MAGISTERO DELLA SANTA CHIESA
 

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    INDICE  PER  ARGOMENTI:  EVOLUZIONE  ED  EVOLUZIONISMO
    1907 3 luglio - san Pio X - Lamentabili sane exitu (condanna delle proposizioni moderniste)
    sulla condanna di 65 proposizioni contrarie alla Religione: sull’esegesi (1-3), sul magistero (4-7), sulla censura ecclesiastica (8), sull’ispirazione della sacra Scrittura (9-12), sull’artificiosità dei Vangeli (13-20), sulla mutazione della Rivelazione (21), sui dogmi presentati dalla Chiesa (22-26), sulla divinità di Gesú Cristo (27-30), sulla artificiosità della Tradizione patristica (31), sull’erranza della teologoia (32), sulla inautenticità dei Vangeli (33), sulla precipua umanità di Cristo (34-35), sulla astoricità della Resurrezione (36-37), sulla devianza della dottrina paolina (38), sulla artificiosità dei Sacramenti (39-41), sulla artificiosità del Battesimo (42-43), sulla artificiosità della Confermazione (44), sulla artificiosità della Eucarestia (45), sulla artificiosità della Penitenza (46-47), sulla artificiosità della Unzione (48), sulla infondatezza dell’Ordine (49-50), sulla infondatezza del Matrimonio (51), sulla invenzione della Chiesa (52-54), sul primato del Papa Vescovo di Roma (55-56), sulla evoluzione delle scienze naturali e teologiche (57), sulla evoluzione della Verità (58), sulla evoluzione della dottrina (59-61), sulla evoluzione del Credo (62), sulla supremazia del progresso umano sulla dottrina della Chiesa (63-65)
    1907 8 settembre - san Pio X - Pascendi Dominici gregis (condanna del modernismo)
    sugli errori ormai sostenuti anche da cattolici e da ecclesiatici e sulla condanna del modernismo e dei modernisti:sull’agnosticismo dei modernisti, sulla immanenza vitale dei modernisti, sulla coscienza religiosa dei modernisti, sulla storicità dei modernisti, sul sentimento religioso dei modernisti come base di ogni religione, sulla elaborazione intellettuale dei modernisti come fondamento della Fede, sulla connotazione precipuamente umana dei dogmi sostenuta dai modernisti, sulla mutabilità dei dogmi sostenuta dai modernisti, sulla Fede intesa dai modernisti come esperienza religiosa, sul sentimento religioso e sull’esperienza religiosa intese dai modernisti come fondanti ogni religione, sulla equivalenza delle religioni derivante dalle convinzioni moderniste, sulla identificazione dei modernisti tra Verità e vita vissuta, sulla mutua separazione tra Fede e scienza che per i modernisti non sono in opposizione anche quanto dissentono tra loro, sulla primazia della scienza in ordine alla comprensione della Fede che per i modernisti è umanamente soggetta alla ricerca scientifica, sulla critica alla Chiesa che per i modernisti non vuole adattare i suoi dogmi all’evoluzione del pensiero umano, sulla strumentalità delle formule di Fede che per i modernisti vanno soggette all’utilità umana, sulla evoluzione degli articoli di Fede e dei Sacramenti che per i modernisti sono soggetti all’esperienza vitale dell’uomo, sulla immanenza della Fede e del culto che per i modernisti mutano nel tempo e nello spazio, sulla dipendenza della ispirazione divina dall’esperineza religiosa che per i modernisti è formativa dei Libri sacri, degli articoli di Fede e del culto, sull’autorità e sul magistero della Chiesa che per i modernisti hanno fondamento nell’umana collettività e nella sua coscienza religiosa, sulla mutua separazione tra Chiesa e Stato che per i modernisti è tutt’uno con la separazione tra essere credenti ed essere cittadini, sulla primazia della conduzione umana dell’esistenza che per i modernisti è fondamento della autorità e del magistero della Chiesa, sulla primazia della evoluzione che per i modernisti regge anche la Rivelazione e la Religione, sulla Religione intesa dai modernisti come derivante dai mutevoli bisogni dell’uomo, sulla inevitabile mutabilità della Chiesa e dei suoi insegnamenti che secondo i modernisti dipendono dalla coscienza collettiva e dall’evoluzione umana, sulla immanenza vitale che per i modernisti regge la ricerca storica, filosofica e teologica, sulla inevitabilità che la ricerca dei modernisti sia di fatto una ricerca aprioristica, sulla erranza della ricerca moderna storica e filologica, sulla erranza della esegesi moderna dei testi scritturali, sulla erranza dei moderni apologisti che sono anch’essi figli del razionalismo, sulla erranza dei moderni apologisti che sono anch’essi convinti dell’immanenza della Religione, sulla smania di innovazione che pervade la mente dei modernisti, sulla condanna di coloro che vorrebbero introdurre nei seminari gli insegnamenti modernisti che sottomettono la teologia alla filosofia, sulle cause morali che generano il modernismo: aberrazione dell'intelletto, curiosità e superbia, sulle cause intelletuali che generano il modernismo: ignoranza, smania di novità, sull’obbligo che  a  fondamento  degli  studi  sacri  si  ponga  la  filosofia scolastica, sulla esclusione dei modernisti dall’insegnamento e dall’ordinazione, sul bando degli scritti infetti da modernismo, sulla probizione dei congressi per sacerdoti tranne che non si trattino materie pertinenti, sulla istituzione del Consiglio di vigilanza diocesano per contrastare il modernismo
    1907 18 novembre - san Pio X - Praestantia Scripturae Sacrae
    sulla scomunica da comminare a coloro che contravvengono a quanto stabilito col decreto "Lamentabili sane exitu" e con l’enciclica "Pascendi Dominici gregis"
    1950 22 agosto - venerabile Pio XII - Humani generis
    sui mali derivati dall’evoluzionismo, dal materialismo dialettico, dall'idealismo, dall'immanentismo, dal pragmatismo, dall’esistenzialismo e dallo storicismo, sul diffondersi del moderno irenismo, sulla diffusione degli errori moderni in seno al clero, sulla condanna dell’adeguamento dell’espressione dogmatica alle categorie della filosofia moderna, adeguamento che è di fatto un relativismo dogmatico, sulla sterilità della ricerca che prescinda dal sacro deposito della dottrina cattolica, sulla condanna della nuova esegesi, sui frutti velenosi prodotti dall’introduzione delle novità nella teologia, sulla ragione umana che non è in grado di assolvere al suo compito senza che sia debitamente nutrita dalla sana filosofia tradizionale della Chiesa, sulla impossibilità che vi sia contrasto tra la verità scoperta dalla mente umana e la verità acquisita per mezzo della Rivelazione, sulla necessità che i sacerdoti siano istruiti nelle scienze filosofiche secondo il metodo, la dottrina e i principi del Dottor Angelico, sulla condanna della confusione tra conoscenza per mezzo della ragione e atto della volontà, sulla impossibilità che il Magistero ammetta le concezioni filosofiche che contrastino direttamente o indirettamente con la dottrina rivelata, sulla cautela necessaria nell’adesione alle teorie evoluzioniste, sul pericolo che si diffondino errate concezioni in seno al clero e alle persone imprudenti, sulla falsità del convincimento che si possa ottenere un felice ritorno nel seno della Chiesa dei dissidenti e degli erranti, se non si insegna a tutti, sinceramente, tutta la verità in vigore nella Chiesa, senza alcuna corruzione e senza alcuna diminuzione


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