SODALITIUM
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Sommario dei numeri segnalati
novembre 1966
aprile 1997
luglio 2000



 

Nel n° 44 di SODALITIUM (novembre 1966), 
un articolo di don Curzio Nitoglia affronta la questione ebraica (Lettera aperta agli ebrei per la loro conversione), utilizzando principalmente testi e riferimenti di ebrei convertitisi al Cristianesimo. 

In questo numero, a cura di don Francesco Ricossa, continua la documentazione sugli atti, le decisioni e le responsabilità del Papa del Concilio: S. S. Giovanni XXIII; con particolare riferimento alle prime vicende “ecumeniche”, nelle quali il cardinale Bea svolse un ruolo di primo piano. 

Ancora don Nitoglia si sofferma sui rapporti tra Cattolicesimo e nazismo nel magistero pontificio, offrendo una interessante documentazione. 

Della vita di San Tommaso Becket si occupa invece don Ugolino Giugni, apportando un interessante contributo alla agiografia cattolica. 

Don Giuseppe Murro affronta questioni di dottrina, e tratta della Regola della nostra Fede, soffermandosi sulla vessata questio del rapporto tra depositum fidei e “progresso dogmatico”. 

Ampio spazio è dedicato alla recensione di diversi libri di vario tipo, pubblicati in Italia e in Francia. 
Ne segnaliamo alcuni che trattano del problema della nuova liturgia: 
il Breve esame critico del Novus Ordo Missæ, presentato dai cardinali Ottaviani e Bacci, edizione extracommerciale, Ferrara (l'opuscolo è reperibile in altra edizione presso la nostra segreteria di Torino); 
L'abominio della desolazione. La nuova Messa: rito cattolico o protestante?, di Arnaldo Vidigal Xavier da Silveira, edizione extracommerciale, Ferrara; 
Les problèmes de la nouvelle messe, di Rama Coomaraswamy, ed. L'âge d'homme, Losanna. 

La consueta rubrica sulla vita dell'Istituto chiude il numero della rivista. 

(9/97) 


Nel numero di aprile '97 di SODALITIUM
don  Curzio Nitoglia si occupa ancora della questione ebraica, soffermandosi su mondialismo, plutocrazia, massoneria. 

Il taglio degli articoli di questa rivista è decisamente  “tranciante” ed ha, sotto certi aspetti, una sua giustificazione e una sua possibile efficacia; si rimane perplessi, però, di fronte al fatto che molte argomentazioni sembrano essere parecchio “datate”, perfino nella scelta terminologica. Non è che la vetustà di certi argomenti ne determini l'invalidità, tutt'altro, solo che la polemica  in questione appariva già e appare ancora oggi particolarmente “forzata” e come impostata da un punto di vista “strabico”. Ma sulla questione rimandiamo all'articolo contenuto in altra parte di questo bollettino.

Continua l'esame documentario di don Francesco Ricossa sul Papa del Concilio, che si rivela sempre di grande interesse.

Don Giuseppe Murro si occupa invece de Gli errori di “SI SI NO NO” (seconda parte). 

Dichiariamo subito che le dispute sugli aspetti “giuridici” e “formali” relativi agli atti e alle dichiarazioni di questo o quell'organo magisteriale della Chiesa, mentre conservano una loro precisa e legittima giustificazione, ci appaiono sempre come dei percorsi pericolosi. In effetti accade spesso che conducano solo a degli attriti poi ricomponibili con difficoltà. 
Non neghiamo certo il valore della ricerca della ortodossia  giuridica e formale in campo dottrinale, ma siamo convinti che si debba sempre tenere presente il rischio che l'esclusivismo dei punti di vista possa scambiarsi per l'integrità della dottrina. 

Interessante la nota sul problema della rivalutazione dell'evoluzionismo da parte della gerarchia cattolico-modernista (L'Osservatore Romano). Si tratta di una delle tante contraddittorie prese di posizione di S. S. Giovanni Paolo II, che sembra si convinca ogni giorno di piú della maggiore efficacia degli slogan rispetto a quella derivata dai corretti interventi dottrinari. 

(11/97) 



 

Il n° 51 (luglio 2000) di Sodalitium è, come dice il suo Direttore, «molto denso», e molto caustico, diciamo noi. 

Viene presentata la traduzione di un articolo di Mons. R. F. McKenna: Infallibilità del Papa, nel quale l’autore esprime la sua personalissima opinione sulla questione; 

subito dopo si trova un articolo del R. P. Anthony Cedaka: Il Novus Ordo è stato imposto illegalmente da Paolo VI?

Si nota subito che, al di là dei titoli e di parte del contenuto, i due articoli riguardano in particolar modo il dissapore che i nostri amici di Sodalitium continuano a nutrire nei confronti della Fraternità San Pio X, e il loro convincimento circa la “vacanza” della Sede papale. 

Quando invece gli amici di Sodalitium non si arroccano nella polemica, producono dei lavori egregi; come la “rubrica” L’Osservatore Romano, in cui si parla del tristemente famoso «mea culpa» del Papa; 

l’articolo di don C. Nitoglia su L’arte di utilizzare le proprie colpe, che segnala la ristampa del quasi omonino libro di Padre José Tissot (ed. Grafite, Napoli); 

e il dotto articolo di don Giuseppe Murro su Papa Liberio, S. Atanasio e gli Ariani

(9/2000)
 
 

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