MAGISTERO DELLA SANTA CHIESA
 

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    INDICE  PER  ARGOMENTI:  FEDE  E  SCIENZA
    1902 19 marzo - Leone XIII - Vigesimo quinto anno
    sulla progressione delle idee moderne, sul vero rapporto fra Fede e scienza e fra Fede e libertà, sui rapporti tra Chiesa e Stato, sulla nocività della massoneria
    1907 8 settembre - san Pio X - Pascendi Dominici gregis (condanna del modernismo)
    sugli errori ormai sostenuti anche da cattolici e da ecclesiatici e sulla condanna del modernismo e dei modernisti: sull’agnosticismo dei modernisti, sulla immanenza vitale dei modernisti, sulla coscienza religiosa dei modernisti, sulla storicità dei modernisti, sul sentimento religioso dei modernisti come base di ogni religione, sulla elaborazione intellettuale dei modernisti come fondamento della Fede, sulla connotazione precipuamente umana dei dogmi sostenuta dai modernisti, sulla mutabilità dei dogmi sostenuta dai modernisti, sulla Fede intesa dai modernisti come esperienza religiosa, sul sentimento religioso e sull’esperienza religiosa intese dai modernisti come fondanti ogni religione, sulla equivalenza delle religioni derivante dalle convinzioni moderniste, sulla identificazione dei modernisti tra Verità e vita vissuta, sulla mutua separazione tra Fede e scienza che per i modernisti non sono in opposizione anche quanto dissentono tra loro, sulla primazia della scienza in ordine alla comprensione della Fede che per i modernisti è umanamente soggetta alla ricerca scientifica, sulla critica alla Chiesa che per i modernisti non vuole adattare i suoi dogmi all’evoluzione del pensiero umano, sulla strumentalità delle formule di Fede che per i modernisti vanno soggette all’utilità umana, sulla evoluzione degli articoli di Fede e dei Sacramenti che per i modernisti sono soggetti all’esperienza vitale dell’uomo, sulla immanenza della Fede e del culto che per i modernisti mutano nel tempo e nello spazio, sulla dipendenza della ispirazione divina dall’esperineza religiosa che per i modernisti è formativa dei Libri sacri, degli articoli di Fede e del culto, sull’autorità e sul magistero della Chiesa che per i modernisti hanno fondamento nell’umana collettività e nella sua coscienza religiosa, sulla mutua separazione tra Chiesa e Stato che per i modernisti è tutt’uno con la separazione tra essere credenti ed essere cittadini, sulla primazia della conduzione umana dell’esistenza che per i modernisti è fondamento della autorità e del magistero della Chiesa, sulla primazia della evoluzione che per i modernisti regge anche la Rivelazione e la Religione, sulla Religione intesa dai modernisti come derivante dai mutevoli bisogni dell’uomo, sulla inevitabile mutabilità della Chiesa e dei suoi insegnamenti che secondo i modernisti dipendono dalla coscienza collettiva e dall’evoluzione umana, sulla immanenza vitale che per i modernisti regge la ricerca storica, filosofica e teologica, sulla inevitabilità che la ricerca dei modernisti sia di fatto una ricerca aprioristica, sulla erranza della ricerca moderna storica e filologica, sulla erranza della esegesi moderna dei testi scritturali, sulla erranza dei moderni apologisti che sono anch’essi figli del razionalismo, sulla erranza dei moderni apologisti che sono anch’essi convinti dell’immanenza della Religione, sulla smania di innovazione che pervade la mente dei modernisti, sulla condanna di coloro che vorrebbero introdurre nei seminari gli insegnamenti modernisti che sottomettono la teologia alla filosofia, sulle cause morali che generano il modernismo: aberrazione dell'intelletto, curiosità e superbia, sulle cause intelletuali che generano il modernismo: ignoranza, smania di novità, sull’obbligo che  a  fondamento  degli  studi  sacri  si  ponga  la  filosofia scolastica, sulla esclusione dei modernisti dall’insegnamento e dall’ordinazione, sul bando degli scritti infetti da modernismo, sulla probizione dei congressi per sacerdoti tranne che non si trattino materie pertinenti, sulla istituzione del Consiglio di vigilanza diocesano per contrastare il modernismo
    1907 18 novembre - san Pio X - Praestantia Scripturae Sacrae
    sulla scomunica da comminare a coloro che contravvengono a quanto stabilito col decreto "Lamentabili sane exitu" e con l’enciclica "Pascendi Dominici gregis"
    1950 22 agosto - venerabile Pio XII - Humani generis
    sui mali derivati dall’evoluzionismo, dal materialismo dialettico, dall'idealismo, dall'immanentismo, dal pragmatismo, dall’esistenzialismo e dallo storicismo, sul diffondersi del moderno irenismo, sulla diffusione degli errori moderni in seno al clero, sulla condanna dell’adeguamento dell’espressione dogmatica alle categorie della filosofia moderna, adeguamento che è di fatto un relativismo dogmatico, sulla sterilità della ricerca che prescinda dal sacro deposito della dottrina cattolica, sulla condanna della nuova esegesi, sui frutti velenosi prodotti dall’introduzione delle novità nella teologia, sulla ragione umana che non è in grado di assolvere al suo compito senza che sia debitamente nutrita dalla sana filosofia tradizionale della Chiesa, sulla impossibilità che vi sia contrasto tra la verità scoperta dalla mente umana e la verità acquisita per mezzo della Rivelazione, sulla necessità che i sacerdoti siano istruiti nelle scienze filosofiche secondo il metodo, la dottrina e i principi del Dottor Angelico, sulla condanna della confusione tra conoscenza per mezzo della ragione e atto della volontà, sulla impossibilità che il Magistero ammetta le concezioni filosofiche che contrastino direttamente o indirettamente con la dottrina rivelata, sulla cautela necessaria nell’adesione alle teorie evoluzioniste, sul pericolo che si diffondino errate concezioni in seno al clero e alle persone imprudenti, sulla falsità del convincimento che si possa ottenere un felice ritorno nel seno della Chiesa dei dissidenti e degli erranti, se non si insegna a tutti, sinceramente, tutta la verità in vigore nella Chiesa, senza alcuna corruzione e senza alcuna diminuzione
    1950 23 settembre - venerabile Pio XII - Menti nostrae (sul sacerdozio cattolico)
    Principale necessità del nostro tempo, Paterna sollecitudine per i Sacerdoti, Manifestazione di gratitudine, Il grande dono del Sacerdozio, Necessità della corrispondenza, Il dovere fondamentale; La santità della vita (La perfezione consiste nel fervore della carità, Il Sacerdote è chiamato alla perfezione), Imitazione di Cristo (Intima unione con Gesù, Tenere lo sguardo fisso in lui, Vita cristocentrica, Pratica dell’umiltà, Diffidenza di sé stessi, Immolazione della volontà, Necessità dell’obbedienza, Rinunce del celibato, Vigilanza e preghiera, custodi della castità, Evitare le familiarità, Distacco dai beni terreni, Essere modelli di ogni virtù), Necessità della Grazia per la santificazione (Verità consolanti, Vita di sacrificio, Ad esempio di Gesù sul Calvario, Nella Santa Messa, I tesori del Sacrificio Eucaristico, Vivere la Santa Messa, Trasformazione in vittime con Gesù, Monito di San Pier Crisologo, La mistica morte in Cristo, Valerci delle ricchezze del Sangue di Gesù), Necessità della preghiera e della pietà (L’obbligo del Divin Ufficio, Voce di Cristo e della Chiesa, Mezzi efficienti di santificazione, Avere le intenzioni stesse di Gesù, La meditazione accurata del Breviario, Seguire il ciclo liturgico, La contemplazione delle cose celesti, La contemplazione dei misteri della vita di Gesù, Danni gravi per chi la trascura, Preghiere varie e spirito di orazione, Ardente devozione alla Madonna, La visita quotidiana al Santissimo Sacramento, L’esame di coscienza, La Confessione frequente, La direzione spirituale, Gli esercizi spirituali), La santità del sacro ministero (Il Sacerdote dispensatore dei Misteri di Dio, Le varie forme dell’apostolato moderno, Esercitare l’apostolato in unione con Cristo, Riproducendo in se stessi la sua immagine, Guardarsi dall’eresia dell’azione, Impegnarsi interamente alla salvezza delle anime, Seguire gli esempi del Redentore, Con carità benigna, Essere disinteressati, Perfezionare la propria cultura, Rafforzare lo zelo operoso, Compiacimento per i direttori di spirito, Si modellino su San Giuseppe Cafasso), Norme pratiche: Principio fondamentale: adattarsi ai tempi, Formazione del clero (Sacerdoti Secolari e Religiosi uniti nell’intento del bene della Chiesa, Reclutare nuovi operai, Pregare per le vocazioni, Suscitare grande stima per il Sacerdozio, Specialmente con la santità della vita, Selezione oculata e prudente, Esame delle vocazioni e delle qualità fisiche dei candidati), Cura delle vocazioni (È un grave dovere, L’ambiente sia sano e sereno, Formare il carattere al senso della responsabilità, Istillare orrore per la doppiezza, Non isolare interamente dal mondo, La formazione intellettuale, letteraria e scientifica non inferiore a quella dei laici, Necessità della dottrina filosofica e teologica, Seguire il metodo scolastico), Formazione spirituale e morale (La scienza da sola può essere nociva, I chierici si diano alla vita interiore, La loro pietà sia convinta, Compiano tutto con fede, I direttori istillino in essi le virtù ecclesiastiche particolarmente la sottomissione sì che diventino veramente obbedienti al Vescovo, La castità sia saldamente posseduta e lungamente provata, Coltivino la divozione al Santissimo Sacramento e alla Madonna, Aver cura del giovane Clero, Preparare santamente alla vita di ministero, Promuovere istituti appositi, Non lanciare nel ministero Sacerdoti inesperti, Affiancarli a Sacerdoti provetti insigni per virtù e zelo, Si procuri la vita comune del Clero, Immensi vantaggi che porta, Non sospendere la vita di studio, Ridonare efficienza alle biblioteche per Sacerdoti con sale di consultazione e di lettura opportunamente aggiornate); Problemi di attualità (Pericoli del nostro tempo, Lo spirito di novità, Quando sia lodevole, Novità perniciose contro cui stare in guardia, Agli Ordinari spetta l’aggiornamento dei metodi di apostolato), Il clero e la questione sociale (Nessuna incertezza contro il comunismo, Denunciare le conseguenze dannose del capitalismo, Andare incontro ai poveri e ai ricchi, Formare i laici ai doveri sociali), Sollecitudine del Papa per il clero povero (Le straordinarie facoltà concesse ai Vescovi, Notificare i frutti degli sforzi compiuti, Promuovere la previdenza sociale per i Sacerdoti, Encomio del Clero che soccorre i confratelli di Sacerdozio, Educare i fedeli a soccorrere il Clero povero, Obbligo di farlo da parte dei Pubblici Poteri), Esortazione finale (Riassunto e programma di vita, Portare tutte le anime a Gesù, Trasfondendo la vita attinta da Gesù, Mostrandosi modelli di bontà, Stimare la vocazione e viverla santamente, Rinnovarsi nello spirito in questo Anno Santo, Esortazione ad un corso straordinario di esercizi spirituali e alla fiducia in Maria madre dei Sacerdoti alla Quale il Santo Padre affida il Clero di tutto il mondo, Benedizione per tutti i Sacerdoti)


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