MAGISTERO DELLA SANTA CHIESA
 

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    INDICE  PER  ARGOMENTI:  ECUMENISMO  INTERRELIGIOSO
    1754 1 agosto - Benedetto XIV - Quod provinciale
    sulla necessità del rifiuto di nomi maomettani in Albania, sul comportamento dei Cristiani di fronte ai Turchi
    1854 9 dicembre - Pio IX - Singulari quadam
    sui miscredenti, i quali vorrebbero sterminato, se fosse possibile, ogni culto di religione, sui reggitori delle cose pubbliche i quali pretendono di confinare la Chiesa entro i limiti dello Stato, su alcuni uomini insigni per dottrina che tengono la ragione umana in sì gran pregio da giungere con solenne follia a pareggiarla alla religione medesima, sulla verità di fede che nessuno può salvarsi fuori della Chiesa Apostolica Romana, l’unica arca di salvezza e chiunque non sia entrato in essa perirà nel diluvio, su alcuni del Clero che non si comportano sempre come ministri di Cristo e dispensatori dei misteri divini
    1864 8 dicembre - Pio IX - Quanta cura - Syllabus
    sui principali errori della tristissima età nostra, sulla condanna dell’empio ed assurdo principio del naturalismo, della libertà di coscienza e dei culti, della separazione tra società e religione, del Panteismo, naturalismo e razionalismo assoluto, del razionalismo moderato, dell’indifferentismo, del latitudinarismo, del socialismo, comunismo, società segrete, società bibliche, società clerico-liberali
    1873 6 gennaio - Pio IX - Quartus supra
    sullo scisma consumato dalla fazione armena in Asia Minore, sulla condanna di Giovanni Kupelian, sulla controversia dei rapporti tra l’Autorità della Chiesa e il Governo Ottomano
    1907 8 settembre - san Pio X - Pascendi Dominici gregis (condanna del modernismo)
    sugli errori ormai sostenuti anche da cattolici e da ecclesiatici e sulla condanna del modernismo e dei modernisti: sull’agnosticismo dei modernisti, sulla immanenza vitale dei modernisti, sulla coscienza religiosa dei modernisti, sulla storicità dei modernisti, sul sentimento religioso dei modernisti come base di ogni religione, sulla elaborazione intellettuale dei modernisti come fondamento della Fede, sulla connotazione precipuamente umana dei dogmi sostenuta dai modernisti, sulla mutabilità dei dogmi sostenuta dai modernisti, sulla Fede intesa dai modernisti come esperienza religiosa, sul sentimento religioso e sull’esperienza religiosa intese dai modernisti come fondanti ogni religione, sulla equivalenza delle religioni derivante dalle convinzioni moderniste, sulla identificazione dei modernisti tra Verità e vita vissuta, sulla mutua separazione tra Fede e scienza che per i modernisti non sono in opposizione anche quanto dissentono tra loro, sulla primazia della scienza in ordine alla comprensione della Fede che per i modernisti è umanamente soggetta alla ricerca scientifica, sulla critica alla Chiesa che per i modernisti non vuole adattare i suoi dogmi all’evoluzione del pensiero umano, sulla strumentalità delle formule di Fede che per i modernisti vanno soggette all’utilità umana, sulla evoluzione degli articoli di Fede e dei Sacramenti che per i modernisti sono soggetti all’esperienza vitale dell’uomo, sulla immanenza della Fede e del culto che per i modernisti mutano nel tempo e nello spazio, sulla dipendenza della ispirazione divina dall’esperineza religiosa che per i modernisti è formativa dei Libri sacri, degli articoli di Fede e del culto, sull’autorità e sul magistero della Chiesa che per i modernisti hanno fondamento nell’umana collettività e nella sua coscienza religiosa, sulla mutua separazione tra Chiesa e Stato che per i modernisti è tutt’uno con la separazione tra essere credenti ed essere cittadini, sulla primazia della conduzione umana dell’esistenza che per i modernisti è fondamento della autorità e del magistero della Chiesa, sulla primazia della evoluzione che per i modernisti regge anche la Rivelazione e la Religione, sulla Religione intesa dai modernisti come derivante dai mutevoli bisogni dell’uomo, sulla inevitabile mutabilità della Chiesa e dei suoi insegnamenti che secondo i modernisti dipendono dalla coscienza collettiva e dall’evoluzione umana, sulla immanenza vitale che per i modernisti regge la ricerca storica, filosofica e teologica, sulla inevitabilità che la ricerca dei modernisti sia di fatto una ricerca aprioristica, sulla erranza della ricerca moderna storica e filologica, sulla erranza della esegesi moderna dei testi scritturali, sulla erranza dei moderni apologisti che sono anch’essi figli del razionalismo, sulla erranza dei moderni apologisti che sono anch’essi convinti dell’immanenza della Religione, sulla smania di innovazione che pervade la mente dei modernisti, sulla condanna di coloro che vorrebbero introdurre nei seminari gli insegnamenti modernisti che sottomettono la teologia alla filosofia, sulle cause morali che generano il modernismo: aberrazione dell'intelletto, curiosità e superbia, sulle cause intelletuali che generano il modernismo: ignoranza, smania di novità, sull’obbligo che  a  fondamento  degli  studi  sacri  si  ponga  la  filosofia scolastica, sulla esclusione dei modernisti dall’insegnamento e dall’ordinazione, sul bando degli scritti infetti da modernismo, sulla probizione dei congressi per sacerdoti tranne che non si trattino materie pertinenti, sulla istituzione del Consiglio di vigilanza diocesano per contrastare il modernismo
    1907 18 novembre - san Pio X - Praestantia Scripturae Sacrae
    sulla scomunica da comminare a coloro che contravvengono a quanto stabilito col decreto "Lamentabili sane exitu" e con l’enciclica "Pascendi Dominici gregis"
    1928 6 gennaio - Pio XI - Mortalium animos (sull’ecumenismo)
    sull’aspirazione all’unione mondiale, sulla riprovazione dei congressi intorno all’unità delle religioni, sull’unità dei cristiani, sulle giustificazioni di coloro che auspicano l’unità dei cristiani (pancristiani), sulla condanna di ogni tentativo di ecumenismo cristiano, sul nesso stretto tra ecumenismo cristiano e modernismo, sul divieto per i cattolici di partecipare alle riunioni degli acattolici, sul ritorno degli acattolici alla Chiesa cattolica come unico mezzo di unità dei cristiani, sull’auspicio che tutti  coloro che hanno abbandonato la Santa Chiesa ritornino ad Essa


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