
E in televisione? Migliaia di donne offerte in costumi
quasi adamitici e diecine di preti, di monaci e di suore che tranquillamente
fanno loro da contorno. |
|
Figuriamoci se con questa foto Famiglia Cristiana
possa
essere accusata di aggravare ulteriormente le cose, più di quanto
faccia settimanalmente con la sua costante opera di demolizione della fede
e di stravolgimento dell'insegnamento cattolico!
Dove sta allora la particolare gravità di questa
iniziativa?
Innanzi tutto nel fatto che un giornale sedicente cattolico
abbia accettata una pubblicità che, come è ormai di moda,
per reclamizzare un ventilatore usa il nudo femminile.
Vero è che questo accade ormai per qualunque cosa,
proprio in forza della depravazione che non risparmia niente e nessuno,
ma proprio per questo Famiglia Cristiana, se fosse veramente un
settimanale cattolico, non avrebbe dovuto prestarsi a questo giuoco subdolo
e avvilente. La donna non può essere oggetto di meretricio, né
i lettori di Famiglia Cristiana
possono essere considerati come
degli insaziabili fruitori di donne nude, abbrutiti fino al punto di convincersi
a comprare una qualunque fesseria perché suggestionati da un sedere
nudo.
Questa è vera e propria pornografia, e cioè
uso morboso del corpo nudo per la sollecitazione dei bassi istinti e per
l'allentamento dei freni inibitori.
Non sanno niente di tutto questo i Padri Paolini che
dovrebbero fare apostolato cattolico?
Ma c'è dell'altro!
Da esempi come questi si comprende con facilità
che ormai i nuovi preti della nuova Chiesa non pretendono minimamente di
“informare” la società secondo gli insegnamenti del Signore, ma
si compiacciono di adottare, anche pruriginosamente, le suggestioni della
società moderna, financo le più becere, le più volgari
e le più morbose, poco curandosi del danno che ne viene ai fedeli:
sia per la confusione tra insegnamenti del Signore e brutture del mondo,
sia per l'istigazione a considerare normali le cose avvilenti, devianti
e volgari.
Questo dovrebbe essere il lavoro tipico del Demonio,
e sicuramente costui lo svolge senza posa.
Che ultimamente abbia arruolato i Padri Paolini tra
i suoi più stretti collaboratori?
Ma c'è ancora dell'altro!
Se si legge Famiglia Cristiana (quando si riesce
a resistere stoicamente), si trovano spesso i soliti luoghi comuni circa
la “valorizzazione della figura femminile” nella Chiesa.
L'ambito ecclesiale moderno ha mutuato questo luogo comune
dal linguaggio e dall'azione erosiva della sovversione, il cui scopo dichiarato
è sempre stato quello di distruggere la famiglia, la società
e la Chiesa.
Strampalati ragionamenti circa il nuovo ruolo della donna,
visto alla luce della predicazione moderna, si trovano anche nei documenti
ufficiali della Chiesa.
Quando quelli come noi denunciano il male derivante da
tale asservimento culturale, diventano oggetto di critiche, di condanne
e di esclusioni: con ogni mezzo li si descrive come fuori dalla realtà.
Oggi Famiglia Cristiana, con la pubblicazione
di questa pubblicità, dimostra con i fatti che avevamo e che abbiamo
ragione.
Dimostra che tutte le buone intenzioni sulla decantata
“valorizzazione della figura femminile”, si riducono inevitabilmente all'uso
mercenario delle donne nude!
Intendiamoci.
Nessuno pensi che prendiamo gusto a generalizzare, che
ci dimentichiamo di tante persone di buona volontà e di rette intenzioni,
anche tra i Padri Paolini, non è così.
La nostra foga e la nostra durezza, però, sono
del tutto giustificate, sia per la confusione che oggi regna solenne dentro
la Chiesa, sia per il silenzio di tanti chierici e laici che finiscono
col farsi complici della diffusione del male.
Qualcuno deve allora alzare la voce, gridare con forza,
avvisare i fedeli distratti, richiamare l'attenzione dei Pastori della
Chiesa.
I fedeli non fanno prima un corso di preparazione mediatica
per evitare poi l'influenza nefasta di pubblicazioni falsamente cattoliche
come Famiglia Cristiana.
Essi si attengono solo all'immediatezza dei piccoli
fatti: se Famiglia Cristiana pubblica le donne nude, significa che
questo rientra nell'insegnamento del Signore, significa che questo è
l'insegnamento della Chiesa, significa che tutta la Chiesa, Papa compreso,
sono d'accordo per le donne nude, sono d'accordo con l'uso che se ne fa.
Questo è quello che pensa il fedele che trova
Famiglia
Cristiana sui banchi delle parrocchie la Domenica.
Ogni distinguo successivo è del tutto insignificante
a fronte del danno che si è già arrecato.
Interpellato circa le perplessità suscitate da
una tale scelta,
don Antonio Sciortino, Direttore di Famiglia Cristiana,
ha risposto:
“Non abbiamo né rotto un tabù né
compiuto una inversione di marcia: non mi pare che una sagoma di figura
femminile attraverso un vetro appannato e sporco possa creare particolari
turbamenti: forse potrebbe urtare la sensibilità di qualche lettore,
come è avvenuto in passato, e allora si creerà un dibattito
tra i lettori” (Ansa, 2.11.05)
“Non bisogna vedere quello che non c'é. La pubblicazione
non è frutto di una svista, ma una decisione consapevole che rispetta
la nostra linea editoriale” (La Repubblica, 3.11.05).
Nuove illuminazioni sulla via di Damasco?
Sicuramente sì!
Un'illuminazione illuminista, però! Un'illuminazione
dovuta alle fiamme dell'Inferno!
Il nostro Direttore (forse in forza della sua virtù
eroica!?) non teme “particolari turbamenti”, ed ha anche ragione, poiché
ormai siamo talmente abituati alle donne nude che i nostri giovani sono
più portati all'indifferenza o alla deviazione piuttosto che al
“turbamento”.
In fondo è questo il vero scopo della pornografia;
reprimere i comportamenti normali per sostituirli con comportamenti disordinati,
viziosi e patologici.
Non pensavamo però che di questo si potesse menare
vanto: come fa il nostro confuso Direttore.
Peraltro, lui dice, se qualcuno ha qualcosa da ridire,
si aprirà un dibattito. Lui, che è un prete (?!), invece
di offrire delle indicazioni edificanti ai fedeli cattolici propina loro
delle piccole provocazioni, e poi sollecita i dibattiti: è questa
la nuova pastorale scaturita da quel geniale e originale consesso che va
sotto il nome di Concilio Vaticano II.
Qualcuno potrebbe pensare che noi esageriamo: ma è
lo stesso Direttore che ci dà ragione: le donne nude sono conformi
alla “linea editoriale” di Famiglia Cristiana.
Chi può seriamente affermare che stiamo parlando
di un giornale cattolico e di un prete che lo dirige?
Eppure, per quanto possa sembrare impossibile, le cose
stanno veramente così.
Quantomeno per quel che riguarda la Gerarchia.
È del 1 ottobre di quest'anno l'udienza concessa
ai rappresentanti della Famiglia Paolina dal Santo Padre. Udienza fortemente
sollecitata e debitamente pubblicizzata (Famiglia Cristana n°
41 del 9 ottobre 2005).
In quella occasione Benedetto XVI ha avuto parole di apprezzamento
per Famiglia Cristiana (si veda il riquadro a fianco), parole che
ci piace pensare siano state dettate dalla cortesia formale e non dal reale
convincimento dal Santo Padre.
Vero è che nella parte del testo che abbiamo
sottolineato qui a fianco si può facilmente leggere un richiamo
all'essenziale, ma non v'è dubbio che la grande confusione permane
e che i fedeli continuano a ricevere insegnamenti deleteri e anticattolici. |
Don Sciortino mostra Famiglia Cristiana a Benedetto
XVI
Brani del discorso pronunciato dal Santo Padre
………
A tutti e a ciascuno giunga il mio apprezzamento
per il servizio che rendete alla propagazione del
Vangelo mediante i moderni mezzi di comunicazione
sociale, seguendo l’esempio e gli insegnamenti
del Fondatore, il beato Giacomo Alberione. In
particolare, sono oggi presenti coloro che operano
nell’ambito italiano: penso in primo luogo alla
rivista Famiglia Cristiana e agli altri periodici,
penso alle Edizioni San Paolo e alle vostre
ben note Librerie sparse in tutta Italia, come pure
al settore degli audiovisivi e delle più moderne
frontiere della comunicazione.
Il vostro è un apostolato di avanguardia in un
campo vasto e complesso, che offre tante
opportunità e comporta, al tempo stesso, non
pochi problemi; un’attività molteplice che esige
preparazione e competenze specifiche con un
costante aggiornamento, se si vuol rispondere
effettivamente alle sfide del mondo attuale,
percepito sempre più
come "villaggio globale".
………
Cari amici, proclamare il Vangelo servendosi dei
moderni mezzi della comunicazione ? proprio questo
vuole realizzare il periodico Famiglia Cristiana,
entrando nelle case di tanti italiani in patria e
all’estero ?, accanto alla necessaria e doverosa
formazione professionale, richiede anzitutto
una salda adesione personale al Divino Maestro.
………
Vi esorto, pertanto, a rinnovare l’impegno, che vi è
proprio, di essere una presenza educativa al servizio
della comunità cristiana, affinché, nelle sue diverse
articolazioni, sia in grado di sviluppare una capacità
comunicativa sempre migliore, a immagine del Signore
Gesù, nel quale la comunicazione tra Dio e l’umanità
ha raggiunto la sua perfezione (cfr Lett. ap.
Il rapido sviluppo, 5).
|
Seguito della vicenda
In seguito alle proteste che sono venute da più
parti, lo stesso Direttore di prima ha pensato bene di tamponare la falla.
Dalla sicurezza precedente, in una settimana, è passato alle scuse.
“Di questo, doverosamente, mi scuso con i lettori
- precisa il direttore - riconfermando la volontà di attuare
le linee editoriali che mi sono state indicate dalla proprietà e
rinnovando l’impegno di continuare a servire la famiglia, come la rivista
fa, ogni settimana, ormai da quasi 75 anni” (Corriere della Sera,
7 nov. 2005)
Ora, non v'è dubbio che già altre volte
Famiglia
Cristiana ha pubblicato disinvolte pubblicità (la biancheria
intima femminile del febbraio 1996, per esempio), ma soprattutto è
indubbio che è da anni che Famiglia Cristiana diffonde consigli
che non hanno niente di cristiano, né di cattolico. Basta pensare
al lavoro sottile e pernicioso condotto per anni da Leonardo Zega con la
sua rubrica di risposta ai lettori.
La rivista è ancora lì, e ancora continua
a commettere “errori” dei quali poi chiede scusa. Ma il male è già
stato fatto.
Questa disilvoltura delle moderne pubblicazioni cattoliche
di massa è figlia dell'indifferenza che molti chierici nutrono ormai
per la Religione, unita all'amore per le cose e per le mode del mondo.
(IMUV 23 dicembre 2005)
Ritorna a Sommario
I
frutti del Concilio
Ritorna a Documenti
|