SANTA MESSA TRADIZIONALE
Roma 24 maggio 2003
Basilica di S. Maria Maggiore
RASSEGNA STAMPA
Articoli e segnalazioni dopo la celebrazione
25 maggio 2003 - Corriere della Sera
Messa con il vecchio rito, mano tesa del Papa ai tradizionalisti
Di Luigi Accattoli
Solenne abbraccio tra il Papa e i tradizionalisti cattolici: è
avvenuto ieri nella basilica romana di Santa Maria Maggiore, con una messa
in latino e secondo il vecchio rito, celebrata dal cardinale colombiano
Dario Castrillon Hoyos.
Nella basilica c’erano tremila persone, venute anche dall’estero. Circa
metà delle donne avevano il velo in testa, ma ce n’erano anche in
jeans e camicetta, come a una normale messa parrocchiale.
Si tratta dei tradizionalisti moderati, non di quelli “scismatici”
del movimento lefebvriano. Amano il “rito” romano tradizionale e si trovano
a disagio con la messa rinnovata del dopo-concilio. Era la prima volta,
dopo il 1970 data di introduzione deel nuovo rito che un cardinale
celebrava la vecchia messa in una basilica romana.
Una folla di gente sconosciuta, riunita per devozione personale. Ma
c’erano anche volti noti, come il principe Lillio Ruspoli e il consigliere
di Gianfranco Fini, Roberto De Mattei. C’erano i parlamentari leghisti
Mario Borghezio e Federico Bricolo, in rappresentanza di “Padania cristiana”.
E ovviamente c’era Calogero Cammarata, il presidente di “Una Vox”, l’associazione
che ha proposto questo raduno.
C’erano, con Castrillon, altri cinque cardinali: l’austriaco Alfons
Stickler, gli statunitensi William baum e Bernard Law (che il dicemebre
scorso si è dimesso da arcivescovo di Boston per lo scandalo dei
preti pedofili), il cileno Medina Estevez, l’africano Razafindratandra.
Prima della messa è stato recitato il rosario, anche quello
in latino, seguendo i misteri “gloriosi”. La riforma del rosario, proposta
dal Papa l’ottobre scorso, prevede per il sabato i misteri “gaudiosi”,
ma i tradizionalisti non amano le novità.
L’appuntamento è stato dedicato al 25° di Pontificato di
Giovanni Paolo II. Con un messaggio del cardinale Sodano, il Papa si è
detto “riconoscente per il filiale gesto”.
Il cardinale ha detto nell’omelia che “l’antico rito romano non si
può considerare come estinto” ed esso “conserva nella Chiesa il
suo diritto di cittadinanza”. Parole attese dai tradizionalisti, che rivendicano
la “liberalizzazione” di quel rito, cioè la possibilità di
usarlo senza l’autorizzazione che oggi è necessaria.
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