Dichiarazioni rilasciate da S. Em. Rev.ma Card. Joseph Ratzinger 
ai giornalisti, 
in occasione della presentazione del suo nuovo libro 
"Introduzione allo spirito della liturgia", 
a Milano, il 2 aprile 2001

(Tratte dai dispacci delle agenzie ANSA e ADNKRONOS)



«Auspico, spero e prego perchè si chiuda la ferita aperta nel 1988 con il movimento dei lefevriani, ma il cammino è ancora lungo». 

«C'è un indurimento forte in questo movimento, noto una chiusura in loro stessi, e questo rende problematico il processo di riconciliazione, almeno in tempi brevi. Non c'è bisogno soltanto di un'azione diplomatica, quanto di un cammino spirituale perchè si possa risanare la frattura».

«All'interno della Chiesa le ferite si risanano meglio: se il confronto avviene fuori, le distanze rischiano invece di ampliarsi. Noi dobbiamo fare il possibile per attirare questi nostri fratelli e sorelle, per ridare loro la fiducia che non hanno più. Dobbiamo avere la generosità di accettare che all'interno della Chiesa si esprimano forme rituali diverse nella comune tradizione cristiana, e loro devono comprendere che la liturgia rinnovata è sempre la stessa liturgia della Chiesa. Anche se il cammino non sarà breve, come in tutti i conflitti familiari, dobbiamo mettere un punto di inizio nel processo di riconciliazione».
 
 



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