COMUNICATO  DELLA  FRATERNITÀ  SACERDOTALE  SAN  PIO  X 

del marzo 2001, circa lo stato dei colloquii tra la Fraternità e la Santa Sede



1° Come abbiamo detto e precisato, i “contatti” per il momento sono sospesi. Infatti, come si sa, Mons. Fellay a presentato al 
     Vaticano due pregiudiziali per continuare questi “contatti”, e in particolare la concessione della Messa tridentina ai preti di 
     tutto il mondo. Cosa che a tutt’oggi non è stata fatta.

2° Scrivere dunque, come fa in particolare una associazione, che “sarebbe stato raggiunto un accordo definitivo tra la Santa 
     Sede e la Fraternità Sacerdotale San Pio X” è parto di pura immaginazione. Affermare poi che “la firma dell’accordo 
     dovrebbe aver luogo a Roma all’inizio della settimana prossima (esattamente il 27 marzo)”, significa aggiungere una favola 
     all’altra. Come ho già scritto, è una mancanza di rispetto per i destinatarii diffondere delle notizie su degli argomenti 
     importanti senza prima averle controllate presso coloro che hanno l’autorità per farlo.

3° Questa associazione aggiunge un elemento che prova l’assurdità dei suoi comunicati: “la condizione della libera celebrazione 
     della Messa di San Pio V per tutti i preti del mondo sarebbe stata rifiutata”. Ora, come ho detto prima, si tratta di una 
     condizione indispensabile e nessuna soluzione sarà possibile senza di essa, poiché la Fraternità vuol servire la Chiesa prima 
     ancora che il suo bene particolare, ed è chiaro che permettere la celebrazione universale della Messa tridentina è il primo 
     passo che occorre compiere per cominciare a ridare alla Tradizione il posto che è il suo nel seno della Santa Chiesa. Se il 
     Vaticano decide per sé stesso di accordare la Messa o altre misure favorevoli alla Tradizione saremo i primi a rallegrarcene. 
     Se questo avverrà il 27 marzo, diciamo da subito: Deo gratias!

4° Approfittiamo infine di questo comunicato per rettificare una informazione diffusa dall’agenzia Zenit, e ripresa da diverse 
     pubblicazioni: Mons. Fellay avrebbe assistito o partecipato alla Messa di Papa Giovanni Paolo II il 30 dicembre scorso. In 
     realtà tale incontro ha avuto luogo alle 11,15, nella cappella privata del Papa, ed è durato circa 5 minuti, appena prima 
     dell’udienza speciale del sabato (per l’Anno Santo il Papa tiene una seconda udienza generale il sabato). Sono stati 
     scambiati dei semplici saluti e gli auguri di buon anno.

Piuttosto che darsi a delle vane supposizioni, suggerisco a tutti di pregare perché la Messa tradizionale sia liberata al piú presto dal giogo e dalla iniqua tutela che su di essa gravano da trent’anni, e ringrazio tutti coloro che lo fanno già, compresi i membri della detta associazione.

Abbé Arnaud Sélégny +
Segretario generale



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