NUOVI PRETI DELLA
NUOVA CHIESA
L’ABBRUTIMENTO
DELL'“OSSERVATORE ROMANO”
a proposito della morte di tale Michael Jackson
Quando, l’anno
scorso, si seppe che sull’“Osservatore
Romano” avrebbero potuto scrivere “tutti”, e cioè anche coloro
che
niente hanno a che vedere con la Chiesa Cattolica e con la vera
Religione, rimanemmo perplessi, e sconcertati quando leggemmo la prima
firma “islamica”.
Pazienza, ci venne da pensare, …ormai la Chiesa
conciliare ci ha abituati a ben altro.
Ma mai avremmo pensato che sull’organo di stampa
del Vaticano si potesse scrivere “di tutto”.
Siamo stupefatti!
Nella nostra ingenuità pensavamo che a
tutto ci fosse un limite.
I fatti ci danno torto!
È accaduto sabato 27 giugno.
Nell’edizione giornaliera dell’organo della Santa
Sede è comparso un
articolo che, tempestivamente, ha ricordato la morte di un personaggio
americano, tale Michael Jackson, di professione indefinita, noto per le
sue aberrazioni pubbliche e private.
L’articolo (La parabola artistica
di Michael Jackson),
breve e stringato, presentava questo personaggio come “un mito
del
pop” e ne elencava i meriti (!?), con un linguaggio da giornaletto
divulgativo di basso consumo. Una sorta di panegirico semi-colto dove
la cosa più evidente era la specialistica competenza degli
autori e la
loro decisiva ammirazione per il personaggio e la sua produzione
ripetutamente definita “artistica”.
Fra le altre cose, si leggeva che “A
quei tempi era ancora nero, non aveva cioè ancora cominciato
quel
processo di ridefinizione personale, più che razziale, che negli
anni
lo ha condotto a perdere i tipici tratti somatici degli afroamericani.”
Così
abbiamo imparato che entrare ed uscire dal chirurgo
plastico per cambiarsi i connotati, violentare e deformare la struttura
e la costituzione dell’epidermide, riposare imbottigliato in una
macchina iperossigenante, non sarebbero altro che legittima “ridefinizione personale”.
Ma attenzione, diceva l’articolo, “Forse
Jackson non voleva banalmente diventare bianco, ma affrancarsi dai
vincoli, anche artistici, imposti dall’appartenenza etnica”.
Così abbiamo imparato anche: che non c’è cosa di meglio
da fare che “affrancarsi dai vincoli
etnici”.
Altro che capriccio per cambiarsi i connotati e il colore della pelle,
la cosa è seria, diceva l’articolo: volle affrancarsi dai
vincoli
etnici… altro che storie!
Ne avevamo sentite e lette di corbellerie, ma non avremmo mai pensato
di dover comprare l’“Osservatore Romano” per tenerci informati in
materia.
Ma la nostra indignazione e il nostro
dolore di
cattolici non vengono tanto da queste elucubrazioni da fumetto, quanto
dal fatto che nel complesso l’articolo si rivela essere veicolo di
infezione, di disordine, di sollecitazione diabolica, tanto più
pericolose per quanto poco appariscenti.
Sì, perché qui si tratta di un personaggio emblematico di
un mondo
dedito alla sovversione di ogni valore umano e naturale, di ogni senso
del reale e del vero, di ogni costume e morale.
Dedito in sostanza alla
rivolta titanica contro Dio.
Sovversione e rivolta realizzate con ogni
mezzo, dalla filosofia alla politica, dalle arti grafiche alla musica,
dalla scuola alla famiglia; e soprattutto aventi in vista i più
giovani, perché saranno loro gli uomini “maturi” di domani.
E tralasciamo i riferimenti specifici alle squallide vicende domestiche
del personaggio in questione, peraltro puntualmente ricordate e
minimizzate nell’articolo… perché in fondo la sporcizia di certo
mondo
dello spettacolo oggi non risparmia quasi nessuno. La musica degradata
e degradante ormai diffusa in ogni dove è risaputo che conduce
spesso
all’alienazione e alla dissociazione, fino alla depravazione e
all’autolesionismo. Altro che “ridefinizione personale”!
Per chi pensasse che noi esageriamo,
soprattutto
facendo mostra di vedere il diavolo in ogni dove, prendiamo spunto
dalle citazioni presenti nell’articolo in questione e vediamo di che
razza di “produzione artistica” si tratterebbe.
“
Nel suo disco più riuscito - Thriller, del 1982, conosciuto
anche da
chi non frequenta questi mondi musicali - Michael Jackson ha accostato
ballate pop a brani soul o marcatamente rock, dominate da possenti
assolo di chitarra.”
Così si esprime l’ “Osservatore Romano”.
… pop, soul, rock, possenti assolo di chitarra… davvero una manna dal
cielo! Musica celestiale!
Ma che sarà mai questo tanto decantato “Thriller”?
Vediamolo insieme, con l’aiuto della lettura del testo e di qualche
immagine di pubblico dominio.
Riportate qui a fianco.
Anche uno stupido capisce che qui si parla, e si canta, di demoni e
creature notturne, di terrore e di fetore, di amorazzi in cimitero, di
morte e distruzione, di assassinii e incubi, di decomposizione e
devastazione
… di quanto di meglio la vita possa proporre… insomma!
E come si può definire tutto questo se non demoniaco?
È tale moderna produzione “artistica”, accuratamente orchestrata
dal
Principe di questo mondo, viene ammannita a piene mani alle nuove
generazioni… per la perdizione delle anime e dei corpi!
È questo di cui si occupa oggigiorno l’ “Osservatore Romano”.
E non se ne occupa per
stigmatizzarlo, per invitare i fedeli a
fuggirlo, per svolgere la sua funzione di “informatore cattolico”. Se
ne occupa per condividerlo, per invitare i fedeli a parteciparvi, per
suggerirlo come componente idonea della cultura cattolica.
Il famoso unicuique
suum, che troneggia sotto la testata del giornale
sembra davvero roba vecchia di secoli.
Tranne che, secondo l’esegesi
moderna, non si sia finito col comprenderlo ecumenicamente, nel senso
che bisogna dare spazio a tutti, anche a Satana e agli spiriti ribelli,
piuttosto che rendere ad ognuno secondo giustizia e verità, come
si
credeva ingenuamente qualche tempo fa.
Come dire: quarant’anni di concilio e
post-concilio non sono davvero passati invano!
Ci chiediamo: in questo contesto, che senso ha mantenere ancora sotto
la testata la scritta non paevalebunt,
quando di fatto, per ciò che
attiene al giornale della Santa Sede, le porte dell’inferno hanno
più
che prevalso, sono state addirittura spalancate dai suoi redattori e
dai suoi supervisori?
Esageriamo noi o questi nuovi preti
della nuova Chiesa hanno perso il ben dell’intelletto?
Quem Deus vult perdere,
dementat prius!
E se questo è
ciò che troviamo sull’“Osservatore Romano”, organo ufficiale
della Santa Sede,
da chi dobbiamo andare per
avere parole pulite che esprimano concetti
sani e forniscano suggerimenti morali conformi all’insegnamento di
Cristo?
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È quasi mezzanotte
è qualcosa di malvagio si aggira nel buio
Sotto la luce della luna vedi una sagoma che quasi ti blocca il cuore
Tenti di gridare, ma il terrore ti prende il suono prima che tu lo
emetta
Inizi a immobilizzarti mentre i tuoi occhi sembrano l'immagine
dell'orrore
Sei paralizzato
Perché è un thriller, una notte di suspense
E nessuno ti salverà dalla bestia che sta per colpire
Sai che è un thriller, una notte di suspense
Combatti per la tua vita circondato da un assassino, stanotte è
thriller
Senti la porta sbattere e capisci che non rimane più niente dove
correre
Senti la mano fredda e ti chiedi se rivedrai mai il sole
Chiudi gli occhi e speri che sia solo immaginazione
Ma allo stesso tempo odi la creatura avvicinarsi da dietro
Non hai più tempo
Perché è un thriller, una notte di suspense
Non c'è nessuna seconda possibilità contro la cosa con
quaranta occhi
Sai che è un thriller, una notte di suspense
Combatti per la tua vita in un assassino, stanotte è thriller
Le creature della notte chiamano
E i morti iniziano a camminare nelle loro maschere
Non c'è via di fuga dalle fauci dell'alieno questa volta
Sono spalancate
Questa è la fine della tua vita
Stanno per prenderti, ci sono demoni che convergono da ogni parte
Ti possiederanno, a meno che tu non cambi il tuo numero di telefono
Ora è il momento, per me e te, di abbracciarci stretti
Per tutta la notte ti salverò dal terrore sullo schermo
Ti farò vedere
Che è un thriller,
una notte di suspense
Perché posso elettrizzarti più di quanto qualsiasi
fantasma oserebbe
Ragazza, questo è un thriller, una notte di suspense
Quindi lasciami stringerti per spartire l'assassino, il perditempo, il
nemico
Thriller qui, stanotte
L'oscurità scende sulla terra
La mezzanotte è vicina
Creature strisciano in cerca di sangue
Per terrorizzare tutto il vostro vicinato
E chiunque verrà trovato
Senza il coraggio di scappare
Dovrà affrontare i segugi dell'Inferno
E si decomporrà dentro il corpo di un cadavere
La puzza più fetida riempie l'aria
La paura di quarantamila anni
E spettri scuri da ogni tomba
Si stanno avvicinando per compiere il tuo destino
E anche se tu combatti per restare vivo
Il tuo corpo inizia a tremare
Poiché nessun mero mortale può resistere
Alla malvagità del thriller
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giugno 2009
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I
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