Risposta Prot. N° 2372/00/L
(Sul rispetto e la deferenza dovuti al SS. Sacramento)
1 - È esatto che la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina
dei Sacramenti, al n° 43 dell’Institutio Generalis
Missalis Romani, ha intenzione di interdire al fedele di inginocchiarsi
durante una qualsiasi parte della Messa, eccetto che nel corso della Consacrazione,
al fine di impedire che il fedele si inginocchi dopo l’Agnus
Dei e dopo aver ricevuto la santa Comunione?
Risposta: negativo.
2 - La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti,
ai nn° 160-162, 244 e altri dell’Institutio Generalis Missalis
Romani, intende dichiarare che nessuno possa piú genuflettere
o inchinarsi in segno di riverenza di fronte al SS. Sacramento immediatamente
prima di ricevere la santa Comunione?
Risposta: negativo.
3 - La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti,
ai nn° 314-315 e altri dell’Institutio Generalis Missalis Romani,
intende dichiarare che dev’essere preferita una cappella separata per conservare
il SS. Sacramento nelle chiese parrocchiali, piuttosto che una collocazione
centrale e ben visibile nel corpo principale della chiesa, cosí
che sia visibile durante la celebrazione della Messa?
Risposta: negativo e ad mentem.
Mens: Nelle norme indicate dalla legge, appartiene al
vescovo diocesano, in quanto responsabile della Sacra Liturgia nella Chiesa
particolare che gli è affidata, il giudizio sul posto piú
appropriato per conservare il SS. Sacramento, tenendo presente lo scopo
di incoraggiare e di permettere al fedele di visitare e di adorare il SS.
Sacramento.
Vaticano, 7 novembre 2000.
Jorge A. Card. Medina Estévez, Prefetto.
Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo Segretario.