ENRICO MARIA RADAELLI, Al cuore di Ratzinger - Al cuore del mondo
Edizioni Pro Manuscripto - Aurea Domus, 2017 - pp. 370 in 8°, € 39,00.

Chi richiederà l'acquisto direttamente alla Aurea Domus, tramite la posta elettronica: e-mail, fino all'1 gennaio 2018, beneficierà dello sconto del 15% (€ 33,00)
e riceverà la copia numerata con la dedica dell'Autore

Il libro è attualmente reperibile nelle librerie: Áncora, Milano, Monza, Trento e Roma; Hoepli, Milano; Coletti, Roma; Leoniana, Roma; e può essere richiesto allo stesso Autore (info@enricomariaradaelli.it)


Gli indici si possono consultare sul sito dell'Autore


Presentazione



In questi giorni, il Professore Enrico Maria Radaelli, già ben noto ai nostri lettori quale valente teologo e per la pregnanza dei suoi scritti, ha pubblicato un nuovo saggio:
Al cuore di Ratzinger. Al cuore del mondo.
Il libro è edito a cura della testata Aurea Domus, come Pro manuscripto, ed è disponibile sia attraverso il sito corrispondente (e-mail), sia tramite l'Autore (info@enricomariaradaelli.it), sia in molte librerie, tra cui: Áncora, Milano, Monza, Trento e Roma; Hoepli, Milano; Coletti, Roma; Leoniana, Roma.

L’Autore accosta due realtà diverse eppure connesse: la fede proposta e insegnata da un importante Pastore della Chiesa, allora il Professor Joseph Ratzinger, nel suo Introduzione al Cristianesimo (1968); e la fede vissuta da una larga parte del mondo di oggi.

Nonostante la datazione, Introduzione al Cristianesimo è ancora venduto in tutto il mondo, al punto da aver raggiunto la cifra di milioni di copie, e da tempo è presente in tutti i seminari, conventi, istituti religiosi e librerie cattoliche del mondo, specie dopo che il suo contenuto è stato confermato dall’Autore, nell’anno 2000, allorché, ormai da tempo Cardinale e Prefetto della sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, lo corredò con un saggio di quasi venti pagine intitolato “Introduzione al cristianesimo”, ieri, oggi, domani.

Non v’è dubbio, quindi, che il contenuto del libro costituisce l’insegnamento formale del Cardinale Ratzinger, come specifica lui stesso nella detta “Introduzione” del 2000: «l’orientamento di fondo» resta «a mio avviso corretto» (p. 24).

E’ sulla base di tale valenza che il Professor Radaelli si è fatto carico di prendere in esame questo testo, composto dalle lezioni che il Professor Ratzinger aveva tenuto intorno al 1968 all’Università teologica di Tubinga, ed in cui si avanzavano in primo luogo dei terribili dubbi, che in ultima analisi non esprimono altro che l’incertezza assoluta e inestirpabile che Dio non esista.
Tali dubbi costituiscono di fatto la base della teologia del Professor Ratzinger, e il Professor Radaelli spiega come essi siano stati fatti proprî da esponenti altissimi della Chiesa, tra cui il Cardinale Carlo Maria Martini e il divenuto Papa: Cardinale Jorge Mario Bergoglio.
Dubbi, che sono dei veri e proprio errori, come quello sulla dottrina della Redenzione, in relazione alla quale il teologo di Tubinga sosteneva che la nota catena proposta nel Medio Evo: “tentazione, peccato, sdegno divino, cacciata dall’Eden, perdono, Olocausto di Cristo, grazia, Redenzione, gloria”, fosse solo un « inaccettabile meccanismo » (p. 221) inventato nell’Undicesimo secolo  da sant’Anselmo d’Aosta.

E lungi dall’essere un’opinione datata, tale affermazione venne confermata dal Cardinale Ratzinger nel 2000 nella Introduzione al libro, citata prima, e da Benedetto XVI nel 2016 in un’intervista pubblicata su L'Osservatore Romano. Così da confermare l’annullamento della nozione soprannaturale da attribuire a Cristo, con la conseguente opinione che per far nascere il Figlio di Dio non sarebbe stata necessaria la verginità di Maria; mentre Inferno, Purgatorio e Paradiso finirebbero con l’essere cancellati al pari del peccato, come colpa verso Dio, e quindi dei relativi peccatori.

Il nuovo libro del Prof. Radaelli confuta tutto questo, rilevando questi errori e tutti gli altri che li precedono e li seguono, e sottolinea come si aggiunga scandalo a scandalo ove si pensi che in cinquant’anni di diffusione del testo ratzingheriano tali errori non siano mai stati segnalati da nessun organo o chierico della Chiesa, a nessun livello.
E l’Autore, come ha sempre fatto negli altri suoi lavori, si veda La Chiesa ribaltata,  avendo primariamente in vista il bene della Chiesa, non si limita a denunciare gli errori, egli ne indica le cause e propone la via d’uscita più doverosa e santa per tutti.

Qui egli segnala la causa prima e di larga portata di tale enorme terremoto dottrinale, compiuto nel maldestro tentativo del futuro Papa di risolvere il gran “Problema del Male” agganciandosi alle teorie evoluzioniste di p. Teilhard de Chardin, specie nel capitolo dedicato alla cristologia. “Problema del male” che l’Autore ricorda ha la sua soluzione nelle Sacre Scritture e nella Tradizione della Chiesa.

Il saggio si conclude sollecitando espressamente il vivo ravvedimento del vecchio Professore e di tutti coloro che nella Chiesa, avendo le competenze e gli strumenti per correggerne gli errori, non si sono proposti e non si propongono di farlo, negligendo l’obbedienza alla Parola di Dio e il bene della Cristianità.

E’ in questa ottica che nei risguardi di copertina si può leggere:


Radaelli si propone, con la presente analisi, di controbattere uno per uno gli insegnamenti dell’insigne Teologo, a partire dal suo metodo storicistico, insegnamenti che ritiene profondamente erronei, pericolosi per la fede come solo una sintesi delle dottrine moderniste può essere, così da proporsi di raggiungere tre fini:
primo,  convincere l’antico Professore, poi Papa, ora però di nuovo Cardinale, a ripudiare pubblicamente e in toto il libro e tutti i concetti impropri che ne infettano le pagine, prima che sia troppo tardi:
secondo, contestualmente, essendone il pericolo la fede, dimostrare al più largo numero di lettori raggiungibili, essere false e fuorvianti una per una e tutt’insieme le dottrine insegnate, così da contribuire a far ritornare la Chiesa alla solidità della sua fede di sempre;
terzo, fornire il Santo Padre degli argomenti più forti perché possa servirsi al più presto del Munus docendi al massimo grado consentitogli così da cacciare dalla Chiesa le dottrine nocive che la infestano, alla cui pessima propalazione il libro dell’antico Professore bavarese ha purtroppo contribuito come pochi altri.
Sicché chiarire ex cathedra, in primo luogo gli insegnamenti da lui stesso proposti – anch’essi qui vagliati criticamente – sulla base di quelli divulgati dal celebre Professore di Tubinga, Joseph Ratzinger.



In ultimo segnaliamo che l’Autore ha tenuto a far sapere che:
Le copie n. 1 e n. 2 del presente volume sono state inviate, il 20 novembre 2017, a Mons. Georg Gänswein affinché, in ossequio a ciò che prescrive Ez. 33, 7-9, egli consegni la n. 1 a Sua Eminenza, così rispettando il desiderio dell’Autore, di correctio filialis, primo dei tre fini per cui è stato scritto il libro, come si può leggere nei risguardi.




NOTIZIA




Enrico Maria Radaelli, docente di Filosofia dell’estetica e direttore del Dipartimento di Estetica dell’Associazione Internazionale “Sensus Communis” (Roma), ha collaborato per tre anni alla cattedra di Filosofia della conoscenza (sezione Conoscenza estetica) della Pontificia Università Lateranense. 7 suoi articoli, dal 2008 al 2010, sono usciti sull’Osservatore Romano. È curatore unico dell’Opera omnia di Romano Amerio

Prof. Enrico Maria Radaelli
International Science and Commonsense Association (ISCA)
Department of Metaphysics of Beauty and Philosophy of Arts,
Research Director
http://www.isca-news.org/?page_id=351 --- http://www.enricomariaradaelli.it




  novembre 2017