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Osservazioni dell'abbé P. de La Rocque,
maggio 2001 (le sottolineature sono nostre)
Come direttore della pubblicazione Lettre à nos frères prêtres, è con interesse che ho appreso delle considerazioni espresse recentemente nei nostri confronti da alcuni membri eminenti del clero francese. Una frase del Card. Billé (La Croix del 21 marzo 2001)
mi ha particolarmente colpito:
Con lo stesso spirito, nel quadro delle discussioni intraprese da alcuni mesi con il Vaticano, abbiamo consegnato ufficialmente al Santo Padre un documento capitale, Le problème de la réforme liturgique (Il problema della riforma liturgica, già disponibile in italiano). In esso esponiamo filialmente i gravi interrogativi che ha suscitato in noi la riforma liturgica del 1969 a causa dei suoi elementi dottrinali. E poiché la verità si realizza nella chiarezza, abbiamo da poco inviato questo documento a tutti i Vescovi francofoni e ai 20.000 preti francesi. Mi rincresce che il nostro atteggiamento di franca apertura sia oggi
male interpretato da questo o da quel Cardinale.
Certo, la questione sollevata da questo documento è di notevole
spessore, perché attiene al cuore della vita ecclesiale, e mette
in giuoco la Redenzione operata da Cristo; e forse anche perché
costituisce una chiave di lettura della difficile situazione che attraversa
oggi la Chiesa. È quindi con serenità che occorre esaminarlo,
al di là di ogni sollecitazione passionale.
Piuttosto che focalizzare l’attenzione su una espressione che si ritiene esprima una realtà, sarebbe piú vantaggioso analizzare la realtà designata con questa espressione. È cosí che si potrà instaurare un vero dialogo: dialogo al quale aspiro con tutto il mio essere, perché sono convinto che concorrerebbe al maggior bene di tutta la Chiesa, nostra Madre. Abbé P. de LA ROCQUE
[NdR - Informiamo, per delicatezza, che il Card. Eyt, Vescovo di Bordeaux,
è deceduto l'11 giugno scorso
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