MAGISTERO DELLA SANTA CHIESA

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    INDICE  PER  ARGOMENTI:  CHIESA
    1835 17 maggio - Gregorio XVI - Commissum divinitus
    sulla intangibilità della potestà della Chiesa in materia di amministrazione per il bene delle anime
    1885 1 novembre - Leone XIII - Immortale Dei
    sulla natura soprannaturale della Chiesa, sul potere ecclesiastico e sul potere civile, sulla iniquità delle ideologie moderne, sulla tendenza moderna ad emarginare la Chiesa e la sua autorità, sulla ingiustizia delle concezioni libertarie, sulla libertà religiosa, sulla funzione degli amministratori cattolici
    1907 3 luglio - san Pio X - Lamentabili sane exitu (condanna delle proposizioni moderniste)
    sulla condanna di 65 proposizioni contrarie alla Religione: sull’esegesi (1-3), sul magistero (4-7), sulla censura ecclesiastica (8), sull’ispirazione della sacra Scrittura (9-12), sull’artificiosità dei Vangeli (13-20), sulla mutazione della Rivelazione (21), sui dogmi presentati dalla Chiesa (22-26), sulla divinità di Gesú Cristo (27-30), sulla artificiosità della Tradizione patristica (31), sull’erranza della teologoia (32), sulla inautenticità dei Vangeli (33), sulla precipua umanità di Cristo (34-35), sulla astoricità della Resurrezione (36-37), sulla devianza della dottrina paolina (38), sulla artificiosità dei Sacramenti (39-41), sulla artificiosità del Battesimo (42-43), sulla artificiosità della Confermazione (44), sulla artificiosità della Eucarestia (45), sulla artificiosità della Penitenza (46-47), sulla artificiosità della Unzione (48), sulla infondatezza dell’Ordine (49-50), sulla infondatezza del Matrimonio (51), sulla invenzione della Chiesa (52-54), sul primato del Papa Vescovo di Roma (55-56), sulla evoluzione delle scienze naturali e teologiche (57), sulla evoluzione della Verità (58), sulla evoluzione della dottrina (59-61), sulla evoluzione del Credo (62), sulla supremazia del progresso umano sulla dottrina della Chiesa (63-65)
    1907 8 settembre - san Pio X - Pascendi Dominici gregis (condanna del modernismo)
    sugli errori ormai sostenuti anche da cattolici e da ecclesiatici e sulla condanna del modernismo e dei modernisti: sull’agnosticismo dei modernisti, sulla immanenza vitale dei modernisti, sulla coscienza religiosa dei modernisti, sulla storicità dei modernisti, sul sentimento religioso dei modernisti come base di ogni religione, sulla elaborazione intellettuale dei modernisti come fondamento della Fede, sulla connotazione precipuamente umana dei dogmi sostenuta dai modernisti, sulla mutabilità dei dogmi sostenuta dai modernisti, sulla Fede intesa dai modernisti come esperienza religiosa, sul sentimento religioso e sull’esperienza religiosa intese dai modernisti come fondanti ogni religione, sulla equivalenza delle religioni derivante dalle convinzioni moderniste, sulla identificazione dei modernisti tra Verità e vita vissuta, sulla mutua separazione tra Fede e scienza che per i modernisti non sono in opposizione anche quanto dissentono tra loro, sulla primazia della scienza in ordine alla comprensione della Fede che per i modernisti è umanamente soggetta alla ricerca scientifica, sulla critica alla Chiesa che per i modernisti non vuole adattare i suoi dogmi all’evoluzione del pensiero umano, sulla strumentalità delle formule di Fede che per i modernisti vanno soggette all’utilità umana, sulla evoluzione degli articoli di Fede e dei Sacramenti che per i modernisti sono soggetti all’esperienza vitale dell’uomo, sulla immanenza della Fede e del culto che per i modernisti mutano nel tempo e nello spazio, sulla dipendenza della ispirazione divina dall’esperineza religiosa che per i modernisti è formativa dei Libri sacri, degli articoli di Fede e del culto, sull’autorità e sul magistero della Chiesa che per i modernisti hanno fondamento nell’umana collettività e nella sua coscienza religiosa, sulla mutua separazione tra Chiesa e Stato che per i modernisti è tutt’uno con la separazione tra essere credenti ed essere cittadini, sulla primazia della conduzione umana dell’esistenza che per i modernisti è fondamento della autorità e del magistero della Chiesa, sulla primazia della evoluzione che per i modernisti regge anche la Rivelazione e la Religione, sulla Religione intesa dai modernisti come derivante dai mutevoli bisogni dell’uomo, sulla inevitabile mutabilità della Chiesa e dei suoi insegnamenti che secondo i modernisti dipendono dalla coscienza collettiva e dall’evoluzione umana, sulla immanenza vitale che per i modernisti regge la ricerca storica, filosofica e teologica, sulla inevitabilità che la ricerca dei modernisti sia di fatto una ricerca aprioristica, sulla erranza della ricerca moderna storica e filologica, sulla erranza della esegesi moderna dei testi scritturali, sulla erranza dei moderni apologisti che sono anch’essi figli del razionalismo, sulla erranza dei moderni apologisti che sono anch’essi convinti dell’immanenza della Religione, sulla smania di innovazione che pervade la mente dei modernisti, sulla condanna di coloro che vorrebbero introdurre nei seminari gli insegnamenti modernisti che sottomettono la teologia alla filosofia, sulle cause morali che generano il modernismo: aberrazione dell'intelletto, curiosità e superbia, sulle cause intelletuali che generano il modernismo: ignoranza, smania di novità, sull’obbligo che  a  fondamento  degli  studi  sacri  si  ponga  la  filosofia scolastica, sulla esclusione dei modernisti dall’insegnamento e dall’ordinazione, sul bando degli scritti infetti da modernismo, sulla probizione dei congressi per sacerdoti tranne che non si trattino materie pertinenti, sulla istituzione del Consiglio di vigilanza diocesano per contrastare il modernismo
    1907 18 novembre - san Pio X - Praestantia Scripturae Sacrae
    sulla scomunica da comminare a coloro che contravvengono a quanto stabilito col decreto "Lamentabili sane exitu" e con l’enciclica "Pascendi Dominici gregis"
    1943 29 giugno - venerabile Pio XII - Mystici Corporis (sulla dottrina del Corpo mistico di Cristo che è la Chiesa)
    sulla Chiesa dispregiata, osteggiata, calunniata e ignorata; sui gravi errori che si diffondono anche tra i fedeli e che deviano le menti dal retto sentiero della verità; sulla maggiore diffusione del falso razionalismo e del falso misticismo; sulla Chiesa di Cristo che è la Chiesa Santa, Cattolica, Apostolica, Romana; sulla Chiesa come corpo visibile e non invisibile; sulla Chiesa come corpo organico le cui membra sono costituite da tutti i componenti chierici e laici; sulla corretta individuazione dei membri della Chiesa che sono esclusivamente i rigenerati e i professanti la vera Fede e non i separati, né gli allontanati; sulla Chiesa costituita direttamente da Gesú Cristo che ne è il Capo; sul governo della Chiesa assolto da Cristo in maniera invisibile, da Sé stesso, e in maniera visibile, mediante il Suo Vicario in terra; sui Vescovi che sono i capi delle loro diocesi sottoposti alla debita autorità del Romano Pontefice; sui rapporti fra il Capo e le membra della Chiesa; sulla spiegazione della denominazione di Corpo Mistico; sulla differenza fra società soprannaturale che è la Chiesa e società umana; sull’errore di coloro che pensano la Chiesa come società ideale di carità; sulla società perfetta che è la Chiesa e che si manifesta esternamente con la comunione nei Sacramenti, nel Sacrificio e nelle stesse leggi nonché nella stessa Fede, Speranza e Carità; sulla comunione del Corpo Mistico intorno alla santa Eucarestia; sulla condanna dell’opinione che confonde in una stessa persona fisica il divin Redentore e le membra della Chiesa; sulla condanna dell’opinione con la quale tutta la vita spirituale dei cristiani e il loro progresso nella virtù vengono attribuiti unicamente all’azione del divino Spirito, escludendo cioè e tralasciando da parte la nostra debita cooperazione; sulla condanna dell’opinione che abbiano efficacia solo le preghiere pubbliche della Chiesa e non le preghiere private; sulla condanna dell’opinione che le preghiere vadano indirizzate solo a Dio e non anche a Gesú Cristo; sulla necessità di pregare anche per tutti coloro che si sono allontanati dalla Chiesa perché vi rientrino


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